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Visualizzazione dei post da 2017

Natale: la festa dei valori condivisi da tutti

Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana Il Natale è la festa popolare degli italiani per eccellenza. È un tempo prezioso in un paese frammentato dalla solitudine di troppi e dalla rabbia di chi si sente tradito dalla vita. Ma anche, il 25 dicembre mantiene una radice cristiana nel ricordarci che la società va resa più umana Il Natale è la grande festa "popolare" italiana, condivisa e partecipata nei più svariati modi, che ha contagiato tanti, ben al di là del mondo cristiano. Lo si vede nell'aspetto delle città, con le strade adornate, gli alberi di Natale, la tradizione dei regali. Lo scambio dei doni, nonostante l'input consumista, ha il valore di impreziosire le nostre relazioni personali e di dire agli altri quanto teniamo a loro. E anche il rito degli auguri esprime la memoria di chi non si frequenta ma vuol ricordare un legame. Il Natale è festa della famiglia che si raccoglie e fa spazio, almeno un pò, ai bambini e al

Si parla di Chiesa, Pace, Preghiera, nell'intervista a Monica Mondo

In alcuni passaggi della bella intervista di Monica Mondo , andata in onda su TV2000, Andrea Riccardi parla di Chiesa, di pace, di Mozambico Chiesa e pace: "Le Nazioni Unite hanno tanti problemi ma rappresentano l'idea che c'è un destino unitario del mondo. La Chiesa è un'internazionale, una globalizzazione ante litteram . La Chiesa ha nei suoi cromosomi un messaggio di pace. Casa di fratelli differenti. Lo diceva Germaine Tillon : tutti parenti, tutti differenti" Pace in Mozambico "E' un caso rivelatore di come una comunità cristiana abbia una forza di pace. Ed è un casounico perchè dopo l'accordo non ci sono state vendette. Perchè il popolo voleva la pace. La uerra è la madre di tutte le povertà." La Comunità di Sant'Egidio : "La definirei una comunità cristiana che nel mondo è un soggetto profetico, di vita cristiana di solidarietà e mi piace dire anche soggetto di pace sullo scenario internazionale. Aiutare i deboli signifi

In nome della pace e dell'accoglienza con giovani e migranti a Ozieri

Migliaia di giovani provenienti da tutta la Sardegna hanno invaso Ozieri sabato 16 dicembre per la 31ma Marcia della Pace, dedicata quest'anno ai temi dell'accoglienza e dell'integrazione. Insieme ai sindaci dei Comuni dell'isola, alcuni ospiti d'onore: monsignor Angelo Becciu , segretario per gli Affari generali della segreteria di Stato in Vaticano, Andrea Riccardi e Marco Impagliazzo , rispettivamente fondatore e presidente della Comunità di Sant'Egidio. Alla conclusione della marcia, hanno rivolto il loro messaggio ai partecipanti - associazioni di volontariato sarde, studenti e tantissimi migranti che hanno trovato ospitalità in Sardegna. La notizia sull'ANSA 

Gerusalemme. La mossa di Trump travolge la pace

Con l'avvicinamento fra Israele e Arabia Saudita, la speranza era che si trovasse un'intesa fra israeliani e palestinesi. La decisione di Trump riapre la protesta palestinese. Ma bisogna evitare, ha ammonito papa Francesco, di aggiungere nuovi elementi di tensione. Il commento di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana Tra Israele e i palestinesi si è riacceso lo scontro. Causa della tensione è lo spostamento dell'ambasciata americana a Gerusalemme, deciso dal presidente Trump. Il che comporta il pieno riconoscimento di Gerusalemme come capitale d'Israele da parte degli Stati Uniti, a differenza della maggior parte degli Stati - tra cui gli europei - che sono certo in rapporti diplomatici con lo Stato ebraico, ma mantengon o le ambasciate a Tel Aviv. Israele controlla Gerusalemme dal 1967, a seguito della Guerra dei sei giorni, e l'ha dichiarata «capitale eterna e indivisibile» dello Stato. Allo stesso tempo, la città è rivendicata

