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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

Cattolici e sciiti in dialogo: l'intervento di Andrea Riccardi in video

La responsabilità dei credenti in un mondo plurale e globale . Questo il titolo del convegno che ha visto studiosi e religiosi sia cattolici che sciiti, a confronto, in una giornata intensa di scambi e di dialogo. La giornata si è svolta a Roma, nella sede della Comunità di Sant'Egidio . Guarda il programma Nel suo intervento, Andrea Riccardi ha messo in luce come, in un momento di prova per i cristiani - ha menzionato i recenti attentati in Pakistan, Nigeria, la difficile situazione dei cristiani in Siria e Iraq -  il dialogo rappresenti una forma di resistenza al male. Ed ha indicato tre impegni su cui si deve esprimere la responsabilità dei credenti davanti ad un mondo complesso in cui è facile che l'uomo e la donna vivano spaesati e cerchino rifugio nel fanatismo globale: la pace e la cultura del vivere insieme; la rivisitazione del rapporto delle religioni con la politica e gli Stati; infine la dotrtina sociale, terreno di incontro e collaborazione tra fedi relig

Riccardi: la Chiesa non può fare a meno dei religiosi. Intervista a Avvenire sul nuovo libro

Sul quotidiano Avvenire, Andrea Galli  intervista Andrea Riccardi sul suo nuovo libro: Vita consacrata. Una lunga storia. Ha ancora un futuro? (vedi post) C'è «una constatazione che lo storico non può ignorare», scrive Andrea Riccardi nel suo ultimo volumetto Vita consacrata, una lunga storia. Ha ancora un futuro? (San Paolo, pagine 96, euro 7,50), ovvero «il declino numerico di molte comunità sembra dire che il mondo dei religiosi è ormai al tramonto oppure destinato all`irrilevanza».  L'annotazione è scabra e apparentemente impietosa, ma, scrive il fondatore della Comunità di Sant`Egidio, nella veste di storico della Chiesa, «bisogna avere il coraggio di partire da questa realtà». Perché le cifre hanno una loro durezza. Per fare solo un paio esempi tra quelli citati: su circa 120 congregazioni femminili con più di 1.000 religiose, ce ne sono oggi meno di 20 in crescita; e su 45 congregazioni maschili che contano più di 1.000 membri, solo 6 han

Vita consacrata. Una lunga storia - Il nuovo libro di Andrea Riccardi

Andrea Riccardi firma un agile volumetto che ripercorre la storia, la situazione attuale e le prospettive future della vita consacrata. «In questo nostro mondo, dove tutto è mercato e dove si sopprimono gli spazi del gratuito, la vita cristiana, ma soprattutto quella religiosa, rappresenta la rivolta del gratuito. Vivere non per accumulare, ma per donare gratuitamente, mostrando che c’è più gioia nel dare che nel ricevere: questo è il contrario dell’adattamento allo spirito del tempo». Nella collana NUOVI FERMENTI della San Paolo Edizioni Si può acquistare  su IBS Anche in formato e-book Vai all'intervista rilasciata a Avvenire 

Andrea Riccardi, nuovo presidente della Dante AIighieri: Promuovere la lingua per far crescere la simpatia verso l'Italia

Andrea Riccardi è stato eletto ieri, 22 marzo, nuovo presidente della Società Dante Alighieri. La nomina è avvenuta nella sede di Palazzo Firenze, a Roma, in una assemblea straordinaria presieduta da Gianni Letta, presidente facente funzioni, e Paolo Peluffo, vicepresidente. Riccardi è stato eletto alla guida dello storico ente - fondato nel 1889 da un gruppo di intellettuali tra cui Giosuè Carducci per tutelare e difendere lingua e cultura italiane nel mondo - con un ampio margine di voti (16.594 dei 19.012 espressi dai soci). Il profilo biografico di Riccardi, 65 anni, romano, già docente di Storia contemporanea all`università di Roma Tre, fondatore della Comunità di Sant`Egidio, ministro per la Cooperazione internazionale e l`Integrazione del governo Monti, tra il novembre 2011 e l`aprile 2013 offre le ragioni di una scelta che, come ha sottOlineato anche il sottosegretario agli Esteri Mario Giro «ha saputo operare in tanti anni di attività, come

Per Riccardi, tra Sud del mondo ed Europa urbana, Napoli è la città manifesto di Bergoglio

A commento della visita di papa Francesco a Napoli (il 21 marzo 2015), Andrea Riccardi ha pubblicato sul Corriere della Sera un articolo che riporta alcune interessanti considerazioni. Papa Francesco ha compiuto a Napoli la prima visita a una grande città europea dopo due anni di pontificato. Dalle parole e dai gesti del papa è emerso quasi un «manifesto» per la missione della Chiesa nella società europea e nelle città globali. La Grande Napoli, con più di quattro milioni di abitanti, si colloca a metà tra le grandi città europee e quelle del Sud del mondo. Per tanti aspetti, per la religione popolare, il papa può essersi sentito nella sua Buenos Aires, che per lui è stato un laboratorio di esperienze e riflessioni sulla città globale. A Napoli, a piazza Plebiscito, di fronte al calore della folla, Francesco ha concluso con un`affermazione a lui molto cara da arcivescovo: Dio «vive nelle nostre città. Dio vive a Napoli!». In una società urbana comp

