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Visualizzazione dei post da luglio, 2017

La nuova Africa tra ricatti e riscatto. Non lasciamola sola

In un editoriale su Famiglia Cristiana del 30 luglio Andrea Riccardi ci parla di Africa, della sua storia di sofferenza, di abbandono, ma anche di sviluppo e crescita. Continua questo continente così affascinante a coinvolgerci ancora ai nostri tempi? Scopriamolo insieme. L'Africa è stata un orizzonte familiare agli europei e agli italiani. Per vari decenni, i missionari l'hanno resa popolare alle nostre popolazioni. L'Africa è stata l'orizzonte dove un'Italia piccola e presuntuosa ha giocato da impero coloniale. Nel 2017, a ottant'anni dalla strage fascista di circa 2.000 persone (monaci, pellegrini, giovani) nel monastero di Debre Libanos in Etiopia, non abbiamo sentito dalle Forze armate parole di rincrescimento né dalla Chiesa italiana espressioni di dolore perché diede un'immagine caricaturale del cristianesimo etiopico, fiancheggiando l'impresa di Mussolini. Ma ci sono stati anche bei tempi con l'indipendenza delle colonie e la nascita di

Il rinvio dello ius soli è una sconfitta per i cattolici

Ius soli sì, ius soli no, ius culturae, la discussione sulla nuova legge della cittadinanza si è rivelata particolarmente accesa in questi giorni. Il rinvio della legge rappresenta non solo una sconfitta per l'attuale leadership politica, ma anche per tutto il mondo cattolico. Ne parla Andrea Riccardi in un articolo del Corriere della Sera del 21 luglio. Il rinvio della legge sullo ius soli è una sconfitta non solo per il premier Paolo Gentiloni o per Matteo Renzi, ma anche per la Chiesa, la sua leadership e i soggetti cristiani del Paese. Su questo bisognerebbe riflettere. Ma, prima di addentrarsi nella questione, un'osservazione non solo lessicale: perché parlare di ius soli? La legge non tratta di ius soli com'è invalso dire, ma piuttosto di ius culturae. Riconosce la cittadinanza al bambino che ha seguito cinque anni di scuola o al nato, figlio di straniero se possiede un lungo permesso di soggiorno. Parlare di ius soli amplifica la portata della legge. E' la

I cristiani non rinuncino a Gerusalemme: pellegrini in Terra Santa per confrontarsi con la complessità del mondo

In un editoriale su Famiglia Cristiana del 23 luglio Andrea Riccardi parla di Gerusalemme, città contesa dove la pace appare lontana, città santa delle tre religioni monoteistiche, luogo verso cui tornare da pellegrini e da lì guardare al mondo e alla sua complessità. Lo Stato d'Israele festeggia cinquant'anni dalla proclamazione di Gerusalemme come capitale "unita e indivisibile" (dal 1967 controlla la parte orientale della città, prima della Giordania). Tuttavia la questione tra palestinesi e israeliani resta irrisolta: continua un conflitto che ha infiammato il mondo arabo e musulmano, il quale considera Gerusalemme una sua città santa. Qui i cristiani sono una piccola minoranza. Eppure la città significa molto per il mondo cristiano. Nel Novecento, il pellegrinaggio è divenuto un fatto di popolo. Alcuni cristiani si sono stabiliti nella città. La Terra Santa ricorda ai cristiani la storia d'Israele, quella dei Vangeli e della prima comunità. Vedere que

Chi aiuta e chi no, il Papa tra amici e oppositori. Anche Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI furono criticati.

Si dice che Papa Francesco sia più popolare tra la gente che a casa sua. Ma sarà così vero? Ce ne parla Andrea Riccardi in un editoriale su Famiglia Cristiana dell'16/07/2017 Papa Francesco, da quattro anni, parla al cuore di un vasto popolo di credenti. La sua parola ha fatto riaffezionare molti al Vangelo, ha spinto tanti a una maggiore attenzione verso i poveri e ha mostrato la Chiesa come casa di fede e di speranza. Ha proposto un modo di essere pastori, sacerdoti e vescovi tutto centrato su misericordia e fede: un modello in fondo per tutti i cristiani. Da molti il suo messaggio è stato accolto, mentre da altri è stato considerato con sufficienza, se non respinto. La semplicità evangelica del Papa ha suscitato un'opposizione : c'è chi ha nostalgia del passato, chi considera il suo messaggio scarico di dottrina, chi vuole un Papa sovrano, chi chiede un giudizio severo sul mondo. Ma i Papi contemporanei hanno sempre avuto forti opposizioni. Forse non lo ricordiamo.

Andrea Riccardi sulla legge Fiano: ''Non sottovalutare antisemitismo, xenofobia e propaganda fascista sul web''

Andrea Riccardi interviene sulla proposta di legge Fiano, da oggi in discussione alla Camera, e invita a non sottovalutare la propaganda razzista e xenofoba attraverso internet. "Il web rappresenta un campo molto pericoloso per la diffusione di idee e comportamenti violenti, come dimostra la crescita di consenso, specie tra i giovani, di movimenti di estrema destra in vari paesi europei", osserva il fondatore della Comunità di Sant'Egidio. "In un'Europa che ha nella memoria di Auschwitz un suo elemento fondativo - continua Riccardi - è inaccettabile la propaganda antisemita e xenofoba. Ma anche la Repubblica italiana ha una storia che rappresenta l'antitesi del fascismo e del nazismo. Bene perciò che l'Italia si doti di una legge che, oltre a sanzionare in maniera circostanziata chi inneggia a queste ideologie, prevede un investimento nel campo dell'educazione per aiutare i giovani a conoscere la pagina più dolorosa della storia europea, proprio n

Andrea Riccardi sui migranti: "Non è un'invasione, servono altri toni"

Intervista del Fatto Quotidiano dell'8 luglio 2017 al fondatore della Comunità di Sant'Egidio, che sul tema dei migranti spiega: "Non si può fermare nel Mediterraneo lo spostamento di popolazioni. I muri prima o poi crolleranno comunque". "Esseri umani. Bisognerebbe parlare con altri toni del tema migranti, invece di utilizzare quelli della politica politichese, ma purtroppo non è così in nessun Paese europeo". Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, è stato ministro per la cooperazione e l'integrazione nel biennio del governo Monti, 2011-2013. "Da quel momento, almeno in termini di fondi a disposizione, la cooperazione ha avuto una svolta, non lo dico per vantarmi". D: "E' un'invasione", strepita una certa politica, e adesso addirittura "aiutiamoli a casa loro", scrive l'ex premier Matteo Renzi...  R: Non è un'invasione. Per altro il nostro Paese ha un deficit demograf

Il futuro dell'Europa si gioca nel Mediterraneo

Perchè fuggono dal loro paese? In molti Paesi c'è la guerra o la crisi climatica, ma alcuni semplicemente non vedono più futuro. Bisogna agire in Africa per lo sviluppo e per riaffezionare i giovani alla loro terra. I migranti provenienti dall`Africa sono più di un'emergenza. C'è bisogno di risposte non emotive flussi di migranti provenienti dall'Africa sono crescenti. Non è un'emergenza. Ma un costante "esodo". Che fare? È un'invasione? Non scatenerà tensioni tra italiani e nuovi arrivati? Sono le domande di ogni giorno. La risposta forte sembra il "muro": impedire gli arrivi. Non è possibile farlo, come l'Ungheria e altri Paesi dell'Est. Di fronte a noi, c'è il mare. Allora bisognerebbe bloccare le coste libiche. O chiudere i porti. Ma un problema così grande ha bisogno di soluzioni articolate. Non emotive. È in gioco l'umanità nel trattamento di tante persone che si spostano su barco