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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Mirko, uomo senza volto in cui si specchiava Cristo sofferente

Il cardinale Krajewski celebra il funerale di Mirko - Foto di Matteo Pernaselci Slovacco, 60 anni: storia del clochard ospite del Papa nel dormitorio vicino a San Pietro Un funerale particolare, a Roma, ha attratto l`attenzione di molti. Il funerale, celebrato dal cardinale Konrad Krajewski, di un uomo la cui vita non aveva attirato molta attenzione. L'hanno chiamato "l'uomo senza volto": nascondeva la faccia con un grande fazzoletto o una coperta. Faceva impressione, tanto che quando viveva per strada lo volevano allontanare. Ma, anche a chi lo voleva aiutare, Mirko (questo il suo nome) opponeva un fermo rifiuto.  Sessantenne, slovacco, aveva un cancro che gli aveva devastato il viso. La malattia, sembra, era iniziata nel 2012 e non era stata molto curata, nonostante le insistenze di chi gli stava vicino. Infatti, la sua solitudine per strada, a Roma, si era popolata di presenze amiche.  Il mondo dei senza casa, che vivono in un angolo della città, è un universo: uo

Il viaggio del cardinale Matteo Zuppi a Pechino testimonia che il Vaticano ritiene l'Asia determinante

  Ucraina, Russia, USA e ora Cina: la tela vaticana per la pace Papa Francesco si è recato in Mongolia per una visita alla piccola comunità cattolica e per rendere omaggio a un Paese dalla grande storia, oggi piuttosto marginale nel grande gioco internazionale, situato tra due colossi, la Cina e la Russia. Valorizzare i piccoli Paesi è un tratto decisivo nella visione del Papa, come ha fatto con i viaggi in Europa. È convinto che solo da una valorizzazione della parte "minore" della famiglia dei popoli possa nascere una convivenza mondiale armonica. Dalla Mongolia ha inviato messaggi alla Cina: «A tutto il popolo auguro il meglio! E andare avanti, progredire sempre. E ai cattolici cinesi chiedo di essere buoni cristiani e buoni cittadini». Erano presenti alcuni cattolici cinesi, i vescovi di Hong Kong e Macao. Non sono venuti altri vescovi cinesi, anche perché l'invito era stato inviato loro direttamente e non attraverso l'ufficio governativo.  Il viaggio del Papa ha

Ci vuole l'audacia della pace per abbattere il muro delle guerre

A Berlino il convegno di Sant'Egidio: non basta più il realismo, bisogna credere nell'impossibile S'intitola L'audacia della Pace il convegno di donne e uomini di religioni diverse (circa 200 leader religiosi), tenutosi a Berlino dal 10 al 12 settembre. Ha una storia che viene da lontano attraverso incontri, promossi dalla Comunità di Sant'Egidio, fin da Assisi nel 1986, quando Giovanni Paolo II convocò per la prima volta nella storia - i leader delle Chiese e delle religioni mondiali per pregare per la pace: «Gli uni accanto agli altri, non più gli uni contro gli altri».  Ogni anno, gente di religioni diverse si è ritrovata in diverse città del mondo. Quest'anno, nella capitale tedesca, luogo significativo della caduta del Muro: la fine della guerra fredda. Nel 1989, pochi mesi prima di quell'evento, si era tenuto a Varsavia (ancora sotto controllo sovietico) un incontro, nello spirito di Assisi, dal titolo War never again! (Mai più la guerra!).  A Berlin