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Visualizzazione dei post da 2024

L'inverno demografico, dopo le culle, sta svuotando le aule

Nei prossimi dieci anni avremo un milione e mezzo di studenti in meno. È questa la priorità Più di sette milioni di bambini e ragazzi (italiani e non) vanno ogni giorno a imparare qualcosa di nuovo nelle aule della scuola pubblica. Certo, questa appare invecchiata e a corto di risorse, confrontata con gli standard internazionali.  Gli edifici stessi sembrano spesso un po' vecchi e mal tenuti. Non è bello per i ragazzi che affrontano la prima grande sfida "pubblica" della loro vita. Negli ultimi decenni si sono perse molte occasioni per rinnovarla: difficile preparare in queste condizioni gli studenti alle sfide della rivoluzione digitale e dell'intelligenza artificiale! Alcuni chiedono più psicologi in classe, altri più materie civiche, altri più scienza, altri maggiore disciplina. Tutte cose che - ovviamente - potrebbero migliorarla.  Ma c'è da chiedersi: quale la missione della scuola nel prossimo futuro? L'inverno demografico, dopo aver svuotato le culle,

Il dramma del Libano: Il Paese dei cedri resta un grande modello di convivenza

Macerie per le vie di Beirut - 3/10/2024 - Fotogramma L'attacco di Israele vuole ridurlo alla stessa stregua di Gaza. Ma questo non può accadere Per Giovanni Paolo II «il Libano è qualcosa di più di un Paese: è un messaggio di libertà e un esempio di pluralismo per l'Oriente come per l'Occidente». Infatti è uno Stato fondato sulla convivenza tra comunità religiose diverse. Tuttavia, per lo spirito del tempo, il pluralismo è da distruggere. Sembra che si voglia cancellare una peculiarità originale sorta sul confine di una delle fratture geopolitiche più delicate del pianeta. In Libano da secoli si incontrano religioni e culture differenti. Dalla nascita dello Stato d'Israele è il confine più delicato tra questo e gli arabi. Su 5 milioni di libanesi ci sono 300 mila rifugiati palestinesi e quasi 2 milioni di profughi siriani.  Il Libano paga il prezzo più alto all'instabilità regionale. L'attacco di Hamas del 7 ottobre a Gaza ha coinvolto il Paese dei cedri. Ogg

La pace si costruisce con una nuova globalizzazione spirituale

La cerimonia conclusiva del meeting "Immaginare la pace" promosso dalla Comunità di Sant'Egidio - Il 24 Settembre davanti a Notre Dame - Foto Sant'Egidio A Parigi tante personalità di fedi e culture diverse hanno mostrato che un altro mondo è possibile Non sembra il tempo in cui parlare di pace o manifestare per essa. Il Medio Oriente, dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre e la risposta israeliana che ha quasi distrutto Gaza, si trova innanzi a un nuovo fronte in Libano, con uno scontro tra Israele ed Hezbollah. In Ucraina non c'è pace. Le distruzioni russe sono gravissime: come gli ucraini potranno affrontare l'inverno? L`attacco ucraino in territorio russo, per la prima volta dall'aggressione di Mosca, mostra una guerra che si allarga e la Russia minaccia risposte severe a questa espansione.  La pace si è perduta all'orizzonte e i riferimenti alla pace si sono sbiaditi. Non che nella seconda metà del Novecento non ci siano stati con

L'italiano è sempre di più la lingua del bello, dell'arte e della cultura. Se ne parla al congresso della Società Dante Alighieri

Il presidente Mattarella ospita al Quirinale l'inaugurazione del congresso della Società Dante Alighieri il 12 Settembre - Foto Quirinale Il Congresso della Dante Alighieri conferma un forte interesse per il nostro idioma e stile di vita Si è aperto il 12 settembre scorso al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, l'84° Congresso della Società Dante Alighieri, dal titolo L'italiano luce nel mondo . La Dante Alighieri nasce nel 1889, fondata da Giosuè Carducci, nel clima risorgimentale.  Lo scopo era «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo , ravvivando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l'amore e il culto per la civiltà italiana». Aveva una funzione nazionale: irredentista nelle regioni italofone e di preservazione dell'italianità degli emigranti attraverso i comitati nel mondo, che oggi sono 480. Tra le due guerre, la Società, invece, divenne un'istit

