La presentazione al Comune di Salerno del libro di Riccardi su Papa Francesco
di Paolo Romano su "La Città".
«Papa Bergoglio è l`espressione di una Chiesa assetata di giustizia, coinvolta nelle periferie dell`esistenza, vicina agli ultimi, agli emarginati, come gli anziani abbandonati al loro destino, come i profughi ricordati nella commovente visita a Lampedusa. Una Chiesa permeata dalla cultura dell`incontro, che è capace di creare condivisione negli sterminati spazi urbani». Nel suo ultimo testo va al centro del carisma di papa Francesco Andrea Riccardi, che l`altra sera ha presentato a Salerno il libro "La sorpresa di papa Francesco" (Mondadori). In un gremito Salone dei Marmi, Riccardi ha tracciato un profilo approfondito di un pontefice che non va letto solo nella dimensione spirituale. «È proprio questa la peculiarità di approccio di Riccardi - ha spiegato il giornalista Angelo Scelzo, vice-direttore della Sala Stampa Vaticana - ci aiuta a leggere Bergoglio non solo sotto l`aspetto pastorale, ma anche in una prospettiva storica, politica, nel senso più alto della parola, così come Riccardi ha fatto con la biografia di Giovanni Paolo II». Nei suoi saluti, il sindaco Vincenzo De Luca ha sottolineato la prospettiva voluta da papa Bergoglio di una "Chiesa non autoreferenziale, che esce fuori dal suo recinto". Il rettore dell`Università di Salerno, Aurelio Tommasetti ha salutato in Riccardi «uno storico che ha dato un contributo prezioso all`approfondimento dell`azione della Chiesa dell`ultimo mezzo secolo». L`appuntamento salernitano, promosso dal Centro Studi di Diritto Europeo e della Cappella dell`Università degli Studi di Salerno, ha visto gli interventi anche del presidente della Comunità di S. Egidio, Marco Impagliazzo e del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che ha sottolineato come «nel libro Riccardi rimarca come le parole del papa, i suoi gesti semplici, conquistino credenti e non credenti». Nel libro, Riccardi- storico, fondatore nel 1968 della Comunità di Sant`Egidio e ministro per l`Integrazione nel governo Monti - riflette proprio sulla portata dei primi mesi e sulla prospettiva del pontificato di Bergoglio. Al centro un impegno sociale non da poco: "Papa Francesco - spiega Riccardi non ha condannato nessuno, ma ha puntato il dito sulle inaccettabili ingiustizie che vivono i poveri del mondo».
di Paolo Romano su "La Città".
«Papa Bergoglio è l`espressione di una Chiesa assetata di giustizia, coinvolta nelle periferie dell`esistenza, vicina agli ultimi, agli emarginati, come gli anziani abbandonati al loro destino, come i profughi ricordati nella commovente visita a Lampedusa. Una Chiesa permeata dalla cultura dell`incontro, che è capace di creare condivisione negli sterminati spazi urbani». Nel suo ultimo testo va al centro del carisma di papa Francesco Andrea Riccardi, che l`altra sera ha presentato a Salerno il libro "La sorpresa di papa Francesco" (Mondadori). In un gremito Salone dei Marmi, Riccardi ha tracciato un profilo approfondito di un pontefice che non va letto solo nella dimensione spirituale. «È proprio questa la peculiarità di approccio di Riccardi - ha spiegato il giornalista Angelo Scelzo, vice-direttore della Sala Stampa Vaticana - ci aiuta a leggere Bergoglio non solo sotto l`aspetto pastorale, ma anche in una prospettiva storica, politica, nel senso più alto della parola, così come Riccardi ha fatto con la biografia di Giovanni Paolo II». Nei suoi saluti, il sindaco Vincenzo De Luca ha sottolineato la prospettiva voluta da papa Bergoglio di una "Chiesa non autoreferenziale, che esce fuori dal suo recinto". Il rettore dell`Università di Salerno, Aurelio Tommasetti ha salutato in Riccardi «uno storico che ha dato un contributo prezioso all`approfondimento dell`azione della Chiesa dell`ultimo mezzo secolo». L`appuntamento salernitano, promosso dal Centro Studi di Diritto Europeo e della Cappella dell`Università degli Studi di Salerno, ha visto gli interventi anche del presidente della Comunità di S. Egidio, Marco Impagliazzo e del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, che ha sottolineato come «nel libro Riccardi rimarca come le parole del papa, i suoi gesti semplici, conquistino credenti e non credenti». Nel libro, Riccardi- storico, fondatore nel 1968 della Comunità di Sant`Egidio e ministro per l`Integrazione nel governo Monti - riflette proprio sulla portata dei primi mesi e sulla prospettiva del pontificato di Bergoglio. Al centro un impegno sociale non da poco: "Papa Francesco - spiega Riccardi non ha condannato nessuno, ma ha puntato il dito sulle inaccettabili ingiustizie che vivono i poveri del mondo».
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