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Visualizzazione dei post da luglio, 2023

La "forza debole" della preghiera può spostare le montagne

Il cardinale Matteo Maria Zuppi con il presidente Joe Biden Il cardinale Zuppi è stato a Washington dal 17 al 19 luglio dove ha incontrato anche il presidente Biden . Nel lungo e cordiale incontro, il cardinale gli ha consegnato una lettera di Francesco e gli ha manifestato "il dolore del Papa per la sofferenza causata dalla guerra". La sofferenza della guerra è stata al centro del colloquio. L'inviato del Papa si è chiesto come alleviarla. Le questioni umanitarie sono state un tema rilevante nelle conversazioni perché la Santa Sede è molto impegnata su di esse. Il colloquio ha toccato gli sviluppi del conflitto, iniziato un anno e mezzo fa con l'attacco russo. La Santa Sede, come ha già manifestato il card. Zuppi sia a Kyiv che a Mosca, è preoccupata per il suo prolungarsi. Nel viaggio a Kyiv il cardinale aveva constatato le condizioni di vita del popolo ucraino. A sua volta l'elemosiniere del papa, il card. Krajewski, si è recato più volte in Ucraina, anche in r

Bruciare il Corano: un'offesa ai musulmani e a tutti i credenti

Copia del Corano del XVII secolo conservata al museo del Bardo, in Tunisia - Foto di Sami Mlouhi da Wikimedia Commons Il gesto blasfemo strumentalizza la libertà di espressione. La condanna di papa Francesco È particolarmente grave il gesto, compiuto a Stoccolma da Salwan Momika, di origini irachene: stracciare un Corano e incendiarlo davanti alla grande moschea della capitale. Le autorità svedesi erano al corrente dell'intenzione dell'uomo e hanno permesso che agisse in nome della libertà di opinione. La sua "manifestazione" è stata seguita dalla polizia. Solo più tardi, di fronte alle reazioni internazionali, il Governo ha condannato l'atto come islamofobo e offensivo della comunità musulmana nel Paese.  In realtà non è solo un'offesa ai musulmani svedesi, ma anche a quelli del mondo intero, come si è visto dalle reazioni internazionali, Turchia in testa.  Del resto, era quello che voleva Salwam Momika, il protagonista dell'atto blasfemo in una festa i

Dialogo, non scontro armato, perché i popoli tornino fratelli

L'incontro tra il card. Matteo Zuppi e il Patriarca di Mosca, Kirill, il 29 Giugno - foto Patriarcato di Mosca Un bilancio del viaggio a Mosca del cardinale Matteo Zuppi per cercare di porre fine alla guerra Il cardinale Matteo Zuppi è stato a Mosca, come inviato speciale di papa Francesco, per ascoltare i russi e porre loro i problemi umanitari, dopo mesi di guerra a seguito dell'aggressione contro l'Ucraina. Ha avuto un lungo colloquio con il consigliere diplomatico del presidente Putin, Yuri Ushakov, figura di primo piano. Poi ha visto la commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova-Belova (verso cui la Corte penale internazionale ha spiccato un mandato d'arresto): con quest'ultima ha toccato il drammatico dossier dei bambini ucraini prelevati dai russi. Il ministro degli esteri, Lavrov, ha dichiarato che i bambini, se hanno parenti in Ucraina, possono ritornare nel Paese.  Il cardinale ha visitato anche il Patriarca di Mosca, Kirill, il cui dele

Anche se a parole dice altro, l'Europa chiude cuori e confini

Il cosiddetto "cimitero dei giubbotti" sull'isola greca di Lesbo - Foto Sant'Egidio La riforma non convince. "Soldi contro migranti": un principio che fa discutere. E nel 2024 si vota per l'Unione La questione migratoria affanna l'Europa politica. La battaglia culturale, svoltasi in questi anni sui flussi migratori, ha visto prevalere un'idea securitaria, per cui il dibattito ormai ruota attorno ai metodi per contenere gli arrivi. È una politica rassegnata all'irregolarità, come mostrano gli ultimi vertici a Bruxelles, dove non si è parlato di favorire flussi regolari e legali, come i corridoi umanitari per i vulnerabili, ma solo di fermare i "clandestini" (così impropriamente chiamati). Nemmeno la grave crisi demografica o le richieste del settore privato fanno breccia.  Le terribili immagini dei morti in mare non emozionano più molto. Nemmeno i filmati sulle azioni della Guardia costiera greca che assomigliano sempre più a quelle