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Visualizzazione dei post da giugno, 2013

Andrea Riccardi su "Le Figaro": Siria, la guerra non è una necessità

La tragica situazione della Siria, con i suoi centomila morti, quattro milioni di sfollati e due di profughi, è al centro di una riflessione di Andrea Ricardi, apparsa su Le Figaro del 25 giugno 2013.  LEGGI L'ARTICOLO in versione originale (francese)  La Siria, scrive Riccardi, " è un paese distrutto nelle sue vittime e nei suoi beni, ma anche nella sua anima. Un regime che uccide il suo popolo, ribelli divisi e sempre più radicalizzati, una popolazione separata secondo le antiche fratture etnico-religiose della popolazione ormai ravvivate. Davanti a questo disastro umanitario, la comunità internazionale resta divisa e incerta. Si tratta di un mosaico, mondo unico e fragile, di religioni e culture".  Ma, si cheide Riccardi " Nella società e negliambienti intellettualieuropei cova una rivolta: perchè tanto immobilismo di frotne a una simile carneficina?" In Siria, risponde lo storico, "si gioca l'ultimo capitolo della guerra fredda, con l

Conferenza di Andrea Riccardi a Parigi: La famiglia, risorsa di umanità nella globalizzazione?

Si tiene oggi a Parigi, nel prestigioso Collegio dei Bernardins, un colloquio sul tema: "La famiglia, una risorsa di umanità nella globalizzazione?". Partecipano, insieme ad Andrea Riccardi, mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e mons.  André Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi. Programma   

Sanare il deficit di idee e pensieri perché la politica torni a servire

Un articolo di Andrea Riccardi sul Corriere della Sera del 24 giugno 2013   In importanti Paesi del mondo, come il Brasile e la Turchia, esplode la protesta contro i governi. In Italia, quella rappresentata dal grillismo o dalla Lega, partito di lotta e di governo, sembra ridimensionarsi. Oggi nel nostro Paese più che di protesta si deve parlare di deserto del disinteresse. Forse occorre riflettere di più sulle recenti elezioni amministrative come test all`inizio di una legislatura «impossibile» (per cui è stata trovata una soluzione davvero particolare per il governo e la presidenza della Repubblica). Il fatto principale è che ha votato solo il 48,6% degli italiani chiamati alle urne. Colpisce la disaffezione verso i Comuni che, con l`elezione diretta del sindaco, sembravano offrire una formula felice, quasi un modello sul piano nazionale. Aveva ragione Massimo Franco, quando scriveva che è un`indebita consolazione parlare di queste elezioni come di una scelta all`am

La situazione delle carceri italiane aumenta il rischio criminalità

L'editoriale di Andrea Riccardi su "Famiglia Cristiana" del 23 giugno 2013 La situazione delle 206 carceri italiane è drammatica. Non da oggi. Tanti lo hanno denunciato autorevolmente. Da molti anni lo ribadisce con forza il presidente della Repubblica. Ma si è fatto poco o niente. È la realtà stupefacente di fronte a cui dobbiamo metterci. Per affrontare questa situazione ci vogliono misure di emergenza e un investimento di più lungo periodo. Nelle prigioni italiane ci sono circa 66 mila detenuti, in assoluta maggioranza uomini (le donne non sono più di tremila). Ma le carceri potrebbero ospitare una quantità di detenuti di poco più della metà di questa popolazione. Ci sono pure una sessantina di bambini insieme alle loro madri. Gli spazi (anche quelli di socializzazione, di istruzione o di svago) sono spesso occupati da letti a castello. Le condizioni igieniche sono generalmente precarie. Si vive 20-22 ore al giorno in locali stretti e pieni di gente. D

Andrea Riccardi presenta il libro "Un domani per i miei bambini" di Pacem Kawonga

"Un domani per i miei bambini" è la storia di Pacem Kawonga, una donna del Malawi, piccolo e povero paese africano e della sua lotta coraggiosa contro l'AIDS, insieme al programma DREAM della Comunità di Sant'Egidio.