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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Le periferie segnate dall'abbandono sono invece il luogo da cui dipende la qualità umana delle nostre città

A Via Forìa, nel cuore di Napoli, un ragazzo di 17 anni è stato aggredito a coltellate da una baby gang. Non è un caso unico. Si può spiegare la vicenda, dicendo che, nella città partenopea, il degrado è profondo e che la camorra è stata una scuola per troppi ragazzi. Ma questa spiegazione non è sufficiente. La situazione di Napoli è ben illustrata nelle pagine del nostro giornale: è particolare, ma non unica in Italia e al mondo. I ragazzi sono la parte più fragile del tessuto sociale delle periferie o dei quartieri degradati (periferici anch’essi, pure se al centro). La nostra attenzione, distratta dai fuochi d’artificio prima della campagna elettorale, deve concentrarsi su un tema da cui dipende la qualità umana delle nostre città: le periferie e i periferici. Renzo Piano ha proposto di passare a una fase nuova di “rammendo” delle periferie. Ma ammonisce a proposito di queste: “se non diventeranno città allora saranno guai grossi”. E i guai si cominciano a vedere. Le periferi

Un mondo di periferie, un fenomeno globale che chiede risposte complesse

"Bisogna realizzare alleanze tra soggetti diversi", è la proposta di Andrea Riccardi, storico della Chiesa oltre che fondatore della Comunità di Sant'Egidio ,  di fronte al profondo cambiamento della geografia urbana delmondo contemporaneo. Ne parla in questo breve servizio, realizzato in occasione di un incontro al Circolo della Stampa di Torino, il 20 gennaio scorso.

Europa e Africa, un destino comune

Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana Economia, politica e sicurezza del Continente nero influiscono direttamente sul nostro futuro. Le frontiere di un Paese, nel mondo globale, non si identificano con i confini geografici. Al contrario, i "sovranisti" credono che blindare i confini offra sicurezza. È la logica del muro per fermare migranti e rifugiati, com'è avvenuto quando questi salivano disperati per i Balcani. L'Italia, circondata dai mari, per geografia e storia non è portata alla blindatura delle frontiere, anche se qualcuno spinge in questo senso e promette impossibili sicurezze. Ho sempre pensato che le frontiere meridionali dell'Italia siano oltre il Mediterraneo. Quello che accade in Africa, specie nel Sahel e nel Sahara, ci interessa da vicino. Qui è ricettacolo di molti traffici illeciti e di presenze terroriste. Qui passano le rotte dei migranti. La stabilità di Paesi come il Niger e il Burkina Faso è decisiva per l'Africa o

Libertà e laicità, le sfide dell'Iran

Un editoriale di Andrea Riccardi sulle proteste nel grande paese a maggioranza sciita. L'Iran è un grande Paese (77 milioni di abitanti) con una lunga storia. Un Paese ricco di risorse, complesso e con una grande cultura. È il cuore del mondo sciita, anche se import anti santuari e autorità religiose di questa confessione sono anche in Iraq. Quasi quarant'anni fa, nel 1979, con il ritorno dall'esilio dell'imam Khomeini, si instaurò un regime atipico: democratico nelle istituzioni, ma controllato dall'autorità religiosa, la "guida suprema". Prima Khomeini e dal 1989 Khamenei. Da lui dipendono l'esercito dei pasdaran della rivoluzione, vasti interessi economici (si parla di più del 30% dell'economia), parecchie fondazioni pie con forti disponibilità finanziarie e una vasta rete sociale. Khamenei influenza anche la politica estera. E l'Iran guida lo scontro con i sunniti: in Yemen, Iraq, Siria e Libano. Una

Il conflitto tra musulmani uccide lo Yemen. Gravissima l'emergenza umanitaria

Il Paese asiatico vive una gravissima crisi umanitaria: è necessaria una svolta da parte di sciiti e sunniti Lo Yemen sembra lontano, fuori dal nostro orizzonte. Pier Paolo Pasolini girò un documentario, tra gli anni Se ssanta e Settanta, su Sana`a, la capitale, che trovò immersa nel Medioevo. Qui esisteva una comunità ebraica di 50 mila persone, oggi tutte in Israele. Abbiamo poche notizie sullo Yemen e ce ne siamo occupati poco. Non giungono in Europa rifugiati yemeniti. Eppure c'è una crisi umanitaria senza pari: un milione di malati di colera. All'80% degli yemeniti mancano acqua, cibo e cure mediche . La gente non sa dove trovare il sostentamento quotidiano. C`è una guerra terribile tra i ribelli sciiti Houthi e i sunniti, mentre si registrano infiltrazioni di gruppi islamisti connessi ad Al Qaeda, colpiti dagli attacchi aerei americani. L'Arabia Saudita appoggia fortemente i sunniti e bombarda gli Houthi dal 2015, mentre