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Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

Il grido di tutte le fedi in una sola voce: «Nessuno si salva da solo»

Papa Francesco, il patriarca Bartolomeo e il presidente Mattarella in dialogo sul Campidoglio  Foto Sant'Egidio L'appello di papa Francesco, del patriarca Bartolomeo e degli altri leader: «Facciamo nostra la cultura del dialogo» «Mai più la guerra!». È il grido che, fragile e solitario, Paolo VI lanciò nel 1965 davanti all'Assemblea delle Nazioni Unite, per la prima volta visitata da un Papa. Oggi quel grido non è più solitario. L'hanno fatto proprio tanti credenti di varie religioni.  «È l'implorazione di noi tutti, degli artigiani della pace e degli uomini e delle donne di buona volontà», ha detto papa Francesco al termine dell`incontro tenutosi il 20 ottobre a Roma, in Campidoglio, tra leader di diverse religioni, alla presenza del presidente Mattarella e del patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo. Quest'incontro nello "spirito di Assisi", preceduto da preghiere per la pace delle diverse religioni in luoghi distinti e vicini, può apparire strano

I media non oscurino l'enciclica del Papa. Fratelli tutti è un testo fondamentale per il mondo

Papa Francesco interviene in Campidoglio all'incontro "Nessuno si salva da solo - Pace e fraternità"    Foto Sant'Egidio Si parla solo dei problemi del Vaticano e si dimentica Fratelli tutti . Un testo fondamentale per il mondo Domenico Quirico, inviato in tante terre, conosce da vicino il mondo che soffre. Ha attraversato il Mediterraneo su una barca di migranti nel 2001; è stato rapito dai jihadisti siriani nel 2013. All'inizio di un bel libro, Testimoni del nulla , da poco pubblicato, in cui racconta storie di miseria e guerra, si chiede in modo drammatico: «Perché da questa parte del mondo, la nostra, non riusciamo più a provare compassione verso quell'altra parte di noi, i sofferenti, i vinti, tutti gli uomini che scomodamente ci troviamo di fronte sui giornali, in televisione, su internet?». Possiamo rispondere che in buona parte è vero: proviamo poca compassione perché concentrati sui nostri problemi, perché il contagio del Covid-19 cresce, perché non

Intervento del Prof. Andrea Riccardi alla Memoria del 16 ottobre 1943 (17 ottobre 2020)

I ntervento del Prof. Andrea Riccardi, Fondatore della Comunità di Sant’Egidio  alla Memoria del 16 ottobre 1943 (17 ottobre 2020) Tanti anni fa, nel 2006, Michele Tagliacozzo, un ebreo romano, giovane all’epoca del 16 ottobre, ora scomparso, m’inviò da Israele questa pagina del suo diario, come contributo alla nostra memoria: « Alle 6,15 del mattino eravamo ancora nei nostri letti, quando elementi armati delle SS irruppero nell’appartamento situato al mezzanino dello stabile… Ai ripetuti colpi sulla porta, la mamma aprì la porta e mentre leggeva a voce alta il biglietto presentato dagli sgherri in cui s’intimava di seguirli, riuscì a dire ‘Reshudde’ che nel vernacolo giudaico voleva dire ‘scappare’. Saltai immediatamente dal letto ancora in pigiama e mi calai dalla finestra della stanza che dava sui giardini del fabbricato. Gli inquilini del caseggiato non ebrei compresero subito che l’operazione riguardava solo gli ebrei e così cercarono… di aiutarci. Una modesta lavandaia che abitav

Così c'è più sicurezza per tutti. Il nuovo decreto legge del governo sull'immigrazione

Uno sportello per la regolarizzazione degli stranieri - Foto Sant'Egidio Il ritorno del permesso di soggiorno per motivi umanitari e altre misure favoriscono l'integrazione È  da salutare positivamente il nuovo decreto legge in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, che ripristina il rispetto della dignità dei richiedenti asilo. Rinasce il "permesso di soggiorno" per motivi umanitari (ora detto "protezione speciale"), concesso agli stranieri per motivi umanitari o perché sono protetti da obblighi costituzionali o internazionali dell'Italia.  Il permesso dura due anni e potrà essere convertito per motivi di lavoro. È una svolta. Infatti, i decreti del 2018 avevano cancellato le clausole di protezione umanitaria, facendo piombare molti stranieri nell'irregolarità. Il viceministro dell'Interno Matteo Mauri ha parlato di 33 mila persone finite fuori dai circuiti, di cui molti per strada. Questo ha reso loro la vita impos

Bisogna ridare un'anima alla politica: "Fratres omnes" esamina criticamente populismi e sovranismi che non lavorano per il bene comune

Il 3 ottobre papa Francesco ha firmato sulla tomba di san Francesco la lettera Fratelli tutti , la sua seconda enciclica sociale dopo Laudato si',  dedicata all'ecologia integrale. Il nuovo testo è sulla fraternità e sull'amicizia sociale.  Parte dalla constatazione di come il mondo globalizzato, così frammentato, sia privo di «un progetto con grandi obiettivi per lo sviluppo di tutta l'umanità»: anzi, l'idea stessa «suona come un delirio». Invece l'enciclica è percorsa forse non da un progetto, ma da un ardente desiderio: «Possiamo far rinascere tra tutti un'aspirazione mondiale alla fraternità». La globalizzazione, che ha portato a un`unificazione come economia, informazione, comunicazioni, ha invece lasciato immensi vuoti umani, politici e spirituali, anzi, ha favorito processi conflittuali e identità contrapposte. Il cantiere della fraternità è aperto a tutti: Governi e Stati, religioni, ma anche gruppi sociali e singoli. Tutti possono divenire artigian

Il dibattito sul ruolo dei credenti. Non serve più un soggetto unico ma piuttosto un "federatore"

Nemmeno Paolo VI lo volle, ma occorre un nuovo De Gasperi capace di unire le diverse anime del cattolicesimo Dopo il recente appuntamento elettorale, torna una domanda ricorrente chiuse le urne: dove sono i cattolici? Chi ha più anni ricorda la Dc, partito cattolico centrale  nella politica italiana.  Poi è venuto il tempo della diaspora politica dei cattolici, che si ritrovano - più o meno - in tutti i gruppi politici. Oggi non si può parlare di un elettorato cattolico. Ma ciò significa irrilevanza per la Chiesa e i cattolici? Questi non sono tempi di rilevanza. Dispiace, perché in Italia si sente il bisogno di parole innovatrici e cariche di speranza dopo la crisi del coronavirus.  Non si deve ricominciare come prima. L'Italia ha bisogno di più solidarietà, di riforme, a cominciare dal sistema sanitario, di lavoro, specie per i giovani e il Mezzogiorno. Il contributo di pensiero e d'impegno dei cattolici è importante. Essi sono, con la Chiesa, radicati in tanti luoghi della