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Visualizzazione dei post da settembre, 2016

Possa Assisi salvare la Siria e Aleppo

CINQUE ANNI DI GUERRA: ALEPPO SENZA TREGUA, QUASI DUE MILIONI DI PERSONE RESTA SENZA AIUTI UMANITARI Dall'incontro dei rappresentanti delle religioni nel mondo scaturisce un grande movimento per la pace Aleppo è ancora bombardata. L'altro giorno ci sono stati novanta morti, tra cui molti bambini. Quasi due milioni di persone sono senza i necessari aiuti umanitari che si sperava raggiungessero la città con la tregua. L'assedio prosegue spietato. L'accordo tra Russia e Stati Uniti si rivela inefficace. Non controllano le forze in campo? Non importa salvare Aleppo? Pensavo ad Aleppo, il 20 settembre scorso, sul colle di Assisi, mentre i leader delle religioni proclamavano l'appello contro la guerra e accendevano le luci di pace: «Ci siamo posti in ascolto della voce dei poveri, dei bambini, delle giovani generazioni, delle donne e di tanti fratelli e sorelle che soffrono per la guerra; con loro diciamo con forza: No alla guerra!

Presentazione del libro 'Servitore di Dio e dell'umanità. La biografia di Benedetto XVI'

Andrea Riccardi Pietro Parolin, Federico Lombardi  presentano il libro di Elio Guerriero  "Servitore di Dio e dell'umanità - la biografia di Benedetto XVI"

Il ritorno dello "spirito di Assisi"

Andrea Riccardi , nella rubrica 'Religioni e civiltà' del magazine Sette del Corriere della Sera del 23 settembre 2016 Nella città umbra, 30 anni di preghiera comune delle religioni. Una "profezia" di Wojtyla per le generazioni attuali e future che papa Francesco continua a coltivare I1 20 settembre, papa Francesco è salito ad Assisi per incontrare i leader religiosi del mondo e pregare con loro per la pace. C'era pure il patriarca ortodosso Bartolomeo. E molti rabbini, imam, vescovi, pastori, monaci e responsabili buddisti e induisti. Non mancavano esponenti del pensiero umanista, come Zygmunt Bauman. Con loro, tanta gente comune di varie religioni. È stata una risposta pacifica al terrorismo. Si sono celebrati i trent'anni dalla prima Giornata di preghiera per la pace ad Assisi, voluta fermamente da Giovanni Paolo 11 nell'ottobre 1986. Ne ho già parlato su queste pagine . Fu un fatto storico: per la prima volta, tanti lea

Andrea Riccardi ad Assisi: le religioni sono fonti di speranza per chi ha sete di pace

Andrea Riccardi parla all'Incontro di Preghiera per la Pace tra le religioni Assisi 2016 Un “momento bello” che mostra “la pace nel cuore di tante religioni e persone”. Così Andrea Riccardi, intervenendo alla cerimonia conclusiva dell’incontro “Sete di Pace” in corso ad Assisi alla presenza di Papa Francesco e di oltre 500 leader delle grandi religioni mondiali. Per il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, che ha raccolto l’intuizione di Giovanni Paolo II in 30 anni di incontri nello spirito di Assisi, le religioni sono “fonti di speranza per chi ha sete di pace”, perché “ogni comunità religiosa, che prega, può liberare energie di pace”. “Tutti possono essere artigiani di pace con la forza debole della preghiera e del dialogo”, ha affermato Riccardi, osservando che “le religioni sono chiamate a maggiore audacia” per “eliminare per sempre la guerra che è madre di tutte le povertà”. Leggi il testo completo dell'intervento

Andrea Riccardi Assisi 2016, dono e gesto provvidenziali

La proposta dell'arte di vivere insieme religiosamente fondata. Pubblichiamo la riflessione di Andrea Riccardi sullo Spirito di Assisi da Avvenire del 17 settembre 2016 Lo “spirito d’Assisi” ritorna oggi ad Assisi, dov’è di casa. Da qui prese le mosse nel lontano 1986, trent’anni fa, al tempo della guerra fredda. Fu un’iniziativa personale audace di Giovanni Paolo II. Nella transizione del mondo, allora agli albori, papa Wojtyla aveva ben colto come le religioni potessero esercitare un ruolo di pace, ma anche come fossero tentate dalla santificazione dei conflitti e delle identità. Così invitò ad Assisi i leader religiosi del mondo non a discutere tra di loro, ma soprattutto a pregare per la pace. Era un’intuizione profonda: geopolitica e allo stesso tempo mistica. Giovanni Paolo II, nell’intervista a Messori, afferma a proposito delle religioni: "Tenterò di mostrare che cosa costituisce per queste religioni il comune elemento fondamentale e la comune radice". A

Madre Teresa, donna dei poveri e della pace

C'è il rischio di dare un'immagine semplicistica della santa. Che invece ha vissuto i drammi del suo secolo individuando la linea per la convivenza fra le religioni Papa Francesco ha canonizzato Madre Teresa di Calcutta, la prima Premio Nobel per la Pace diventata santa. Il messaggio di questa piccola donna si è espresso con un lessico semplice e attraverso l'aiuto concreto ai poveri, anzi ai poveri più poveri . La sua vita è stata una combinazione tra mistica profonda e forte concretezza nel servizio ai poveri e nella costruzione di una rete di case per accoglierli. Lei stessa sfidò quell'Occidente ricco, che conobbe tardi nella sua vita lungamente passata in India, ad aprirsi alla gioia del dono. Chiese, anche nel discorso per il Premio Nobel, di non far morire i bambini con l'aborto, ma di darli a lei. C'è il rischio, però, di dare un'immagine semplicistica di questa donna In realtà, con la sua semplicità evangelica, Ma

Costruire la pace, lezione magistrale guardando ad Aleppo

"Costruire la pace" è il tema della lezione magistrale che Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, storico ed ex ministro, tiene oggi alle 15 al XVI Festival di Filosofia di Modena. Il quotidiano Avvenire ne pubblica un ampio passaggio, in cui Andrea Riccardi riprende il discorso che tanto gli sta a cuore su Aleppo  LEGGI Il festivalfilosofia 2016, che si tiene a Modena, Carpi e Sassuolo dal 16 al 18 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città, mette a tema la dimensione agonistica e competitiva che pervade non solo gli ambiti della vita collettiva, ma anche le forme di vita dei singoli. Vedi anche l'intervista a Andrea Riccardi su www.vita.it  

La politica scelga per Roma, la città ha bisogno di cambiamenti

Andrea Riccardi sulla crisi della capitale. Intervento pubblicato sul Corriere della Sera del 14 settembre 2016 Il governo di Roma è in affanno. Doveva essere un inizio di rinnovamento. Ma ci si ritrova impantanati. L'attenzione di questi giorni si concentra su Virginia Raggi e sulla sua giunta. L'interesse politico è se il Movimento 5 Stelle a Roma - con evidenti riflessi nazionali - abbia capacità di governare o sia stato un ascensore sociale per personale eterogeneo. Alle elezioni amministrative, il Movimento ha intercettato una vasta domanda dei romani, delusi dal Pd, che ha messo insieme ambienti assai eterogenei nella capitale. Tuttavia il problema non può essere personalizzato su Virginia Raggi, che si spera entri presto in azione. Tutti si rendono conto del pericolo: che si ripeta quanto è avvenuto a Marino. Sarebbe drammatico: le urne potrebbero dare risultati sorprendenti, oltre che sancire un ulteriore distacco dei romani dall