E ora l'Europa si accorge dell'Africa: il vertice di Abidjan

Investire sui giovani africani per un avvenire duraturo, per una crescita economica comune di Africa e Europa: il vertice di Abidjan tra Unione Africana e Unione Europea può rappresentare un'inversione di politica. In un editoriale su Famiglia Cristiana Andrea Riccardi spiega il perché. Da Abidjan, in Costa d'Avorio, viene una buona notizia. Qui si è radunato dal 29 al 30 novembre il summit tra Unione Europea e Unione Africana su "Investire sui giovani per un avvenire duraturo". Non un convegno di studio, ma l'incontro di ottanta leader europei e africani. Si è trattato soprattutto di giovani africani, che sono la metà del continente. Questi troppo spesso lasciano la loro terra, divenuta matrigna. I motivi sono molteplici: guerre, violenza diffusa, crisi ecologica, desertificazione, ma anche fame di futuro e voglia di lavoro. Non credono più nei loro Paesi. Disperazione e speranza, allo stesso tempo, spingono i giovani africani verso l'Europa : rischian

Siria: 400mila morti vittime del cinismo

Un Paese distrutto e umiliato, campo di battaglia per gli interessi delle grandi potenze Che succede in Siria, dopo sei anni di guerra civile, che ha straziato un popolo di diciotto milioni e mezzo di persone? L'opinione pubblica, distratta, capisce a fatica quanto sta avvenendo in quel Paese. Il presidente del regime Assad, appoggiato dall'asse sciita (hezbollah libanesi e iraniani), ha mantenuto il controllo sulla Siria "utile": le grandi città sono nelle sue mani. Assad, qualche giorno fa, è volato in Russia, a Sochi, per incontrare il presidente Putin, che ha sempre sostenuto l'alleato siriano: si apre una road map che dovrebbe portare al dialogo e all'integrazione delle parti in lotta. È seguito un vertice fra i tre vincitori della partita: Putin, il presidente turco Erdogan e l'iraniano Rohani. Cent'anni dopo gli accordi franco-britannici Sykes-Picot del 1917, che decisero l'assetto del Medio Oriente

'Passare dall'italnostalgia all'italsimpatia'. Come l'Italia può coniugare cultura umanistica e sviluppo

Un'articolo di Antonella Baccaro sul Corriere della Sera del 25 novembre richiama i punti salienti di un incontro tenutosi alla Società Dante Alighier i dal titolo Italofonia, Italsimpatia: dal Brand alla lingua in cui il presidente Andrea Riccardi ha proposto un legame più consistente tra mondo delle imprese e cultura, come via per il rilancio del Paese. Ne riportiamo alcuni passaggi:  Possono le imprese italiane che portano il made in Italy in tutto il mondo farsi veicolo di diffusione della nostra lingua? La Società Dante Alighieri, presieduta da Andrea Riccardi, il cui scopo è proprio tutelare e diffondere la nostra cultura a partire dal linguaggio, rompe il tabù tutto italiano che separa la cultura umanistica da quella d`impresa e lancia la sua sfida. A raccoglierla ieri, oltre ai rappresentanti dell'imprenditoria, a partire dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, anche il governo, rappresentato dal premier Paolo Gentiloni , dal m

Il caso di Ostia: nel vuoto sociale si insinua la mafia

Ostia nei giorni scorsi è stata al centro dei riflettori dell'opinione pubblica per le elezioni amministrative e per tristi fatti di cronaca. In questo articolo su Famiglia Cristiana, Andrea Riccardi getta uno sguardo sul tema delle periferie e sul bisogno di ripartire da esse per creare un nuovo tessuto umano. Ostia non è solo il mare di Roma, ma rappresenta una storia emblematica per le periferie italiane. È una periferia di Roma: 230 mila abitanti in tutto il Municipio, grande dormitorio per i romani che lavorano nella capitale, con serie sacche di emarginazione ma anche con tante risorse. È la tredicesima città italiana, anche perché Ostia è distante dalla capitale, separata da una campagna intramezzata da zone residenziali, quartieri, borgate. La questione grave - comune a tante periferie - è la rarefazione del tessuto sociale. E nel vuoto che si crea, s'installano le mafie. Tanto che, due anni e mezzo fa, il Municipio di Ostia era stato sciolto per infiltrazione maf

