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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Se l'Europa si vergogna delle propria storia e la cancella

La cupola degli Invalides - Foto da Wikimedia Commons Sui manifesti ufficiali delle Olimpiadi scompare la croce degli Invalides in nome di una falsa "laicità" In Francia, nei manifesti per le Olimpiadi, è scomparsa la croce dalla cupola degli Invalides. Gli Invalides, istituzione per accogliere i veterani, è un complesso oggi in gran parte dedicato al Museo dell'Esercito. La grande chiesa di San Luigi degli Invalidi, detta "chiesa dei soldati", è la cattedrale dell'Ordinariato militare di Francia e nella sua cripta è sepolto Napoleone.  La croce sulla cupola è ben visibile per l'altezza del monumento. Perché è scomparsa dal manifesto? Timore di offendere altre sensibilità religiose? Affermazione della laicità francese? Sembra che si voglia cancellare la storia di un monumento, voluto da Luigi XIV, che rappresenta un intreccio tra storia, politica, guerra, cattolicesimo e arte. L'autocensura amputa la chiesa di un pezzo di storia.  Se ci si vergogna

Negoziare è cercare la pace: il senso delle parole del papa

  Guardando le conseguenze della guerra - Ucraina Febbraio 2024 - Foto Sant'Egidio L'espressione "bandiera bianca" non significa resa, ma che solo la diplomazia può porre fine alla guerra Che cosa ha detto papa Francesco sull'Ucraina, tanto da sollevare polemiche e attacchi fuori misura? Voglio riportare le parole dette all'intervistatore svizzero: «È più forte chi vede la situazione, chi pensa al popolo, chi ha il coraggio della bandiera bianca, di negoziare... La parola negoziare è una parola coraggiosa. Quando vedi che sei sconfitto, che le cose non vanno, occorre avere il coraggio di negoziare. Hai vergogna, ma con quante morti finirà? Negoziare in tempo, cercare qualche Paese che faccia da mediatore».  È stato obbiettato a Francesco che così chiede la resa all'Ucraina: "bandiera bianca". A parte il fatto che il Papa parlava in una trasmissione sul bianco, il significato di "bandiera bianca" non è la resa.   Il professor Marcia, s

A proposito di immigrazione: Per non creare ghetti chiusi l'unica via è l'integrazione

Donne musulmane ricevono l'attestato di frequenza di un corso di lingua e cultura italiana della Comunità di Sant'Egidio - Genova 15/10/2023 - Foto Sant'Egidio Scuola e lingua sono cruciali affinché chi arriva in Italia o nell'Ue entri a far parte d'una comunità In Francia, dopo i cattolici, i musulmani sono la seconda comunità religiosa: su 67 milioni di francesi - secondo alcuni - sarebbero circa 6 milioni, mentre altri parlano di una cifra assai inferiore, intorno ai 3 milioni e mezzo. In alcune aree esiste una forte concentrazione musulmana, come nella banlieue di Parigi. Dall'inizio del 2024 il Governo ha vietato l'ingresso di imam stranieri per combattere l'estremismo e l'antisemitismo (cresciuto dopo lo scoppio del conflitto israelo-palestinese a seguito dell'attacco terroristico di Hamas). Macron s'è opposto al separatismo musulmano. In Germania i musulmani arrivano al 6,7% della popolazione con 3,5 milioni di turchi (un milione con

Verso una guerra "più grande": chi crede ancora nella pace?

Putin tiene il discorso sullo stato della nazione al Parlamento russo il 29 Febbraio - Foto da President of Russia Negli ultimi 2 anni sono stati investiti mille miliardi in armi. Solo il Papa cerca la via diplomatica Un ambasciatore europeo, parlandomi del futuro, ha detto: «Se non ci sarà una guerra da qui al 2025...». Una guerra? Voleva dire una "guerra più grande" rispetto alle tante che si combattono, di cui non si vede la fine. Nell'orizzonte è scritta ormai la guerra, mentre la prospettiva di pace va scomparendo. Questa sensazione si è rafforzata nelle ultime settimane.  Macron ha parlato di un possibile coinvolgimento delle truppe occidentali nella guerra in Ucraina. Sarebbe una "guerra più grande"? L'Eliseo ha poi chiarito: «Non si tratta di dichiarare guerra alla Russia». Altri hanno interpretato l'uscita del leader francese come un capitolo della sua battaglia contro Le Pen per le elezioni europee. Parecchi leader europei hanno gettato acqua

Nel mondo cresce il rifiuto del pluralismo e della democrazia. Dall'India ai Paesi africani si affermano spinte autoritarie

Il premier indiano Narendra Modi (secondo da sinistra) partecipa all'inaugurazione del tempio induista ad Ayodhya il 22 Gennaio - Foto da pmindia.gov.in La globalizzazione a tanti fa paura.  La morte di Navalny nel carcere siberiano mostra il disprezzo da parte del regime di Putin verso la vita di questo eroe della libertà, che lottava a mani nude contro la dittatura. Le possibilità di cambiamento sono andate sprecate e si torna all'assolutismo tipico della storia russa: era il cruccio di Navalny.  Non si tratta solo della Russia. C'è, nel mondo di oggi, un crescente disinteresse o disprezzo per la libertà, il pluralismo e la democrazia. L'Africa, che negli anni Novanta aveva imboccato la via della democrazia, sta prendendo un`altra strada: i golpe militari non sono più un'eccezione. In Guinea, Mali, Burkina Faso, Gabon... E poi, sulla trasparenza democratica di alcune elezioni africane, ci sarebbe molto da discutere.  EI Salvador, piccolo Paese centroamericano, è