Sudan, Paese fantasma sull'orlo di una carestia di massa

Rifugiati sudanesi in Sud Sudan - Foto UNHCR/Andrew McConnell Dopo 500 giorni di guerra civile sono 2,5 milioni le persone a rischio di morte per  fame La guerra    in Sudan dura da 500 giorni. Milioni di persone in fuga, 150 mila morti forse (ma chi li ha contati?) e l'allarme - inascoltato - delle organizzazioni umanitarie: circa 2,5 milioni di persone a rischio di morte per fame nei prossimi mesi. Molti Stati importanti (tra cui diversi Paesi arabi del Golfo, Russia e altri) finanziano i contendenti con armi e denaro, contribuendo a un'economia di guerra.  Il Sudan è un prototipo dei conflitti odierni: povero per la sua popolazione, ma ricco di bestiame, grano e oro. In quelle terre controllare il commercio del bestiame (milioni di capi all'anno venduti nel Golfo) rappresenta una manna, come la recente scoperta dell'oro, con decine di miniere sfruttate fuori dai circuiti ufficiali. Le parti in guerra si scontrano per il controllo delle ricchezze.  La guerra in Suda

Il richiamo del Papa: respingere i migranti è un peccato grave

   Un momento del salvataggio dei superstiti del naufragio del 2 Settembre - Fotogramma da Fb Guardia Costiera La soluzione non è chiudere le frontiere, ma aumentare gli accessi sicuri e legali e integrare La crisi di Gaza può essere un nuovo innesco per il terrorismo in Europa? È quanto teme il Governo tedesco dopo l'attentato di Solingen: un siriano (avrebbe dovuto essere rinviato in Bulgaria), con un coltello ha ucciso tre persone e ne ha ferite sei. Si è dichiarato membro dell'Isis. In Francia, un algerino, con regolare permesso di soggiorno, ha tentato di appiccare il fuoco a una sinagoga prima della funzione del sabato. In Francia gli attentati antisemiti sono quadruplicati nell'ultimo periodo di guerra a Gaza, dopo l'attacco terroristico di Hamas. L'Europa rischia di nuovo di essere sotto attacco terroristico? Nessuno ha la risposta, bisogna vigilare, ma anche investire sull'integrazione nella società, nella scuola, al lavoro. E poi le situazioni sono di

Conviene agli ucraini creare un conflitto religioso interno?

Liturgia ortodossa nella chiesa di Stara Pryluka (Ucraina) - Gennaio 2023 - Foto da Wikimedia Commons Il Parlamento ha messo al bando la Chiesa ortodossa ancora legata al patriarcato di Mosca Che succede tra i cristiani ortodossi ucraini? Un Paese martoriato dalla guerra deve affrontare problemi religiosi e di coscienza, mentre tanti uomini sono al fronte e tante persone perdono i familiari in battaglia. Visitando la chiesa militare di Leopoli (greco-cattolica, unita a Roma, ma di rito bizantino come gli ortodossi), sono rimasto colpito dalle pareti con le foto di caduti, davanti a cui sono posti i fiori. Ho visto tante donne accarezzare le immagini dei loro cari.  In Ucraina, specie nella parte occidentale, c'è una Chiesa greco-cattolica che pratica il rito bizantino ed è unita a Roma. Violentemente soppressa dai sovietici nel 1946, fu incorporata in quella ortodossa perché accusata di essere al servizio del Papa e dell'Occidente. Le parrocchie furono costrette a votare il pas

