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Visualizzazione dei post da settembre, 2024

La pace si costruisce con una nuova globalizzazione spirituale

La cerimonia conclusiva del meeting "Immaginare la pace" promosso dalla Comunità di Sant'Egidio - Il 24 Settembre davanti a Notre Dame - Foto Sant'Egidio A Parigi tante personalità di fedi e culture diverse hanno mostrato che un altro mondo è possibile Non sembra il tempo in cui parlare di pace o manifestare per essa. Il Medio Oriente, dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre e la risposta israeliana che ha quasi distrutto Gaza, si trova innanzi a un nuovo fronte in Libano, con uno scontro tra Israele ed Hezbollah. In Ucraina non c'è pace. Le distruzioni russe sono gravissime: come gli ucraini potranno affrontare l'inverno? L`attacco ucraino in territorio russo, per la prima volta dall'aggressione di Mosca, mostra una guerra che si allarga e la Russia minaccia risposte severe a questa espansione.  La pace si è perduta all'orizzonte e i riferimenti alla pace si sono sbiaditi. Non che nella seconda metà del Novecento non ci siano stati con

L'italiano è sempre di più la lingua del bello, dell'arte e della cultura. Se ne parla al congresso della Società Dante Alighieri

Il presidente Mattarella ospita al Quirinale l'inaugurazione del congresso della Società Dante Alighieri il 12 Settembre - Foto Quirinale Il Congresso della Dante Alighieri conferma un forte interesse per il nostro idioma e stile di vita Si è aperto il 12 settembre scorso al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica, l'84° Congresso della Società Dante Alighieri, dal titolo L'italiano luce nel mondo . La Dante Alighieri nasce nel 1889, fondata da Giosuè Carducci, nel clima risorgimentale.  Lo scopo era «tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiane nel mondo , ravvivando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madre patria e alimentando tra gli stranieri l'amore e il culto per la civiltà italiana». Aveva una funzione nazionale: irredentista nelle regioni italofone e di preservazione dell'italianità degli emigranti attraverso i comitati nel mondo, che oggi sono 480. Tra le due guerre, la Società, invece, divenne un'istit

Sudan, Paese fantasma sull'orlo di una carestia di massa

Rifugiati sudanesi in Sud Sudan - Foto UNHCR/Andrew McConnell Dopo 500 giorni di guerra civile sono 2,5 milioni le persone a rischio di morte per  fame La guerra    in Sudan dura da 500 giorni. Milioni di persone in fuga, 150 mila morti forse (ma chi li ha contati?) e l'allarme - inascoltato - delle organizzazioni umanitarie: circa 2,5 milioni di persone a rischio di morte per fame nei prossimi mesi. Molti Stati importanti (tra cui diversi Paesi arabi del Golfo, Russia e altri) finanziano i contendenti con armi e denaro, contribuendo a un'economia di guerra.  Il Sudan è un prototipo dei conflitti odierni: povero per la sua popolazione, ma ricco di bestiame, grano e oro. In quelle terre controllare il commercio del bestiame (milioni di capi all'anno venduti nel Golfo) rappresenta una manna, come la recente scoperta dell'oro, con decine di miniere sfruttate fuori dai circuiti ufficiali. Le parti in guerra si scontrano per il controllo delle ricchezze.  La guerra in Suda

Il richiamo del Papa: respingere i migranti è un peccato grave

   Un momento del salvataggio dei superstiti del naufragio del 2 Settembre - Fotogramma da Fb Guardia Costiera La soluzione non è chiudere le frontiere, ma aumentare gli accessi sicuri e legali e integrare La crisi di Gaza può essere un nuovo innesco per il terrorismo in Europa? È quanto teme il Governo tedesco dopo l'attentato di Solingen: un siriano (avrebbe dovuto essere rinviato in Bulgaria), con un coltello ha ucciso tre persone e ne ha ferite sei. Si è dichiarato membro dell'Isis. In Francia, un algerino, con regolare permesso di soggiorno, ha tentato di appiccare il fuoco a una sinagoga prima della funzione del sabato. In Francia gli attentati antisemiti sono quadruplicati nell'ultimo periodo di guerra a Gaza, dopo l'attacco terroristico di Hamas. L'Europa rischia di nuovo di essere sotto attacco terroristico? Nessuno ha la risposta, bisogna vigilare, ma anche investire sull'integrazione nella società, nella scuola, al lavoro. E poi le situazioni sono di