Il libro di Andrea Riccardi "Convivere" pubblicato a Mosca in russo

Martedì 17 marzo è stato presentato presso la Biblioteca di letteratura straniera “Margarita Rudomino” a Mosca, i l libro di Andrea Riccardi “Convivere”, pubblicato in russo dalla casa editrice Aleteja. Per saperne di più 

Andrea Riccardi: un "eroe moderno". Un articolo de "Il Nuovo" di Pesaro

Il prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio , sarà a Pesaro per parlare di "Cristianesimo e globalizzazione", chiamato dall'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Giovanni Paolo II". L'appuntamento è per venerdì 20 marzo alle ore 18.15, presso l'Auditorium di Palazzo Montani Antaldi. Presiederà l`Arcivescovo di Pesaro, S.E.R. mons. Piero Coccia. La conferenza è organizzata in preparazione del V Convegno Nazionale della Chiesa italiana, che si svolgerà nel novembre 2015 a Firenze, dal titolo "In Gesù Cristo il nuovo umanesimo". L`appuntamento del 20 marzo intende presentare un`esperienza concreta di umanità rinnovata. La Comunità di Sant`Egidio, fondata a Roma nel 1968 all`indomani del Concilio Vaticano II, ha ormai assunto notorietà a livello inter nazionale. Sorta come comunità di preghiera e di ascolto del Vangelo, ha vissuto la sua spiritualità nel servizio della dignità d

Romero, il pastore che morì per il suo gregge

Oscar Arnulfo Romero sarà proclamato beato il 23 maggio prossimo nella sua San Salvador, dove è stato arcivescovo dal 1977 al 1980 . Non aveva ancora 63 anni, quando fu ucciso sull'altare dove stava celebrando la Messa. Conclusa l'omelia, era giunto all'offertorio. Aveva detto: «Che questo corpo immolato e questo sangue sacrificato per gli uomini ci alimenti anche per dare il nostro corpo e il nostro sangue alla sofferenza e al dolore, come Cristo, non per sé, ma per dare frutti di giustizia e di pace al nostro popolo». Nelle ultime settimane, il tema della morte era ritornato spesso nelle sue parole. Sentiva stringersi attorno a sé un cerchio di odio. Non era fuggito, prendendosi un periodo di riposo all`estero. Non aveva chiesto un incarico in Vaticano. Restava in mezzo a un popolo, stretto ín una lotta senza quartiere tra la guerriglia e il potere oligarchico e militare, mentre la maggioranza dei vescovi (legati al potere) lo

Attentato in Pakistan. Andrea Riccardi: Il feroce tentativo di ferire a morte l'anima dei fedeli

Il duplice attentato di Lahore che ha visto colpite le chiese cattolica e protestante del grande quartiere cristiano di Yohannabad, in Pakistan, ha ucciso 15 persone e ferito a morte un'intera comunità. Ma, sottolinea Andrea Riccardi in un commento sul Corriere della Sera, vuole anche strappare alle comunità cristiane il loro giorno di speranza, la domenica. Così, per cattolici e protestanti, la preghiera diventa una testimonianza di coraggio e dì pace Assieme a 15 vite umane, il terrorismo spietato dei talebani ha rubato ai cattolici e protestanti pachistani pure la domenica con il terribile attentato di ieri a due chiese del quartiere cristiano di Lahore. Nella preghiera i fedeli sono sempre disarmati e fiduciosi in Dio: per questo l`Islam ha in genere rispetto per la preghiera. L`attentato di ieri mostra l`impazzimento totalitario degli islamisti: un atto vigliacco contro un popolo inerme, anche di donne, bambini, anziani. Che male hanno fatto le famigl

Giubileo: Riccardi, la scelta del Papa è segno di una 'Chiesa in uscita'

"La scelta del papa di indire un Giubileo straordinario che ha come suo cuore la misericordia è il segno più evidente di una "Chiesa in uscita". L'invito è a guardare con occhi nuovi, misericordiosi, le tante situazioni di povertà, di sofferenza, di debolezza e di ingiustizia, che toccano tante persone, a partire dai più deboli". Lo afferma all'ANSA Andrea Riccardi , fondatore della Comunità di Sant'Egidio , commentando l'annuncio da parte del papa dell'indizione di un Anno Santo. "Avere fissato l'inizio di questo Anno Straordinario l'8 dicembre 2015, a cinquant'anni dalla fine del Vaticano II - spiega Riccardi -, assume inoltre il significato di un decisivo passo avanti nella realizzazione del Concilio che si concluse proprio indicando la parabola del Buon Samaritano come paradigma della misericordia che la Chiesa deve assumere verso tutti". (ANSA). 