Dobbiamo sostenere i cristiani d'Oriente, serve un movimento di solidarietà ecumenica

In Siria, Iraq e Libano, dopo le dimissioni del primo ministro, la situazione è drammatica: un mondo sta finendo. Gli appartenenti alla diverse Chiese chiedono se ci sarà un futuro per le loro terre. Andrea Riccardi chiede di dare vita a un movimento di solidarietà ecumenica. II primo ministro libanese Saad Hariri si è clamorosamente dimesso mentre stava in Arabia Saudita e non è più tornato in patria. Si sospetta che sia ostaggio dei sauditi. Le sue dimissioni (è un musulmano sunnita, figlio di Rafik Hariri, politico e magnate libanese, ucciso dai siriani) mostrano l'innalzamento del livello di scontro tra sanniti e sciiti in Libano. Il conflitto tra le due maggiori componenti dell'islam riguarda l'intero Medio Oriente: dallo Yemen, sconvolto dalla guerra, all'Iraq e alla Siria. Il Libano, che ha conosciuto una lunghissima guerra civile tra il 1975 e il 1990 e poi nel 2006, è decisivo per la presenza cristiana nel mondo arabo. Lì

Somalia: bombe, povertà e oblio

In questo articolo di Famiglia cristiana, Andrea Riccardi torna a parlare di terrorismo, in particolare della situazione della Somalia. In ottobre, a Mogadiscio, sono morte centinaia di persone. Ma nessuno ne parla. Il terribile attentato a New York mostra come i "lupi solitari", radicalizzatisi sulla Rete, siano un costante pericolo. Daesh, così come più propriamente viene chiamato l'Isis, sconfitto nell'ambizione di creare uno Stato islamico in Medio Oriente, si rilancia con il terrorismo internazionale. Controlla organizzazioni radicali come in Libia o altri Paesi africani, ma stimola anche gente isolata a uccidere. La guerra islamista non è solo contro l'Occidente, nonostante gli attentati a Barcellona e New York. Questi eventi hanno forte risonanza. Ci colpiscono perché conosciamo i luoghi. Il terrorismo agisce, però, in ogni parte del mondo, anche con logiche locali. In Afghanistan è uno strumento di lotta politica. In Burkina Faso quest'estate gl

Pena di morte: orrore e ingiustizia

Con tutto il suo orrore e la sua insita ingiustizia, la pena di morte non può mai avere giustificazioni, né politiche, né giuridiche, né religiose. Su questo anche l'insegnamento tradizionale della Chiesa sta cambiando. Ne parla Andrea Riccardi in un editoriale su Famiglia Cristiana, partendo dal dramma di Ahmadreza Djalali, ricercatore e medico condannato a morte in Iran. Ahmadreza Djalali, ricercatore e medico iraniano di 45 anni, esperto in medicina d'emergenza, è stato condannato a morte nel suo Paese con l'accusa di spionaggio. Il processo, cui è seguita la condanna, è avvenuto senza garanzie, mentre l'imputato ha conosciuto terribili condizioni di carcerazione. Molti, in Europa, tra cui tanti che l'hanno stimato nell'università italiana, si sono mobilitati per lui. Una così corale testimonianza in favore di Djalali (sono state raccolte 220 mila firme) dovrebbe indurre al ripensamento le autorità iraniane. Lo auspichiamo. Anche in questo caso, si m

Invitiamo tutti a fermare la semina del disprezzo che genera violenza

Dopo l'aggressione razzista avvenuta a Roma ai danni di due lavoratori di origine straniera,un bengalese e un egiziano, Andrea Riccardi , fondatore della Comunità di Sant'Egidio ha voluto esprimere la sua solidarietà con una visita al giovane ferito, ricoverato all'ospedale San Camillo. "Invitiamo tutti a fermare la seminagione del disprezzo che genera odio, che a sua volta porta alla violenza. Ciò che è successo è profondamente ingiusto. I lavoratori stranieri – ha detto Riccardi – sono ospiti del nostro Paese, occorre quindi garantire la loro sicurezza”.  Il comunicato stampa della Comunità di Sant'Egidio

Ricordando Assisi 1986. Le religioni tornavano protagoniste della storia #27ottobre

Andrea Riccardi , presentando il libro di  Riccardo Burigana "La Pace di Assisi", ripercorre la nascita e la storia dello "Spirito di Assisi". "Le critiche furono pesantissime... Giovanni Paolo II dovette difendere Assisi. Per lui doveva essere l'inizio di un movimento per la pace che doveva coinvolgere le grandi religioni. Le religioni tornavano protagoniste della storia". Per saperne di più : Andrea Riccardi su Corriere della Sera

Quando il Papa è sotto tiro

Che succede in Vaticano? E' la domanda che molti si fanno di fronte alle critiche rivolte a papa Francesco in alcuni ambienti della Chiesa. In un editoriale su Famiglia Cristiana Andrea Riccardi prova a rispondere a questa domanda. Il cardinale Gerhard Ludwig Müller, già prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ha avanzato una seria critica a papa Francesco, pur esplicitando la stima verso di lui per l'impegno con gli emigrati: «Dobbiamo anche parlare della missione originaria del successore di Pietro: occuparsi della dottrina, della verità cattolica». Francesco sarebbe segnato dalla cultura d'origine: «Viene dall'America Latina, una zona con una mentalità molto diversa dalla nostra europea», ha spiegato il cardinale che, a fine giugno, non è stato confermato dal Papa nel suo posto di responsabilità in Curia. La particolare mentalità di Francesco si riflette, secondo Müller, nell'ambiente dei collaboratori. Sono dichiarazioni riportate dalla sta

L'Italia fuori dall'Italia. Un intervento alla Fondazione Migrantes

Il 17 ottobre, in occasione della presentazione del Rapporto Italiani nel mondo a cura della Fondazione Migrantes, Andrea Riccardi ha parlato dell'Italia "fuori dall'Italia". Nel suo intervento spazia dal fenomeno della nuova emigrazione italiana verso l'estero (124.000 persone "uscite" dal nostro paese nel 2016), alla questione delle "identità multiple" nel mondo della globalizzazione. L'intervento integrale per gentile concessione di Radio Radicale :

Alla Scuola della Pace - non solo un libro, ma una storia con i bambini da Roma alle periferie del mondo

'Alla Scuola della Pace' è un libro, un bel libro, che viene presentato per la prima volta il 17 ottobre a Roma, da Andrea Riccardi , il ministro all'Istruzione Valeria Fedeli, il direttore del quotidiano Avvenire, Marco Tarquinio e la giornalista Maria Novella De Luca. E' il racconto appassionato di una storia, quella di Sant'Egidio con i bambini, scritto con tante mani: quelle sapienti di Adriana Gulotta, che ne ha curato la stesura, e le migliaia di mani di bambini, ragazzi, ed ex bambini oggi adulti, cresciuti "alla Scuola della Pace" e che oggi ne sono i maestri, gli educatori, in Italia e in tanti angli - spesso difficili - del mondo. Riportiamo qui alcuni stralci della prefazione scritta da Andrea Riccardi che, come lui stesso racconta, quei passi li ha compiuti da ragazzo, dando vita, nelle baracche sul greto del Tevere, alla prima "Scuola della Pace".  La Scuola della Pace è un mondo. Un mondo di bambini. Ma è anche una realtà