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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Un'Italia migliore in un'Unione più ampia

È stato creato un sistema unico al mondo di diritti e garanzie per le persone: non possiamo perderlo L’Unione europea è un grande valore. Stiamo attenti a non metterla in crisi e a non disperdere l`eredità della generazione che ha vissuto la Seconda guerra mondiale e che ha cominciato a costruire un futuro insieme fino al livello dell`attuale integrazione e protezione dei cittadini. Mi preoccupa soprattutto la generazione più giovane che si troverà a vivere nei marosi del mondo globale. Avrà alle spalle la grande e solida rete dell`Unione europea o questa rete si andrà sfilacciando nel disinteresse degli europei? L'Unione, in un certo senso, è come la pace: ci si accorge del suo valore solo quando la si smarrisce. L'Unione ha creato un sistema di diritti e garanzie per le persone che non ha eguali nel mondo. Quando si viaggia fuori dal nostro continente e si vedono le tante e differenti realtà politico-sociali, si misura direttamente il livello di sicurezza e protezion

Jean Vanier, l'apostolo della compassione

Il ritratto del fondatore della Comunità di Sant'Egidio che gli era amico Jean Vanier è nato a Ginevra da genitori canadesi il 10 settembre 1928 ed è morto a Parigi il 7 maggio scorso. Ha fondato L'Arche (L'Arca), ha ispirato il movimento Foi et Lumière (Fede e Luce in Italia), è stato membro del Pontificio Consiglio per i Laici. È STATO UN INSTANCABILE CERCATORE DI GESÙ. HA VISSUTO AL FIANCO DEI DEBOLI, SOPRATTUTTO DI CHI HA DISABILITÀ MENTALI, DANDO VITA ALL'ARCA, NEL 1964, E AL MOVIMENTO FEDE E LUCE, NEL 1971   Il ricordo di Andrea Riccardi Jean Vanier ci ha lasciati. Aveva abbandonato da tempo le responsabilità e i viaggi, ma non aveva dimesso quello che era stato il cuore della sua vita: la ricerca di Dio e l'incontro con gli uomini e le donne. Quando, lo scorso luglio, l'ho visitato nella sua piccola casa a Trosly, nel Nord della Francia, aveva tra le mani un libro su Gesù di José Antonio Pagola, un bibli

Il nazionalismo crescente ci porta nell'abisso della storia. Come ricorda Francesco, le guerre mondiali sono figlie dell'idolatria della patria. Non dimentichiamolo

La lezione della Seconda Guerra Mondiale è stata dimenticata? La mia generazione l'ha appresa dalla viva voce di genitori e nonni: sofferenze, bombardamenti, prigionia dei soldati, fame, attese senza notizie di parenti in guerra o dispersi... Abbiamo imparato quale grande male portano con sé i nazionalismi: la guerra mondiale con l'orrore inconcepibile (eppure reale) della Shoah. Oggi ritornano toni e discorsi aggressivi contro gli "altri": gruppi della popolazione (come i rom) o nazioni. È preoccupante. Papa Francesco l'ha recentemente notato in un discorso alla Pontificia Accademia delle Scienze sociali: i rapporti tra gli Stati - ha detto - si sviluppano spesso «in uno spirito più di contrapposizione che di cooperazione». E ha aggiunto: « La Chiesa osserva con preoccupazione il riemergere, un po` dovunque nel mondo, di correnti aggressive verso gli stranieri, specie gli immigrati, come pure quel crescente nazionalismo che

Cristiani che rischiano per partecipare alla liturgia della domenica: quella violenza - e la loro testimonianza - provocano la nostra fede

La chiesa di St Sebastian devastata dopo le esplosioni del 21 aprile a Negombo, a nord di Colombo. I morti dello Sri Lanka ci ricordano che il vero credente non toglie la vita agli altri ma la dona.  Oltre 250 morti nella terribile Pasqua in Sri Lanka. Ben 45 bambini. Molti caduti stavano in preghiera in tre chiese cattoliche. Altri sono turisti, venuti nell'isola per le vacanze di Pasqua. Il terrorismo (islamico e con reti internazionali) vuole colpire l'economia dello Sri Lanka che, dopo una lunga e sanguinosa guerra civile, si sta riprendendo anche grazie al turismo. Vuole mostrare la sua capacità di colpire e terrorizzare, svelando la debolezza dello Stato. È una follia che si ripete, purtroppo, su vari scenari: non c'è solo una regia internazionale, ma anche una mentalità intossicata che accomuna gente folle di vari Paesi. Un'internazionale del male . È una tragica follia: donne e uomini che si fanno esplodere o fanno espl