Anche i "cuccioli del califfato" sono vittime

La guerra ruba la vita e l'infanzia con violenza, bombe e restrizioni. Ma anche i piccoli che Daesh vuole trasformare in uomini "nuovi" sono schiacciati dall'odio  Bisogna vedere la guerra in Siria (e ogni guerra) anche con gli occhi dei bambini. Nel 2013, visitando i campi dei rifugiati siriani in Libano, fui colpito dai disegni dei bambini in una scuola tenuta da due gesuiti: rappresentavano la casa perduta in Siria, spesso con figure violente o incendi. I bambini sono le vittime principali di questa guerra. Qualche giorno fa ne sono morti undici ad Aleppo per i terribili barili-bomba sganciati dagli elicotteri del governo. Nella parte governativa della città e in quella dei ribelli vivono 130.000 bambini. I più piccoli non hanno conosciuto nella loro vita altro che la guerra. La guerra ha rubato la loro infanzia. Ma i bambini non sono solo vittime delle violenze o delle restrizioni imposte dal conflitto. Sono anche attori di violenza: bambini soldato o kamikaze

Cos'è la laicità? L'arte di vivere insieme

Andrea Riccardi si inserisce nel dibatitto sui simboli religiosi e il ruolo della religione nelle società occidentali, a partire dalla Francia,  e propone una riflessione sul significato e il valore della laicità. "Il principio della laicità in Francia ha una lunga storia, ma da parte dei cattolici è consolidato. Ora la questione si pone per i musulmani. L'importante è che non sia un dogma." Il presidente francese ha visitato papa Francesco in piena estate, dopo i recenti fatti terroristici. Una visita eccezionale. Hollande, per convinzione personale e per la natura dello Stato francese, testimonia la laicità dello Stato. La laicità contraddistingue la Francia. Ha significato la separazione dello Stato dalla Chiesa cattolica a fine Ottocento, ma anche ha stabilito la libertà e l'uguaglianza per tutti i culti, pur nel limite dello spazio privato. Il termine "laico" (che nel linguaggio della Chiesa indica il fedele non chierico) qual

Andrea Riccardi parla di periferie a Trento al convegno "Italia, Europa, Mondo: tra realtà, riforme e visioni"

Comincia oggi alle 14.30 ad Alberè diTenna, all'Hotel Margherita, la due giorni di discussione attorno al tema della riforma costituzionale e dal titolo «Italia, Europa, Mondo: tra realtà, riforme e visioni».  Dopo l'intervento dell'onorevole Lorenzo Dellai, ci sarà una riflessione di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant''Egidio.  sul tema delle periferie Alle 15.30 il ministro per le riforme costituzionali, Maria Elena Boschi che tratterà di «Le riforme istituzionali che servono al Paese». I lavori proseguiranno poi fino a sera per riprendere domani mattina. Prima delle conclusioni di Dellai, previste per le 12.45, incontro con Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl nazionale.  Programma Venerdì   2 settembre Ore 14,30 ​Apertura Lorenzo Dellai, Presidente di Democrazia Solidale Paolo Ciani, Coordinatore di Democrazia Solidale Ore 14,45​ Il tempo delle periferie Riflessione di Andrea Riccardi

Il nostro paese e i terremoti. La solidarietà non basta, bisogna fare di più

TRA LA POLVERE E IL DOLORE Soccorritori ad Amatrice impegnati a scavare tra le macerie. Grazie a loro sono state estratte vive quasi 250 persone nei paesi terremotati delle province di Rieti e Ascoli Piceno  Gli italiani hanno risposto con generosità. Ma si deve realizzare una svolta per il futuro I1 terribile terremoto in Italia centrale ha colpito una bella terra, ricca di storia e umanità. È l'umanità della gente di Amatrice che, in anni di miseria, ha lasciato le zone montuose per lavorare a Roma o altrove. Così è avvenuto anche negli altri paesi e nei piccoli borghi colpiti dal sisma nel Lazio, Umbria e Marche. Sono rimasti gli anziani, che vedono oggi distrutto l'ambiente della loro vita. Gli emigrati e i loro figli tornano sempre, specie d'estate: nelle vecchie case, restaurate, o in quelle nuove. Il terremoto è arrivato in un momento di massima presenza, d'estate. Ha colpito l'Italia dei piccoli centri, memoria