Nella morsa della guerra il Libano rischia di andare in pezzi

Non è più la terra della convivenza religiosa e la massiccia presenza di campi profughi crea tensioni Nello scontro tra Israele e Iran (con i suoi alleati sciiti e palestinesi), il Libano rischia di andare in frantumi. E il Libano - disse Giovanni Paolo II - è un messaggio: che si può vivere insieme tra cristiani e musulmani, tra gruppi differenti.  Il Libano sembrava un modello di convivenza. La sua crisi politica, oggi, è tale che non si riesce a eleggere un presidente. La carica, secondo gli accordi fondativi del Paese, dev'essere occupata da un cristiano maronita (i maroniti erano il gruppo più folto). I cristiani insieme non sono più la maggioranza, ma si mantiene questa "finzione" per evitare di aprire altre crisi. Dalla fine della guerra mondiale, specie negli anni Sessanta, il Libano, indipendente dal 1943, era la "Svizzera del Medio Oriente", centrale finanziaria e approdo turistico, uno spazio di libertà nel Medio Oriente arabo. Fin da allora, si vedev

De Gasperi: un uomo di fede e di ideali, ma anche leader pragmatico

Una figura anomala nel panorama politico italiano, dal respiro europeo, nemico dei nazionalismi Sono 70 anni dalla morte di Alcide De Gasperi nel Trentino natale. Presidente del Consiglio fino all'agosto 1953, era in quel ruolo dal dicembre 1945, poco dopo la fine della guerra. Sono anni in cui si forgia la democrazia italiana.  Niente era scontato alla fine della guerra. De Gasperi è uno dei padri o forse il più autorevole padre della Repubblica. È il presidente della ricostruzione di un Paese distrutto dalla guerra, ma anche il politico che dà solidità alle istituzioni democratiche, mentre una parte importante degli italiani (nonostante le amarezze della guerra) restava segnata dal fascismo o dall'educazione imposta dal regime alle giovani generazioni. Nel mondo della guerra fredda, De Gasperi si misurò con il più grande partito comunista occidentale, fondato sul voto libero e non sulla coercizione sovietica. La collaborazione governativa con Pci e Psi si interrompe nel maggi

Non si immagina più la pace: c'è solo la guerra all'orizzonte. Ma dai conflitti nessuno mai esce vincitore

  Dialogo e diplomazia hanno un ruolo residuale.  Quasi ogni giorno siamo assediati da notizie di attentati, tensioni, bombardamenti e altro. In Medio Oriente, Ucraina e altrove. Notizie di guerra o che preludono a una guerra più grande. Di fronte a questo scenario, si resta attoniti. Non esiste più un quadro di riferimento che spinga a un superamento delle tensioni in corso, nonostante gli interventi di taluni governi. Tutto è talmente intrecciato e i nodi sembrano sempre più stringersi verso il riarmo, i conflitti sanguinosi, l'allargamento del campo di chi si combatte. Anche se - va detto - non mancano anche, qua e là, fragili espressioni di prudenza di chi misura le proprie forze. Ma il vero problema è che si è eclissata la cultura della pace, la visione maturata nei decenni dopo la Seconda guerra mondiale, pur tra tante contraddizioni.  Il 6 e il 9 agosto 1945 - ne celebriamo la ricorrenza in questo mese - per la prima volta nella storia fu usata l'arma atomica contro il G

L'Iran: uno Stato in bilico tra scontro frontale e via del negoziato

Nell'infiammato scacchiere mediorientale oggi Teheran si muove con prudenza calcolata Come Giano, l'Iran ha due volti. Da una parte il Paese della rivoluzione islamica, dei mollah onnipresenti nella società e soprattutto della costruzione dell'arco sciita che lo salda al Libano degli Hezbollah, all'Iraq delle milizie, agli Houti yemeniti, ad Hamas palestinese passando per la Siria di Assad.   Questo Iran spaventa Israele perché ha costruito "l'asse della resistenza" al posto del tramontato e meno organico "fronte del rifiuto", che andava da Algeri a Baghdad. È l'Iran potenza nucleare cui guardano quanti vogliono il ribaltamento in Medio Oriente e che preoccupa i vicini arabi. È l'Iran che resiste da trent'anni all'embargo occidentale, accusato di essere dietro attentati e destabilizzazioni in Oriente e in Europa.  C'è però l'altro Iran: una società che lotta per i diritti, un Paese moderno che si nasconde ma non cede, con

Ritorno in Mozambico dove pace e giustizia sono ancora lontane

Una veduta di Maputo oggi - Foto da Twitter Quarant'anni dopo le città sono scintillanti, ma la povertà resta, così come i venti di guerra Sono quarant'anni che regolarmente vado in Mozambico, colonia portoghese fino al 1975, quando, dopo una guerra durata dieci anni, il movimento FreLiMo liberò il Paese. Sono stato la prima volta nel 1984, per portare aiuti a un Paese assediato dalla fame. Nel grande mercato generale di Maputo non c`era niente da comprare: solo un po` di pesce secco.  Per strada tanti bambini con la pancia gonfia, tipica dei denutriti. La situazione era drammatica. Solo 80 medici in tutto il Mozambico. La popolazione portoghese era quasi tutta partita e il Governo non voleva si trattenesse. Si vedeva qualche povero portoghese chiedere l'elemosina fuori dalle chiese. Come far funzionare il Paese senza classe dirigente, senza operai o tecnici? Il FreLiMo, appoggiato dall'Urss e da Cuba, era un partito (unico) disciplinato, ma anche duro. Voleva realizz

Fame e violenza in Sudan, una crisi umanitaria senza immagini

Persone in fuga dal conflitto in Sudan - Novembre 2023 - Foto UNHCR/Ala Kheir Da oltre un anno una sanguinosa guerra civile devasta lo Stato africano. E il mondo resta a guardare Parzialmente ignorata dai media globali, la tragedia del Sudan, una gravissima crisi umanitaria, senza immagini, va avanti senza che nessuno riesca ad arrestarla. La guerra iniziata nell`aprile del 2023 ha provocato 9 milioni di sfollati interni su una popolazione di 47 milioni di abitanti e circa 2 milioni di rifugiati all'estero. Ma ciò che la rende devastante è la fame.  Secondo il programma alimentare mondiale (Pam) in Sudan attualmente oltre 25 milioni di persone soffrono di insicurezza alimentare, dei quali oltre 8 milioni si trovano a un livello di grave emergenza e quasi un milione in una condizione descritta come "catastrofica" (cioè una situazione nella quale muoiono ogni giorno 2 adulti o 4 bambini su 10 mila persone). Gli ultimi rapporti indicano che quasi 4,5 milioni di bambini su

Dopo la tragica vicenda di Satnam Singh, possiamo ancora dire che gli italiani sono brava gente?

La manifestazione in ricordo di Satnam Singh a Latina il 22 Giugno Un momento difficile: odio, violenza e antisemitismo dilagano, mentre il valore della pace è stato oscurato Satnam Singh, lavoratore indiano irregolare di 31 anni in un'azienda agricola dell'Agro Pontino, è stato ferito gravemente sul lavoro e non soccorso. Ha perso sangue per un'ora e mezzo prima che l'ambulanza, chiamata dopo tanti dinieghi, lo portasse in un ospedale romano, dov'è morto.  Il braccio amputato nell'incidente era stato gettato dal padrone dell'azienda davanti alla casa dove Satnam viveva con la moglie Sony. Storia terribile di sfruttamento e di disinteresse totale alla vita, che ha spinto Sony a dire: "L'Italia non è un Paese buono".  È una frase che mi ha colpito come una frustata. Sony aveva, dopo le lunghe giornate di lavoro nei campi, solo la consolazione di Satnam. I lavoratori indiani, di religione sikh, sono degli "inapparenti" - come scriveva

Unione europea, le sfide cruciali dei prossimi cinque anni

La sede del Parlamento europeo a Bruxelles - Foto Creative Commons di TPCOM La guerra in Ucraina e l'equilibrio tra austerità e investimenti al centro della prossima legislatura Dopo le elezioni di giugno, l'Europa prepara i prossimi cinque anni. La procedura non cambia: prima il Consiglio europeo (i capi di Stato e di governo) indica i nomi; poi il Parlamento vota in segreto. La maggioranza più probabile è quella composta da Popolari, Liberali e Socialdemocratici, ma - come la volta scorsa - necessita di qualche voto in più. Allora i 5 Stelle aiutarono Von der Leyen; oggi ci provano i conservatori di Giorgia Meloni, che siede anche in Consiglio. È la ragione della posizione della premier: far pesare i propri voti. Nel 2019 Von der Leyen fu confermata per pochi voti a causa di tanti franchi tiratori. Iniziò con la proposta del Green Deal, oggi criticato dal suo partito e abbandonato sotto i colpi del Covid e della guerra in Ucraina. Le priorità europee hanno avuto una svolta:

Alla nuova Commissione Ue spetta affrontare la questione migratoria in maniera serena e umana. E l'Italia deve allargare la prospettiva di nuovi ingressi

L'accoglienza all'aeroporto di Fiumicino con i corridoi umanitari di un gruppo di rifugiati afghani provenienti dal Pakistan, il 24 Giugno - Foto Sant'Egidio Alla nuova Commissione Ue spetta affrontare la questione migratoria in maniera serena e umana Il presidente Biden ha annunciato la concessione della cittadinanza ai migranti sposati ad americani: circa 500 mila persone. Ha affermato: «Mi rifiuto di credere che per proteggere i nostri confini dobbiamo abbandonare l'essere America. Per decenni, generazioni sono state rinnovate, rivitalizzate e rinfrescate dal talento, dall'abilità, dal duro lavoro... degli immigrati giunti nel nostro Paese. Mi rifiuto anche di credere che, per continuare a essere America che abbraccia l'immigrazione, dobbiamo rinunciare a proteggere i nostri confini...». Ha concluso: «Possiamo sia proteggere il confine che fornire percorsi legali alla cittadinanza».  È il dilemma della politica migratoria negli Stati Uniti, un grande Paese

C'era una volta la DC: la sua storia valida per il presente

De Gasperi durante un comizio Mai subordinata, lontana da ogni radicalismo, cattolica e riformista, contraria ad ogni guerra Nel gennaio 1994 si scioglie la Democrazia Cristiana, dopo più di cinquant'anni di storia. Il clima politico - l'inchiesta "Mani pulite" e l'incriminazione di Andreotti per associazione mafiosa - si era fatto critico. L'allora segretario Mino Martinazzoli sottolineò il valore del Partito Popolare Italiano, la nuova formazione che si ricollegava alla lezione di don Sturzo. Una damnatio memoriae della Dc, che Tangentopoli aveva coperto di ombre? Con il Partito Popolare, dopo mezzo secolo, si affermava la discontinuità dalla Dc. Un passaggio ritenuto necessario nel clima emotivo del momento.  La Dc era frutto di un processo politico-religioso, poco comprensibile e poco attraente per le generazioni postconciliari. Restava il giudizio storico sulla Dc dalla Resistenza alla Repubblica. Quella che il grande storico Pietro Scoppola ha chiamato

Tra violenza e disuguaglianza sociale, il futuro del Sudafrica, a dieci anni dalla morte di Mandela

