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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Basta giochi di palazzo lontani dai bisogni della gente

Il presidente Mattarella alla cerimonia per il Giorno della Memoria - Foto Quirinale Il nostro Paese dovrebbe cogliere l'occasione di uno scenario internazionale favorevole e invece sbanda. I1 20 gennaio scorso si è insediato il nuovo presidente statunitense, Joe Biden: un deciso mutamento di politica interna e internazionale. Cambia in senso positivo la posizione degli Stati Uniti verso l'Unione europea. Washington è immediatamente rientrata negli accordi di Parigi sul clima, abbandonando le posizioni negative di Trump sulle questioni ecologiche. Si potrà contare anche su una presenza più impegnata degli Stati Uniti nel Mediterraneo, oggi pieno di problemi: dalla crisi libica alla guerra senza fine in Siria, alla fragilità del Libano.  Si apre un nuovo scenario pieno di opportunità per l'Italia che ha sentito "solitudine" per la sua posizione geopolitica nel Mediterraneo. Tale "solitudine" è stata vissuta o avvertita anche nel rapporto con l`Unione eur

Basta violenza, è l'ora della fraternità. L'insensata esecuzione di Lisa Montgomery negli Stati Uniti

Il ricorso alla pena di morte è la spia di una società piena di rabbia. Bisogna ripartire dal rispetto della vita In occasione della barbara esecuzione di Lisa Montgomery, un editoriale che è anche una riflessione sull'insensatezza della pena di morte. Il condannato a morte è il capro espiatorio di una società che sta mostrando la sua rabbia, negli Stati Uniti e altrove. Il valore della vita è decisivo se intendiamo costruire una società un po' più umana dopo i dolori e le morti di quasi un anno di pandemia. Un momento storico come questo esige ben altro: comprensione, fraternità, non odio o protagonismo. Leggi l'articolo completo su  nodeathpenalty.santegidio.org Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del 24/1/2021

In Africa la "guerra islamica" continua a fare proseliti

Una famiglia di sfollati, sfuggiti alla violenza del terrorismo nel Nord del Mozambico  Foto Sant'Egidio Violenza e terrore si diffondono tra i giovani dove lo Stato è assente. Ma l'Europa non può restare a guardare C'è un nuovo e forte protagonista in Africa: il jihad islamico. In Africa saheliana, in Nigeria. È ben insediato in Somalia, scende lungo la costa dell'Africa orientale fino al Nord del Mozambico. Arriva persino all'interno, a Kivu, regione del Congo. Ce ne accorgiamo poco, solo nel caso di qualche rapimento di italiani o di religiosi. In realtà il jihad cresce. Che cosa è successo? I grandi cambiamenti, indotti dalla presenza economica internazionale, hanno sconvolto l'economia di sussistenza di regioni povere. Così in Mozambico del Nord giovani senza lavoro e futuro sono stati arruolati, hanno ricevuto armi e un po' di denaro.  È cresciuta una guerriglia che ha compiuto crimini inumani. Circa 600 mila persone hanno lasciato il Nord del Paese. I

La Brexit comincia ora: si paga la distruzione del welfare e del tessuto sociale

Il premier Boris Johnson mentre sottoscrive l'accordo per la Brexit Troppo si è insistito sulla responsabilità individuale, tralasciando comunità e tessuto sociale Dal 1° gennaio la Gran Bretagna è fuori dall'Unione europea. Ma è difficile uscire: quasi la metà delle esportazioni sono verso gli ex partner. Le fasi finali del negoziato della Brexit sono state convulse, ma alla fine si è trovata una mediazione.  Il premier Boris Johnson ha affermato che il Paese ha «ripreso il controllo di sé stesso». L'accento sulla sovranità è stato il mantra degli ultimi mesi, anche a costo di accettare condizioni obsolete.  «Sarebbe un buon accordo per un'economia del XIX secolo», ha commentato un ex ministro inglese, «basata sui prodotti agricoli e metallurgici oggi marginali!». Il Deal si è concentrato su alcuni aspetti, come gli interessi dei pescatori scozzesi (11 mila circa), dimenticando l'economia finanziaria della City con oltre un milione di impiegati, per ora senza gar

Alla finestra del 2021: dove stiamo andando, verso il caos o la comunità?

Il flashmob dei Giovani per la Pace di Pavia il I Gennaio 2021- Foto Sant'Egidio «Questa forma di governo sta vivendo un momento complicato. Molti sono attratti da regimi autoritari e populisti. Purtroppo ci sono ancora troppe guerre: dalla Libia al Nagorno Karabakh» Care amiche e cari amici, il 2020, con la pandemia, è stato un anno globale , in cui si sorpassano le frontiere e i fenomeni si diffondono con velocità. Un unico destino: si è visto dal contagio e da come aspettiamo il vaccino. Quasi per difenderci, abbiamo vissuto tante reazioni alla globalizzazione, particolarismi a vari livelli: nazionali, di gruppo, personali (l'isolamento, raccomandato giustamente dalle autorità sanitarie per evitare il contagio). Molti Paesi hanno affrontato la pandemia da soli. E anche le regioni, talvolta. Alcuni Governi addirittura hanno negato la necessità di prendere precauzioni, irridendo i "prudenti`. Vorrei proporvi di affacciarci insieme alla finestra del 2021 : ci stupisce quan