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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Andrea Riccardi ricorda William Quijano, giovane di San Salvador ucciso ...

Gli accordi tra Israele, Emirati Arabi e Bahrein: si apre la stagione del dialogo politico

Foto: Official White House Photo by Shealah Craighead È un'alleanza strategica tra due mondi che non sono più agli antipodi e scoprono di avere interessi comuni Qualcosa d'importante è avvenuto in Medio Oriente: la firma alla Casa Bianca di un accordo tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein, detto il Patto di Abramo. Trump ha "presieduto" la cerimonia, cui partecipava il premier israeliano Netanyahu con i ministri degli Esteri dei due Paesi arabi. L'ha dichiarato un "fatto storico". Nella campagna elettorale Usa è un punto importante per il presidente.  La presenza di livello di Netanyahu - premier accanto a due ministri degli Esteri - mostra la riconoscenza d'Israele per la politica di Trump, che ha voluto l'accordo e favorito Israele pure con il riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato, mentre i Governi occidentali mantengono le rappresentanze a Tel Aviv. Qualcuno ha paragonato l'accordo a quello di Camp David tra il presi

Una famiglia davanti alla storia d'Italia. Intervista ad Andrea Riccardi

In occasione del 20 settembre, anniversario della presa di Porta Pia, il quotidiano La Repubblica ha intervistato Andrea Riccardi su come la sua famiglia visse quelle vicende. Ne viene fuori una storia nitida, in cui vita privata e pubblica si intrecciano.    Per i papalini  fu un'apocalisse ma si adattarono  in fretta al potere «Per molte famiglie legate alla Chiesa cattolica, la Breccia di Porta Pia ra ppresentò un trauma profondo, una sorte di apocalisse». Andrea Riccardi - storico della Chiesa e fondatore della Comunità di Sant' Egidio   - ripercorre quegli accadimenti nella scia di una memoria famigliare rielaborata nel tempo con la lente dello storico.  «La mia famiglia paterna viveva a Trevi, in Umbria, e nel negozio di bassa farmacia dei miei avi si riversavano malumore e rimpianto».  Come venne vissuta la fine del papa sovrano?  «Come la fine del mondo, l'epilogo brusco di un regime millenario. Era  come se un ordine umano e religioso  ritenuto eterno fosse stat

Le fiamme di Lesbo risveglino le coscienze

Serve un'intesa fra Ue, singole nazioni, Chiese e Ong per risolvere un dramma alle porte del continente Il campo di Moria nell'isola di Lesbo è bruciato. Ci sono solo rovine. Ben 13.000 profughi sono sulla strada. Girano laceri, senza ricovero e affamati. Conosco Moria, un campo incredibile: tra l'altro era circondato da una selva di tende "provvisorie", destinate a durare a lungo, sotto il grande caldo estivo e il vento sferzante d'inverno.  Il primo lembo d'Europa, toccato da migliaia e migliaia di persone, dopo viaggi incredibili dall'Afghanistan, dalla Siria, dai Paesi africani e altrove. L'Europa sfugge però dalle loro mani, proprio mentre vi pongono i piedi. Lesbo, con i suoi campi, è un muro: l'Europa sta lì, ma non possono entrarci. In questa posizione passano mesi e talvolta anni, un tempo senza fine, mentre cresce la disperazione.  Quest'estate - anche a causa del Covid-19 - le misure sono state più severe. Il clima è divenuto p

La nostra indifferenza per l'Africa in ginocchio

Mozambico - Donne sfollate dal loro villaggio in seguito agli attacchi terroristici - Foto Sant'Egidio Un continente afflitto da povertà, guerre e terrorismo, come quello che insanguina il Nord del Mozambico Nel messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, papa Francesco ha detto: «è il tempo della giustizia riparativa». Non va dimenticata «la storia di sfruttamento del sud del Pianeta» e ha chiesto la remissione dei debiti e una più equa ripartizione delle ricchezze. Per il Papa è necessaria una riparazione delle relazioni tra Nord e Sud del mondo, non più basate sui soli diritti di proprietà, ma anche sulla condivisione. Ciò riguarda anche il Creato, cioè la terra, il clima, l'ambiente.  È la grande lezione della Laudato Sì : quando c'è ingiustizia sociale c'è anche quella ambientale. Chi non rispetta i suoi simili, non rispetta nemmeno l'ambiente. Chi sfrutta l'uomo, sfrutta  il Pianeta. Lo si può constatare in particolare quando s

Così cresce il dialogo tra Vaticano e Cina

Papa Francesco nel 2018 incontra i vescovi cinesi che partecipano al sinodo - Foto Vatican News In questi due anni il clima si è rasserenato e sono stati consacrati i primi vescovi con mandato papale La storia del cristianesimo in Cina è antica, ma densa di problemi e di difficoltà. La missione cristiana ha sempre guardato verso l'Oriente cinese, ma le strade sono state spesso impervie. Marco Polo, durante il suo viaggio a fine Duecento, dice di aver incontrato alcuni cristiani, resti di comunità fondate dalla predicazione della Chiesa siriaca in tempi antichi.  Ma il cristianesimo attuale, cattolico e protestante, è frutto in gran parte di una missione più recente, quella tra Ottocento e Novecento. Questo, in qualche modo, ha legato le Chiese cristiane all'espansione delle potenze occidentali, quasi qualificandole come religioni straniere.  Nel 1926 Pio XI ordinò i primi sei vescovi cinesi. Nonostante le crisi del Paese, nel XX secolo si realizza l'impatto della Chiesa co