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Visualizzazione dei post da aprile, 2015

24 aprile 1915-2015. Cent'anni dopo il coraggio della memoria e del dialogo

Sono trascorsi esattamente cent`anni dai massacri degli armeni nell'impero ottomano, iniziati i1 24 aprile 1915 con la deportazione dei notabili della comunità di Istanbul. É una storia che non passa, stretta tra due memorie contrapposte: la turca e l'armena. Lo si è visto nelle dure risposte turche a papa Francesco, quando ha parlato del «primo genocidio del Novecento». La Turchia repubblicana, nonostante Kemal Ataturk non fosse coinvolto in quegli eventi, ha, dall'inizio, costruito la sua storia derubricando le stragi a episodi di violenza nel caos bellico o a reazioni alle insorgenze armene. All`atto della fondazione della Repubblica, ne1 1923, il governo temeva rivendicazioni territoriali armene. Era poi rilevante l`appoggio di non pochi Giovani Turchi (al potere nel 1915), che avevano sostenuto i massacri e sottratto i beni cristiani. Si sono sviluppate così una storiografia ufficiale, negatrice del genocidio, e una politica giud

"Che non ne rimanga più nemmeno uno" Il libro di Andrea Riccardi sul massacro di Mardin: un passato mai superato

Una recensione di Umberto Gentiloni su La Stampa del 23 aprile 2015, sull'ultimo libro di Andrea Riccardi: Il nome di Mardin, città della Turchia orientale ci dice poco o nulla. Una bella cittadina che domina la pianura e si affaccia verso la Siria, luogo magico per la sua posizione: punto di osservazione su mondi e culture, crocevia di passaggi e identità. Il nome porta con sé storie terribili di un secolo fa, vicende lontane sepolte dal peso del passato. In quel perimetro si è consumato uno dei più efferati massacri ai danni dei cristiani. Alla fine del mese di ottobre del 1915 lo sterminio era completato, in una zona dove l'efferatezza della prima guerra mondiale incrocia e amplifica le dinamiche del Grande Male, della distruzione del popolo armeno. Una storia simile ad altre, in una delle tante città dell`Impero ottomano nell`ultimo scorcio della sua lunga storia. «Spazzateli via, e che non ne rimanga nemmeno uno» la persecuzione

Un libro per non dimenticare: "La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo"

Andrea Riccardi La strage dei cristiani Mardin, gli armeni e la fine di un mondo - disponibile anche in ebook Edizione: 2015 2 Collana: Storia e Società ISBN: 9788858119570 pp: 238 Prezzo: 18,00 Euro Segui la diretta della presentazione dellibro a Roma, nella basilica di San Bartolomeo all'Isola.

La storia di un’amicizia - Un saggio di Andrea Riccardi sul rabbino Toaff e l'amicizia con Sant'Egidio

Il rabbino dei momenti difficili: tra antisemitismo e indifferenza. Elio Toaff è diventato, negli anni, un personaggio familiare per i romani di tutte le estrazioni. E’ una delle grandi personalità di Roma nella seconda metà del Novecento. Ma è anche una delle non molte personalità nazionali che abbia una grande autorevolezza morale. Non era così nei primi anni del suo servizio alla Comunità ebraica di Roma. Infatti Toaff è stato nominato rabbino capo dal 1951, quando questa ancora si stava ricostruendo dopo le terribili sofferenze delle deportazioni, della dispersione e della Shoah. Toaff è stato il rabbino della ricostruzione dopo il dramma. C’erano problemi di ordine sociale e religioso, ma anche legati alla persistenza dell’antisemitismo in alcuni ambienti della capitale. In Italia non si erano fatti i conti con la Shoah e non ci si era misurati pienamente, a livello di opinione pubblica italiana, con il suo lascito. Infatti il dramma della Shoah è stato recepito con lentezza

Genocidio degli armeni: una strage di cristiani. Editoriale di Andrea Riccardi

Dopo cent'anni bisogna riconoscere ciò che è accaduto. E tornare a vivere insieme. C'è una storia che non passa, anche se sono trascorsi cento anni. La storia delle stragi degli armeni nel 1915 non è passata. Lo si è visto dalle reazioni del Governo turco alle parole di papa Francesco sul "genocidio", pronunciate a San Pietro domenica scorsa. Lo si è visto anche nell`atteggiamento delle autorità armene dello Stato e della diaspora. Due posizioni contrapposte: gli armeni rivendicano il genocidio e i turchi parlano di un dramma tra tanti altri drammi dell`impero ottomano in guerra. Alle spalle ci sono decenni di negazione, polemiche, dolori. Così si può continuare per secoli. Intanto le frontiere tra Armenia e Turchia sono chiuse. Due mondi sono contrapposti. La storia sembra bloccata. Bisogna ricordare quegli eventi. Orhan Pamuk, il grande romanziere turco, ha posto la questione. Dopo l'assassinio del giornalista armeno di Ist

La strage dei cristiani: Riccardi ne parla a RAI1. Due video da vedere

"La verità storica serve a scrivere una nuova storia, non a spararsi contro". Così Andrea Riccardi presenta il suo lavoro di ricerca sulle stragi di armeni e altri cristiani avvenute in Turchia cento anni fa, di cui  parla nel suo ultimo libro "La strage dei cristiani. Mardin, gli armeni e la fine di un mondo" edito da Laterza 

I miei progetti per la Società Dante Alighieri. Parla Andrea Riccardi su Formiche.net

Andrea Riccardi, fondatore della Comunità Sant’Egidio nel 1968, e da poco eletto alla presidenza della Società Dante Alighieri, illustra idee e progetti per sviluppare l'ital-simpatia nel mondo.  LEGGI (Questa intervista è stata pubblicata anche sul quotidiano Il Messaggero diretto da Virman Cusenza)

Riccardi: Nuova strage di civili a Aleppo. Una vergogna che la comunità internazionale non riesca a imporre la tregua umanitaria

Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio dopo il bombardamento su una scuola della città siriana con nuove vittime fra alunni e insegnanti. ROMA - “Ad Aleppo continuano a morire cittadini innocenti senza che la comunità internazionale proponga un’iniziativa per salvare la popolazione di Aleppo da un conflitto che in oltre due anni ha provocato migliaia di vittime e di sfollati”. Dopo il recente bombardamento della scuola Saed al-Ansari, nel distretto di Mashhad ad Aleppo, che ha causato la morte di cinque alunni tra i 12 e i 15 anni e di tre insegnanti, il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi, invoca una tregua che permetta la cessazione degli scontri e il soccorso degli abitanti: “Non è più possibile restare fermi di fronte al quotidiano moltiplicarsi delle vittime, ad una tragedia che vede spegnersi sempre più una città che rappresentava un luogo di secolare coabitazione tra cristiani e musulmani. La comunità internazio