Nelson Mandela - Da foto creativecommons di Jan Collsiöö Malgrado lo sviluppo economico e tecnologico, il Paese non è diventato più giusto e sicuro I1 Sudafrica di Nelson Mandela è alla fine? Un po' più di dieci anni fa moriva Mandela, padre del nuovo Sudafrica e leader dell'African National Congress, lo storico partito anti-apartheid. Alle ultime elezioni del 29 maggio scorso l'ANC ha perso la maggioranza per la prima volta dal 1994, costretto così a un Governo di coalizione. Forse con due ex dirigenti dell'ANC, Jacob Zuma e Julius Malema, che hanno creato proprie forze politiche. Zuma è stato presidente dell'Unione. In alternativa, l`ANC, sceso al 41%, può provare ad allearsi con l'Alleanza democratica, erede indiretto del vecchio partito nazionale.  La corruzione, la violenza diffusa e le lotte di fazione dentro l'ANC sono le ragioni di questa crisi. Gli osservatori parlano di un Sudafrica in piena mutazione. Malgrado lo sviluppo, i giovani emigrano in

Quei cristiani uccisi per non aver rinnegato la loro fede

Suor Luisa Dell'Orto, piccola sorella del Vangelo, uccisa ad Haiti - da Vatican News Da Haiti al Congo, i nuovi martiri spesso laici e giovanissimi parlano forte ai nostri cuori I cristiani continuano a morire in tante parti del mondo. Vengono uccisi in situazioni di incredibile caos, come ad Haiti. Qui bande armate e gruppi criminali possono tutto nelle loro rispettive zone d'influenza: «È tutti contro tutti», ha dichiarato la missionaria laica Maddalena Boschetti. Nella capitale, Port-au-Prince, sono stati assassinati recentemente due missionari evangelici americani, poco più che ventenni, e il responsabile dell'orfanotrofio.  Due anni fa era stata uccisa Luisa Dell'Orto, piccola sorella del Vangelo, restata nel Paese per testimoniare la vicinanza a un popolo ostaggio della violenza. I cristiani vengono uccisi perché, agli occhi di quelli che hanno fatto della violenza e della rapina la realtà della propria vita, rappresentano un'alternativa umana ed evangelica.

I corridoi lavorativi: modello di accoglienza e buon senso

Sono un modo sicuro per integrare i rifugiati e avere la manodopera di cui abbiamo bisogno La sorpresa è venuta dalla società italiana: a fronte dei 151.000 posti messi in palio dal decreto flussi (non stagionali), le domande degli italiani sono state oltre 690.000. Una massa di richieste a dimostrazione dell'enorme bisogno di manodopera in quasi tutti i settori. La decrescita demografica rende urgente cercare manodopera all'estero.  La paura e l'allarmismo hanno paralizzato la politica che non ha trovato una soluzione ragionevole. I Governi della Ue sono immobilizzati dallo spirito del tempo: paura dei migranti e idea che ognuno debba fare da sé.  Ma i dati parlano chiaro: l'economia europea ha bisogno di manodopera, ma soprattutto l'inverno demografico rende sempre più urgente un rimedio. In Italia c'è forte inquietudine: secondo i dati dell'Istituto Cattaneo, dovremo andare a cercare gli immigrati, pena il crollo dell'economia perché per cinque pens

La guerra non è inevitabile e il mondo non si deve rassegnare

Papa Francesco entrando all'Arena di Verona saluta Andrea Riccardi  È la costante profezia del Papa: per realizzarla, bisogna investire tutti su diplomazia e dialogo Papa Francesco ha presieduto, sabato 18 maggio, all'Arena di Verona, l'incontro Giustizia e pace si baceranno . L'"Arena di Pace", nata nel 1986, ha avuto sei edizioni. Due nel 1991, il periodo della prima guerra del Golfo, che segnò la massima mobilitazione per la pace. Dal 2003 questo evento non si teneva più.  Negli ultimi due decenni il movimento della pace ha coinvolto meno persone. Resta ancora in Italia un tessuto importante di realtà associative, ma complessivamente il tema della pace è uscito dal dibattito pubblico. Sembra un paradosso, si parla meno di pace proprio quando l'Europa si trova di fronte a un grave conflitto che, a partire dall'aggressione russa, sta dilaniando l'Ucraina. Si aggiunge la drammatica situazione in Terra Santa: l`aggressione terroristica d'Israe