Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2021

Usa-Cina, una partita che oscura l'Europa

L'annuncio della stipula dell'Aukus il 15 Settembre - Foto US Embassy Canberra La globalizzazione vive sugli oceani. Pur di arginare Pechino, Washington non esita a irritare Parigi La scelta del presidente Biden di armare l'Australia con sommergibili a propulsione nucleare non deve meravigliare: da tempo la strategia di contenimento della Cina in Asia è diventata la priorità statunitense. La globalizzazione vive sui mari. Lì si svolge la sfida tra superpotenze. Il 90% del mercato globale passa per gli oceani. Grazie al crescente peso manifatturiero dell'Asia, le rotte predominanti non sono più atlantiche, ma quelle che connettono Pacifico e Oceano Indiano. I cinesi vi hanno costruito hub portuali che dovrebbero giungere fino in Italia. L'accesso ai mari orientali, che Washington già possiede con le sue basi, è ora una priorità per Pechino. Preoccupati, nel 2007 indiani e giapponesi hanno ottenuto da Stati Uniti e Australia la creazione del Quad, o dialogo quadrilat

La questione copta nel destino di Patrick Zaki

Dal poster dedicato nel 2020 a Patrick Zaki e Giulio Regeni dalla street artist Laika Intorno al giovane ricercatore si gioca una complessa partita che riguarda la minoranza cristiana in Egitto Patrick Zaki avrà il processo. Lo studente, che frequentava la laurea magistrale a Bologna, è da 19 mesi in carcere, dopo essere stato prelevato all'arrivo in Egitto dall`Italia.  Dopo l'arresto, ha dichiarato il suo avvocato, ha subìto torture. La sua detenzione è stata periodicamente confermata dai giudici e ormai stanno per scadere i 24 mesi di carcerazione preventiva previsti dalla legge.  Le accuse erano pesantissime: minaccia alla sicurezza nazionale, propaganda in favore del terrorismo, sovversione, incitamento a manifestazione illegale, diffusione di notizie false. Oggi ne resta in piedi solo l'ultima: diffusione di notizie false fuori e dentro il Paese. Riguarda un articolo in cui ha denunciato la discriminazione dei cristiani.  Patrick è copto-ortodosso. La sua vicenda è

La nostra cara Angela e il buon Dio

La cancelliera Merkel con Andrea Riccardi all'incontro di preghiera per la pace di Muenster nel 2017   Foto Sant'Egidio La fede mai ostentata, l'atteggiamento materno, l'azzardo sui profughi. Andrea Riccardi, uno dei suoi migliori amici italiani, racconta un lato poco noto della cancelliera Al Duomo di Berlino, a pochi passi da casa sua, Angela Merkel si reca di rado. Non vuole farsi fotografare mentre prega.  Coltiva una dimensione estremamente privata della sua fede, non vuole che diventi uno show. La cancelliera ha sempre teorizzato che essere figlia di un pastore protestante non significhi automaticamente essere credenti. Ma chi la conosce bene racconta che Merkel sia in grado persino di riconoscere le diverse edizioni in tedesco della Bibbia. La sua fede è solida, ed è stato anche un impulso importante per uno dei gesti che l'ha resa più famosa: l'apertura delle frontiere ai profughi del 2015. Quel "Ce la faremo" che ha segnato un'epoca, e n

Un Sinodo per rendere il popolo di Dio realmente protagonista

Papa Francesco all'incontro con la comunità Rom di Košice (Slovacchia) - Foto Vaticano Papa Francesco punta a riformare il governo della Chiesa dopo averla spinta in mezzo alla gente (con l' Evangelii gaudium ) e spronata a costruire dialogo (con Fratelli tutti ) Dopo la recente operazione, sono cominciate a circolare voci sulle dimissioni di Francesco. Si sono cercati vari indizi di questa decisione. La realtà è diversa.  Papa Bergoglio a dicembre compie ottantacinque anni (l'età in cui Benedetto XVI ha rinunciato), ma chi lo incontra vede un uomo appassionatamente rivolto al futuro. Fin dall'inizio, dal 2013, ha delineato il suo messaggio con l' Evangelii gaudium . È un testo centrale, non ancora pienamente recepito: ha trovato ostacoli nell'inerzia delle strutture e degli uomini, in un modo di ascoltare a metà e di non mettere in pratica, nell'abitudine a non discutere, nella crisi delle strutture della Chiesa e nell'invecchiamento dei suoi quadri. 