I due anni del papa che ama far discutere. Andrea Riccardi su Corriere della Sera

D opo appena 24 mesi di pontificato, speranza e voglia di vivere sono rinate nella Chiesa a partire dalla predicazione di Francesco. Le critiche non mancano, ma è il prezzo che si paga quando si propone una nuova pastoralità Due anni non sono tanto per i tempi della Chiesa. Eppure i due anni di pontificato di papa Bergoglio sono, in questi giorni, occasione di bilanci. Ne sono stati fatti vari, ma forse è stato dimenticato il punto di partenza: il senso di declino che avvolgeva la Chiesa nel 2013, quando avvenne la sorpresa dell`elezione di Francesco. C`erano motivi seri che facevano temere un inarrestabile declino: scandali, poca capacità di governo della Curia, problemi finanziari, sviluppo delle «sette», assenza di proiezione internazionale, caduta di fiducia... In due anni, speranza e voglia di vivere sono rinate nella Chiesa a partire dalla predicazione evangelica del Papa. E la realtà della Chiesa: vive di energie spirituali. Che poi la «crisi» ci sia, fa parte della vita

Due anni con Bergoglio: papa Francesco figlio del Concilio

Il 13 marzo si compiono i primi due anni di pontificato di papa Francesco. Andrea Riccardi ne parla in un editoriale su Famiglia Cristiana che riportiamo integralmente: Se si ricorda la Chiesa di due anni fa, c`è una parola che la definisce: crisi. Le dimissioni di papa Benedetto sembravano confermarla. Ormai abbiamo dimenticato questo scenario drammatico. I problemi ci sono. Ma la Chiesa oggi è viva. La sorpresa di papa Francesco ha fatto riscoprire il valore del messaggio del Vangelo. Tanti vanno ad ascoltarlo. Non è un fatto solo italiano. Abbiamo visto le folle attorno al papa nelle Filippine. Così è stato in tutta l`Asia, ma anche in Brasile e in altri luoghi. Francesco sembra voler incontra- re ognuno. Il suo messaggio non è "dottrinale" o scolastico. Ogni giorno, la mattina presto, il Papa prega e legge la Bibbia: le sue parole vengono dal cuore e dalla sua vita. La gente lo sente e ama ascoltarlo. È misericordioso, ma non buonista.

Andrea Riccardi su Corriere della Sera: Paolo VI al bivio tra mediazione e realismo

A margine della deposizione del nunzio Mennini sul caso Moro, Andrea Riccardi  ha pubblicato oggi un contributo sul ruolo di papa Montini sul Corriere della Sera: La commissione Moro ha interrogato il munzio Mennini: il giovane prete amico di Moro, per alcuni, confessore dello statista nella prigione delle Br. L'interrogatorio ha risvegliato l'interesse per i lavori della commissione, da cui non ci si aspettano grandi novità, dopo ben cinque processi e la commissione stragi (attiva per 13 anni). Mennini ha ribadito di non aver confessato Moro, come ha testimoniato già sette volte. In realtà queste testimonianze non sono in grado di illuminare le zone d'ombra di quei giorni drammatici. È invece il compito alla ricerca storica. La figura di Mennini richiama il problema del mondo cattolico di fronte al rapimento di uno dei suoi figli più illustri. Il giovane prete allora dipendeva dal Vicario di Roma, Poletti, che teneva i rapporti tra Paolo VI

Napoli, lettera a papa Francesco. Interviene Andrea Riccardi, il 14 marzo

“ Napoli, lettera a Francesco”,  sarà presentato per iniziativa dell’arcidiocesi a Napoli, sabato 14 marzo alle 11.30, al Museo Diocesano di Largo Donnaregina. Interverrà lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio. Presiederà il Cardinale Crescenzio Sepe Arcivescovo di Napoli. Per saperne di più    Vedi anche:   Il Velino

Comprendere papa Francesco: il nuovo libro di Andrea Riccardi

Due anni dopo la sua elezione, Papa Francesco continua a sorprendere, a scuotere, a attrarre. La simpatia generale di cui gode è innegabile.  Allo stesso tempo, alcuni stanno cominciando a porsi delle domande su questo papa difficilmente classificabile: Chi è veramente? Qual è il suo progetto? Dove vuole portare la Chiesa?  In questo affascinante libro, Andrea Riccardi sottolinea l'incredibile novità di Papa Francesco, pur evidenziando la forte coerenza di pensiero e di parole del cardinale Jorge Bergoglio. Da Buenos Aires a San Pietro, lo storico ci porta attraverso il viaggio di un Papa che vuole cambiare la Chiesa e il mondo. Una conferenza di presentazione avrà luogo a Parigi il 5 marzo al Collège des Bernardins, presieduta da Jean Pierre Denis, direttore de La Vie.  Per saperne di più  Guarda la videoclip: 

Un messaggio del patriarca copto Tawadros II a Andrea Riccardi, dopo l'uccisione dei 21 cristiani copti per mano dell'Isis

A seguito della brutale uccisione dei 21 cristiani copti avvenuta in Libia, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio ha fatto pervenire un messaggio di cordoglio al patriarca copto Tawadros II di Alessandria, il quale ha risposto con una lettera carica di affetto e riconoscenza, per la vicinanza e la simpatia. "Il suo messaggio - ha scritto il patriarca - ci ha dato conforto, sapendo di essere nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere".