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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Il paradosso della Chiesa di Francia

Ha subìto attacchi che volevano ridurne il ruolo sociale. Eppure oggi chiede una più ampia laicità purché favorisca integrazione e convivenza L'assassinio di padre Jacques Hamel, l'anziano sacerdote di Rouen colpito nel luglio 2016 dai terroristi, ha scosso la Francia. Dopo la tragedia, il discorso pubblico della Chiesa cattolica è stato forte e responsabile. Nella poca chiarezza dei discorsi della classe dirigente francese, l'episcopato ha espresso una visione (non confessionale) sul futuro della Francia multiculturale, in cui molti temono la radicalizzazione islamista. La Conferenza dei vescovi di Francia ha pubblicato, recentemente, un documento sul Paese, Dans un monde qui change, retmuver le sens du polilique «Il vivere insieme è ormai infragilito, attaccato, a pezzi», dichiarano i vescovi, ricordando come le idee tradizionali di nazione, patria e Repubblica siano in discussione e, per tanti, non rappresentino più molto a differenza del passato. La crisi non è l

Sotto i colpi dell'Isis è andato in pezzi il mosaico del Medio Oriente

Un mondo è stato stravolto da guerre e violenza fanatica: sarà difficile ricostruirlo Il Medio Oriente è sconvolto. Tutto cambia. Anche i confini tra gli Stati. Ieri c'erano Libano, Iraq e Siria: tre Stati distinti con storie politiche diverse. La loro origine viene dagli accordi Sykes-Picot (dal nome dei negoziatori) nel 1916, tra Francia e Gran Bretagna. Crearono una nuova architettura statuale nel vasto dominio dell'Impero ottomano, che si estendeva dall'Europa all'Arabia, inglobando il Medio Oriente. La popolazione dell'Impero, dominato dai turchi, era varia: accanto agli arabi sunniti, i cristiani (ortodossi, armeni, maroniti, siriaci...), gli ebrei, i curdi, gli yazidi e altri gruppi. C'erano pure altre comunità musulmane: gli sciiti come nell'Iraq meridionale o in Libano, gli alauiti (oggi al potere in Siria con Assad) o i drusi. Il Medio Oriente era un mosaico di etnie e religioni, quando britannici e francesi se lo spartirono: ai primi l&#

Cosa ha detto Andrea Riccardi accogliendo i profughi dalla Siria: i corridoi umanitari, la nostra risposta alla guerra

Andrea Riccardi era lunedì all'aeroporto di Fiumicino, ad accogliere i profughi arrivati dalla Siria con i corridoi umanitari realizzati dalla Comunità di Sant'Egidio. " Un grande benvenuto in Italia. Sono mesi, anni che noi guardiamo la guerra in Siria, contempliamo la nostra impotenza, ci chiediamo che cosa possiamo fare. I corridoi umanitari sono una risposta, non solo della Federazione Evangelica, della Comunità di Sant'Egidio, della Chiesa valdese, in collaborazione con il Ministero degli Esteri e degli Interni. Sono la risposta della società civile italiana, perchè voi verrete accolti nelle famiglie, nelle istituzioni della società italiana. La presenza di rifugiati siriani ha suscitato una domanda di aiuto e di coinvolgimento grande da parte della società italiana . Voglio ribadire che c'è un'Italia che non vuole ripiegarsi su se stessa non vuole girarsi dall'altra parte, ma vuole intervenire, aiutare. Dobbiamo ringraziare il Ministero degli esteri

In Colombia è finito un misticismo rivoluzionario religioso non la preoccupazione per i poveri

Andrea Riccardi, nella rubrica "Religioni e civiltà" del magazine Sette del Corriere della Sera del 21 ottobre 2016 torna sulla questione della pace in Colombia di cui aveva parlato all'indomani del referendum sulle pagine del Corriere VAI ALL'ARTICOLO Negli Anni 60 molti cattolici credevano che la rivoluzione fosse l'unico modo «per realizzare l'amore verso il prossimo nel terreno temporale». L'accordo di pace tra il presidente colombiano, Santos, e il movimento guerrigliero delle Farc è stato respinto per poche migliaia di voti in un referendum dalla scarsa partecipazione. Ora il presidente deve rinegoziarlo con i suoi oppositori e, ovviamente, con le Farc. Tuttavia una pagina di storia sta per essere voltata: quella pratica della violenza rivoluzionaria. È stata un'illusione, condivisa in tante parti del mondo, che ha prodotto molta sofferenza. Gli stessi dirigenti delle Farc, attive da1 1964, hanno chiesto perdono dei dolor

VENTI DI GUERRA FREDDA: TRA USA E RUSSIA PERDE ALEPPO

Andrea Riccardi torna sul dramma di Aleppo e della guerra in Siria, una causa che ha sposato da molti anni . Oggi siamo di fronte a un'escalation: Russia e Stati Uniti si minacciano, salta l'accordo per salvare la città siriana. Bisogna ripartire dall'interesse comune, afferma il fondatore della Comunità di Sant'Egidio che è la pace. Intanto sembrano riformarsi i blocchi. La Turchia di Erdogan si collegherà sempre più saldamente - anche da un punto di vista militare - alla Russia, pur essendo membro della Nato? Nei Paesi europei dell'Est c'è la convinzione che la Russia voglia aggredire questa parte del mondo e quindi si chiede aiuto all'Occidente. Marie Mendras, studiosa francese della Russia, pur molto critica verso Putin, ha dichiarato: «Non penso che la Russia abbia le capacità finanziarie e militari di fare quello che dice di poter fare». Il vero problema è più generale. Il linguaggio della politica internazionale sta d