Dante, un costruttore di mondi aperti all'altro

  Alighieri non ha soltanto "inventato" l`italiano ma grazie alla lingua ha disegnato una visione della realtà unificante ed educativa Quando Dante Alighieri morì, nel 1321, l`Italia non era ancora una nazione. La lingua italiana non esisteva se non in forma embrionale e un uomo di cultura  conosceva tutti gli argomenti. Era una cultura non specialistica, ma universale.  La Divina Commedia ci consegna infatti una "summa" del pensiero e della cultura del Trecento ed è uno spartiacque. Non segna solo l'origine della nostra lingua e della nostra cultura ma anche un momento di passaggio. Da un lato risale alle radici classiche della nostra cultura, dall'altro apre una prospettiva sulle altre culture presenti nell`Europa del Trecento.  È capace di costruire una cultura e un mondo, Dante è un "costruttore". È un filosofo che struttura le forme del suo pensiero. Tra queste riconosciamo quelle della Cristianità medioevale, anche se è una cristianità che lo

Ascoltiamo il grido della Terra o sarà troppo tardi per tutti

Pompieri in azione in California il 27 Agosto - Foto CALFIRE_Official Il luglio scorso è stato il più caldo di sempre. È l'ora di decisioni coraggiose, che sposino ecologia e giustizia I1 caldo torrido dell'estate ha raggiunto punte preoccupanti. Le alluvioni in Belgio e Germania - ma anche il recente ciclone negli Stati Uniti - sono state impressionanti. È impensabile negare -come fa ancora qualcuno - l'esistenza del cambiamento climatico. Alcuni esperti sostengono che si è aperta l'età dei megafuochi, difficili da domare. Da fine luglio, gli incendi sono stati di dimensioni insolite, consumando milioni di ettari di foreste in pochi giorni. In California il dixie fire ha distrutto 250.000 ettari obbligando molti a fuggire. In Algeria ci sono stati 90 morti per il fuoco. In Italia sono stati contati - soprattutto al Sud - 800 casi in contemporanea. L'isola greca di Eubea è stata devastata con 100mila ettari distrutti, in Turchia 180mila. L'Australia, tra il 201

Ora lo sappiamo: la guerra non serve, bisogna costruire la pace

I Paesi occidentali sono a un bivio: chiudersi in un sovranismo spaventato o promuovere una politica realista e aperta al mondo L'11 settembre 2001 è cominciato il XXI secolo. L'attacco fu di una violenza inaudita. Il mondo l'ha seguito in diretta, sentendosi impotente innanzi al terrorismo suicida. Ci siamo sentiti coinvolti: «Siamo tutti americani», si scrisse. Osama bin Laden ha sfidato gli Stati Uniti per porsi alla testa del mondo musulmano in un jihad all'Occidente.  Alla guerra dichiarata da un terrorista c'è stata una risposta militare occidentale. Si è aperto un periodo bellicoso contro il mondo musulmano. Vedendo ora gli occidentali e non pochi afghani abbandonare Kabul, ho pensato al fallimento di 20 anni di guerra: di fiducia che la guerra potesse risolvere i problemi e costruire un mondo diverso! In Afghanistan dal 2001, poi in Iraq dal 2003 e in altri Paesi, tra cui la vicina Libia.  Oggi ci accorgiamo di come sia stata una strategia sbagliata. Sono p