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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Macron, un leader per l'Europa in crisi

Europa e democrazia sono sinonimi, afferma Andrea Riccardi. Eppure perchè questo si realizzi c'è bisogno di una leadership capace di esprimere una visione. Tra Germania e Francia oggi si muove qualcosa. Nonostante sia meno potente della Germania, la Francia ha ormai un ruolo di primo piano in un'Europa senza leader? È la sensazione diffusa nel nostro continente, mentre l'Italia attende il nuovo Governo. Eppure, mai come oggi, con la crisi in Siria, la perdurante guerra in Ucraina e le sfide interne all'Unione, c'è bisogno di una leadership europea. Infatti, mentre i Paesi di Visegràd (la cooperazione tra Polonia, Ungheria, Slovacchia e Cechia) hanno una politica non coincidente con l'Europa occidentale, si va profilando un'iniziativa degli Stati nordici, baltici, dell'Irlanda e dell'Olanda che chiedono maggiore responsabilità nazionale sui bilanci, prendendo le distanze dall'asse franco-tedesco. Oggi la cancelliera

LA TRAGEDIA SIRIANA. GHOUTA, INSANGUINATO SPECCHIO DELL'INFERNO

LA SOFFERENZA DEGLI INNOCENTI  Nella foto, un bambino ferito tra le macerie di Douma, alle porte di Damasco.  Quanto accaduto nell'area alle porte di Damasco è il riflesso delle dinamiche del conflitto Sono sette gli anni di guerra in Siria. Nella primavera del 2011, i manifestanti scesero in piazza gridando "libertà". Speravano in una primavera democratica in un Paese retto con pugno di ferro dal regime di Bashar al-Assad, al potere dal 2000. Presto la primavera, colpita da una dura repressione governativa, si è trasformata nell'inferno della guerra. I radicali hanno preso la guida dell'opposizione. Alcuni erano stati liberati dal carcere siriano: si sospetta che Assad abbia giocato la carta della radicalizzazione del conflitto per presentare il regime come muro contro il caos islamista. Russia e Iran hanno difeso tenacemente l'alleato siriano, mentre la politica americana è stata fluttuante. Intanto la Turchia è entrata pe

Quell'odio antisemita che non vuole morire

Mireille Knoll, 85 anni, ebrea di Parigi scampata allo sterminio, uccisa da un giovane musulmano che era suo vicino di casa, benvoluto dall'anziana donna. La sua morte ci dice che dobbiamo vigilare: Mireille Knoll aveva ottantacinque anni ed era ebrea. La sua era una storia dolorosa, figlia di ebrei fuggiti dalla pressione antisemita dell'Est europeo, approdati a Parigi negli anni Trenta. Sopravvissuta alle retate naziste e collaborazioniste del 1942 (che portarono gli ebrei francesi allo sterminio), la piccola Mireille si era rifugiata con la madre in Portogallo e poi negli Stati Uniti grazie al passaporto brasiliano di quest'ultima. Tornata in Francia, si era sposata con un sopravvissuto ad Auschwitz. Ormai anziana, benvoluta, viveva in una casa popolare nell'XI arrondissement di Parigi. Nonostante la malattia, continuava a uscire. Nel palazzo c'era un musulmano di 29 anni, Yacine, che lei conosceva fin da bambino e di

Parole chiave? Preghiera, poveri, pace, bambini, ecosolidarietà..... Un'intervista

Parole chiave? «Preghiera», «poveri», «pace», «bambini», «anziani», «disabili», «migranti», «senza dimora», «carcere». Insomma, Sant'Egidio: «movimento internazionale di laici» fondato nel 1968 dall'allora diciottenne Andrea Riccardi, accademico romano, storico della Chiesa. Andrea Riccardi "Sicilia, terra di accoglienza.  Da voi mi sento a casa" Intervista di Salvatore Falzone (apparsa su Repubblica edizione Sicilia, 8 aprile 2018)  Parole chiave? «Preghiera», «poveri», «pace», «bambini», «anziani», «disabili», «migranti», «senza dimora», «carcere», «pranzo di Natale», «ecosolidarietà», «solidarietà e emergenze»... Insomma, Sant'Egidio: «movimento internazionale di laici» fondato nel 1968 dall'allora diciottenne Andrea Riccardi, accademico romano, storico della Chiesa e del cristianesimo, studioso di papi novecenteschi, conoscitore dei sacri palazzi, ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione

Il ritorno della guerra fredda

Sembra di essere tornati agli anni in cui l`impero sovietico e quello Usa si sfidavano. Ma il mondo non è più diviso in due. Un edioriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana Siamo di nuovo in una stagione di Guerra fredda? Un ex colonnello dei servizi segreti di Mosca ora residente in Gran Bretagna, Sergei Skripal, che aveva venduto informazioni agli inglesi, è stato avvelenato assieme alla figlia con il gas nervino. Sarebbe una vendetta dei russi. La risposta di Londra non si è fatta aspettare: l`espulsione di 23 diplomatici russill Cremlino, per ritorsione, ha cacciato 23 diplomatici britannici. Due giorni dopo la decisione, si sono tenute le elezioni per la presidenza della Federazione russa: Putin è stato confermato in modo plebiscitario (e non si è lontani dal vero, dicendo che il clima di tensione ha favorito in parte il suo risultato). Stati Uniti ed Europa hanno seguito la politica britannica verso la Russia. L`ambasciatore dell`U