Andrea Riccardi agli Stati Generali della Lingua Italiana: dall'italnostalgia all'italisimpatia

Italiano, lingua viva: il tema a cui è dedicata la seconda edizione degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale che si tiene a Firenze, il 17 e 18 ottobre 2016. Ad aprire i lavori del 17 ottobre, insieme al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e al Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, anche Andrea Riccardi, presidente della Società Dante Alighieri. Il programma dell'evento  L'evento è trasmesso in diretta streaming http://www.esteri.it/mae/it/sala_stampa/streaming.html

L'ONU non sta bene: un difficile compito per il nuovo segretario generale per l'ONU il portoghese Antonio Guterres

 Questo articolo di Andrea Riccardi è apparso su Famiglia Cristiana del 16 ottobre 2016 Antonio Guterres è il nuovo segretario generale delle Nazioni Unite. È una buona notizia, anche se l'Onu non sta bene . Guterres è un uomo di grandi risorse: portoghese, socialista, cattolico, già presidente dell'Internazionale socialista, ha partecipato alla costruzione della democrazia portoghese dopo la dittatura di Salazar. Ha una vasta esperienza internazionale. Per dieci anni è stato alto commissario per i rifugiati delle Nazioni Unite. Nonostante la sua tempra, molti dubitano possa riuscire nel nuovo compito, per la condizione d'impotenza in cui si trova l'Onu e per la pesantezza della sua burocrazia. Da anni si parla di riforma, ma forse non è il problema principale. La questione è l'impotenza di fronte a tanti conflitti. L'eredità di Ban Ki-moon non è però solo negativa. Il segretario uscente, se non è riuscito in situazioni di guerra, ha tenuto alto l'impe

Il più grande massacro di cristiani in Africa.. per mano italiana nel 1937

Andrea Riccardi, il fondatore della Comunità di Sant'Egidio, nella rubrica "Religioni e civiltà" del magazine "Sette" del Corriere della Sera parla del massacro dei monaci di Debre Libanos, in Etiopia, compiuto dalle truppe italiane durante il fascismo, nel 1937. Una pagina di storia da non dimenticare. Pochi lo sanno, ma il più grande massacro di cristiani in Africa è stato compiuto, nel febbraio de1 1937, dalle truppe italiane nel monastero etiope di Debre Libanos Il più grande massacro di cristiani in Africa è stato compiuto dalle truppe italiane nel monastero etiope di Debre Libanos. Il grande pubblico lo ignora. Anzi, nel 2012, ad Affile nel Lazio, è stato inaugurato un monumento a chi volle quel massacro, il maresciallo Graziani, viceré d'Etiopia Graziani finì la propria carriera militare a Salò e, dopo la guerra, fu presidente onorario del Msi. Il maresciallo ordinò il massacro, dopo l'attentato contro di lui ad Addis Abeba

Alcuni libri per capire meglio papa Ratzinger

Andrea Riccardi ha presentato recentemente la biografica di papa Benedetto scritta da Elio Guerriero "Servitore di Dio e dell'umanità". In realtà sono più di uno i libri pubblicati negli ultimi mesi che aiutano a comprendere meglio una personalità che, nonostante le discussioni e forse proprio per queste, ha inciso molto sulla Chiesa. Qui una rassegna di questi testi pubblicata da Andrea Riccardi sul magazine Sette del Corriere della Sera. Le dimissioni di Benedetto XVI hanno sorpreso il mondo. Con l'annuncio dell`11 febbraio 2013, si sono aperti problemi nuovi, non solo sulle motivazioni della scelta, ma sull'inedita situazione di un papa dimissionario. La presenza di due Papi, uno in carica e l'altro emerito, rappresenta uno scenario nuovo per il cattolicesimo. In realtà, con l`elezione di papa Francesco, non si sono verificati problemi, anche per il carattere retto e riservato di Joseph Ratzinger, nonostante entrambi vivano a poc

Dove sono nel mondo uomini come Shimon Peres?

Di fronte al feretro di Shimon Peres, lo scrittore israeliano Amos Oz si è chiesto: «Dove sono oggi gli uomini come Peres?». Lo ha fatto innanzi a una platea di leader mondiali, tra cui il primo ministro d'Israele, Benjamin Netanyahu. Una domanda vitale in un mondo in cui tante crisi si aprono ma si ha poco coraggio di cercare soluzioni. Purtroppo quella tra israeliani e palestinesi è ancora aperta. Dove sono oggi gli uomini come Peres? L'ex presidente ha guardato lontano, ha saputo combattere, ha amato Israele, ma si è rivolto al mondo: ha certo commesso errori, ma soprattutto ha avuto il coraggio della pace. Oz ha detto di lui: «Inciampava perché guardava in alto». Il suo libro, "Il Nuovo Medio Oriente", pubblicato nel 1993, dopo l'accordo con i palestinesi, manifesta una visione di pace e sviluppo, non solo per Israele, ma per l'intera regione. Peres era nato nel 1923 in una delle comunità ebraiche in Polonia, minacciate dall'antisemitismo. La fami