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Le ferite della storia e quelle di oggi in Medio Oriente

Andrea Riccardi partecipa al convegno Medì sulle città del Mediterrano, una rassegna promossa dalle Comunità di Sant'Egidio della Toscana.
Quest'anno, il convegno ricorda anche i 100 anni dagli accordi Sykes-Picot, che di fatto disegnarono il Medio Oriente come lo abbiamo conosciuto finora.
Si è parlato dei rapporti tra Oriente ed Occidente, il ruolo dell'istruzione e della scuola nella costruzione di una città per tutti, infine il tema dell'accoglienza dei profughi nel Mediterraneo e il rapporto tra le civiltà e i fenomeni migratori.
Andrea Riccardi, storico e fondatore della Comunità di Sant'Egidio, ha fatto il punto sulle sfide destinate a modificare l'ordine globale. 

Con l'accordo Sykes-Picot dalle spoglie della periferia ottomana  - ha ricordato - nacque il Medio Oriente.Venne esclusa la Turchia. Il governo Erdogan ha fatto occupare una parte della Siria, segno attuale della volontà della Turchia di essere presente. Si deve registrare la difficoltà nel ritessere la geometria dei vincitori della Prima guerra mondiale, in una terra di grande complessità. Riccardi si è poi soffermato su alcune delle implicazioni odierne, dalla tratta dei migranti al terrorismo. "Salviamo il Mediterraneo", il suo appello.
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