Passa ai contenuti principali

Il sogno di un'Europa madre, non matrigna

Le parole di Francesco: «Solo una Chiesa ricca di testimoni potrà ridare l'acqua pura del Vangelo alle radici dell`Europa»
«SOGNO UN'EUROPA CHE SOCCORRE COME UN FRATELLO IL POVERO E CHI ARRIVA IN CERCA DI ACCOGLIENZA»

L'Europa è in difficoltà. Ma le difficoltà possono essere occasione di rilancio. Sono però necessarie visioni che generino speranza e pazienza. Una limpida visione del futuro è venuta da Francesco nel discorso per il conferimento del Premio Carlo Magno. È stato commovente sentire parlare di Europa questo figlio di emigrati italiani. Suo padre è partito da Genova nel 1928 per Buenos Aires. Ha detto: «Come un figlio che ritrova nella madre Europa le sue radici di vita e di fede, sogno un nuovo umanesimo europeo». Sì, l'Europa, vista dal Sud del mondo e con gli occhi di un cristiano, non è perduta. Bisogna riprendere a sognare, liberi da rassegnazione, stanchezza e paura. Sembrava che il Papa volesse quasi contagiare di speranza gli europei: «Sogno un'Europa giovane, capace di essere ancora madre: una madre che abbia vita, perché rispetta la vita e offre speranze di vita. Sogno un'Europa che si prende cura del bambino, che soccorre come un fratello il povero e chi arriva in cerca di accoglienza perché non ha più nulla e chiede riparo. Un'Europa che ascolta e valorizza le persone malate e anziane, perché non siano ridotte a improduttivi oggetti di scarto. Sogno un'Europa, in cui essere migrante non è delitto...».
La Chiesa vuole la rinascita di «un'Europa affaticata». È anche una domanda ai cristiani: «Solo una Chiesa ricca di testimoni potrà ridare l'acqua pura del Vangelo alle radici dell'Europa». La Chiesa non mira a un'egemonia nel vecchio continente. Vuole solo aiutare a fare sintesi della pluralità di storie e appartenenze. Il Papa sa che l'Europa è profondamente plurale: diverse religioni, culture, etnie. Però, in un continente che ha vinto il Muro di Berlino, stanno risorgendo muri reali e culturali assieme all'intolleranza per l'altro. Per questo, Francesco ha invitato a investire sul dialogo: «La pace sarà duratura nella misura in cui armiamo i nostri figli con le armi del dialogo, insegniamo loro la buona battaglia dell'incontro e della negoziazione». Perché l'Europa è ancora il continente della pace e dei diritti umani, tra l'altro l'unico senza pena di morte: «Sogno un'Europa», ha concluso Francesco, «di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stato la sua ultima utopia».


Editoriale di Andrea Riccardi su "Famiglia Cristiana" del 15 maggio 2016.
Andrea Riccardi ha ricevuto anch'egli il Premio Carlo Magno nel 2009
(video)

Commenti

Post popolari in questo blog

La crisi in Giordania: a rischio un'oasi di pace nel caos del Medio Oriente

Il regno di Abdallah confina con Israele, Siria, Arabia Saudita e Iraq e ospita un altissimo numero di rifugiati Tutto è complicato e in movimento in Medio Oriente: le crisi si susseguono. Un solo Paese è stabile: la Giordania, su cui regnano gli hashemiti, famiglia che discende dal profeta Maometto. Ora il re Abdallah è stato scosso da una congiura, che coinvolge il fratellastro, principe Hamzah (un tempo erede al trono, che poi ha dovuto lasciare il posto al figlio di Abdallah). Il re ha assicurato che la situazione è sotto controllo e Hamzah ha dichiarato fedeltà al sovrano.  È una faida da famiglia reale, forse un po' più significativa di quella dei Windsor, con le rivelazioni del principe Harry e della moglie Meghan. Si gioca la stabilità di uno Stato al confine di Israele, Siria, Arabia Saudita e Iraq, che si affaccia sul Mar Rosso con il porto di Aqaba.  C'è stato un grande allarme internazionale. Il presidente Biden ha telefonato al re per sostenerlo. La crisi sembra r

I corridoi lavorativi: modello di accoglienza e buon senso

Sono un modo sicuro per integrare i rifugiati e avere la manodopera di cui abbiamo bisogno La sorpresa è venuta dalla società italiana: a fronte dei 151.000 posti messi in palio dal decreto flussi (non stagionali), le domande degli italiani sono state oltre 690.000. Una massa di richieste a dimostrazione dell'enorme bisogno di manodopera in quasi tutti i settori. La decrescita demografica rende urgente cercare manodopera all'estero.  La paura e l'allarmismo hanno paralizzato la politica che non ha trovato una soluzione ragionevole. I Governi della Ue sono immobilizzati dallo spirito del tempo: paura dei migranti e idea che ognuno debba fare da sé.  Ma i dati parlano chiaro: l'economia europea ha bisogno di manodopera, ma soprattutto l'inverno demografico rende sempre più urgente un rimedio. In Italia c'è forte inquietudine: secondo i dati dell'Istituto Cattaneo, dovremo andare a cercare gli immigrati, pena il crollo dell'economia perché per cinque pens

La guerra non è inevitabile e il mondo non si deve rassegnare

Papa Francesco entrando all'Arena di Verona saluta Andrea Riccardi  È la costante profezia del Papa: per realizzarla, bisogna investire tutti su diplomazia e dialogo Papa Francesco ha presieduto, sabato 18 maggio, all'Arena di Verona, l'incontro Giustizia e pace si baceranno . L'"Arena di Pace", nata nel 1986, ha avuto sei edizioni. Due nel 1991, il periodo della prima guerra del Golfo, che segnò la massima mobilitazione per la pace. Dal 2003 questo evento non si teneva più.  Negli ultimi due decenni il movimento della pace ha coinvolto meno persone. Resta ancora in Italia un tessuto importante di realtà associative, ma complessivamente il tema della pace è uscito dal dibattito pubblico. Sembra un paradosso, si parla meno di pace proprio quando l'Europa si trova di fronte a un grave conflitto che, a partire dall'aggressione russa, sta dilaniando l'Ucraina. Si aggiunge la drammatica situazione in Terra Santa: l`aggressione terroristica d'Israe