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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Giovanni Paolo II: un uomo di Dio dalla profonda umanità

Roma 1979, uno dei primi incontri fra Giovanni Paolo II e Andrea Riccardi Sapeva ascoltare. Non si chiuse in Vaticano: la sua Chiesa voleva essere anima e compagna dei popoli Giovanni Paolo II è morto il 2 aprile 2005. Quindici anni fa. È passato tanto tempo e il mondo è cambiato. Era figlio di una terra lontana: nato in Polonia nel 1920, dopo la Prima guerra mondiale aveva vissuto l'orrore della Seconda e della Shoah, era stato testimone della persecuzione comunista. Eppure il suo ricordo e le sue immagini comunicano ancora oggi una forza viva. Non sanno di passato. Quando l'ho accostato personalmente, ho avuto sempre l'impressione di un uomo abitato da forza e fede. Nella preghiera si raccoglieva tutto in Dio in modo stupefacente. Era uno spirituale, ma nell'incontro era simpatico, umano, attento alle persone, interessato a tutti gli aspetti, anche i più laici o personali. Nonostante fosse il Papa, era un amico, fedele verso i nuovi e gli antichi amici. Sul t

Siria, Lesbo, Messico gli altri infiniti calvari

Un momento di una preghiera per i migranti a Santa Maria in Trastevere - Foto Sant'Egidio Non dimentichiamo i drammi del mondo. Ma ci sono  anche buone notizie, come la liberazione di Tacchetto In tempo di coronavirus siamo concentrati sulla sua diffusione. Molto spazio sui giornali e in televisione è occupato dalle notizie riguardo questa vicenda. Poi, seguendo giustamente le indicazioni date, stiamo il più possibile a casa, tanto che c'è un grande silenzio nelle città. Il nostro orizzonte si è ristretto. Eppure, in questa Quaresima di quarantena, bisogna aguzzare i sensi e guardare più in là. Fuori dalla porta: quasi sempre siamo inseriti in un palazzo o in un vicinato. Ci sono persone sole che hanno bisogno di aiuto: la spesa, i farmaci e tanto altro. Il telefono e i social raggiungono chi è solo. La Quaresima di quarantena, un tempo di autoresponsabilità, non può essere però l'occasione per pensare solo a sé stessi o alla pandemia. Fuori dalla finestra c

Finalmente la verità storica sul pontificato di Pio XII: non attaccò Hitler ma si adoperò per la pace

Papa Pio XII in un'immagine d’archivio  -  Foto da open.online - ANSA/ARCHIVIO Il Pontefice fece condanne generali e non dirette, anche per preservare la Chiesa come spazio d`asilo Se non ci fosse stato il coronavirus, in questa settimana gli studiosi sarebbero al lavoro negli Archivi della Santa Sede. Infatti, dal 2 marzo scorso, sono aperti i fondi archivistici di un periodo delicato della storia della Chiesa: gli anni di Pio XII, dalla vigilia della Seconda guerra mondiale alla guerra fredda (1939-1958). Gli anni del conflitto sono stati al centro di forti polemiche. Fin dal 1963, il drammaturgo tedesco Rolf Hochhuth scrisse una pièce teatrale, Il Vicario , in cui accusava il Papa di indifferenza verso il dramma degli ebrei durante il nazismo. Ne è derivata una letteratura, spesso molto polemica ma anche seria: Pio XII sapeva delle deportazioni degli ebrei e non è intervenuto. Si è arrivati fino a un libro, come quello di John Cornwell, intitolato Il papa di Hitler

Lesbo, Idlib, la frontiera greco-turca: Il mondo mediterraneo brucia e noi siamo spettatori

Profughi accampati presso Moria, sull'isola di Lesbo - Gennaio 2020 - Foto Sant'Egidio  Nei conflitti in Siria e in Libia giocano tanti attori, tranne uno, incapace di prendere iniziative: l'Europa La Siria è ormai fuori dal nostro orizzonte. Ci siamo affannati per mesi sul problema dei migranti, sentendoci invasi. Intanto un po' più in là, nel Mediterraneo, accadevano fatti importanti. Ce ne siamo poco interessati. Oggi Turchia e Russia (con il governo di Assad) sono protagonisti di uno scontro che lacera il Nord della Siria. Gli europei sono spettatori di una vicenda che li tocca molto, non fosse che per le ondate di rifugiati che si stanno riversando sulla Grecia. La Siria brucia nel Nord. I siriani, coperti dall'aviazione russa, si scontrano con i turchi, che controllano la regione di Idlib insieme alle forze jihadiste. Un'altra regione della Siria, più a Nord, oltre Aleppo, è anch'essa occupata dai turchi con i ribelli siriani. In un piccolo