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Visualizzazione dei post da 2025

Sudan, la guerra invisibile che riguarda anche l'Europa

Profughi sudanesi in Ciad, ad Adre - 24 Gennaio 2025 - Foto Foreign Office UK/Russel Watkins Da 3 anni il Paese è devastato da scontri tra fazioni. E i rifugiati diventeranno un nostro problema Tra le troppe guerre aperte (oltre 50), forse una delle più sanguinose è quella in Sudan, dove il conflitto civile è iniziato nell'aprile del 2023. Se ne parla solo a tratti.  Sulle vittime i dati sono scarsi perché la guerra è avvolta dal silenzio e dal disinteresse: è raro che giornalisti indipendenti od operatori umanitari abbiano accesso alle aree degli scontri. Si parla di circa 30 mila morti in combattimento e di 150 mila per fame e malattie. Secondo gli esperti, tuttavia, oltre 5 milioni di sudanesi sono a rischio.  La guerra è esplosa tra i due alleati del golpe del 2021: l'esercito ufficiale (Saf, Sudanese Armed Forces) e le Forze rapide di supporto (Rsf), milizia paramilitare usata per combattere i ribelli del Darfur. I due gruppi si sono divisi per ragioni economiche (il c...

La lezione di Papa Leone: una tavola che abbatte i muri

Papa Leone XIV siede a tavola con i poveri della diocesi di Albano presso il Borgo Laudato si  il 17 Agosto Invitare a pranzo chi non ha nulla da dare in cambio è già un gesto di pace e fraternità Questo Ferragosto è stato un momento particolare e non solo per il lungo weekend. Il 15 di questo mese siamo stati ansiosi per il summit tra Trump e Putin nella speranza che si trovasse una via di pace per la guerra in Ucraina, che dura da più di tre anni. Per non poche persone, questi giorni festivi non sono stati tali. Il clima di vacanza mette in luce la solitudine di chi non ha parenti o amici. Gli anziani, pur avendo parenti, sono spesso soli. Si sentono più soli nei giorni festivi, giorni di calura in cui le città si svuotano. Poi non c'è festa per anziani, disabili, negli istituti dove trascorrono tutta la vita. Per i poveri, non c'è festa. Come far festa, quando si è soli?  Papa Leone, con semplicità, ha raccolto attorno al tavolo, domenica scorsa, nelle Ville Pontificie di ...

Giovani africani: un popolo senza guida in cerca di futuro

Giovani donne mozambicane - Foto di Tino Veneziano Entro la fine del secolo gli under 25 saranno quasi un miliardo. E noi europei dovremo farci i conti I giovani africani saranno presto il più grande problema geopolitico globale. Con un'età media di circa 19 anni, la popolazione di quel continente è la più giovane del mondo. Un dato significativo se confrontato con i 31 anni dell`America Latina, i 32 dell`Asia, i 33,4 dell'Oceania, i 38,6 del Nord America e i 42,5 dell`Europa, il continente più anziano. Oggi circa il 60% degli africani ha meno di 25 anni e più di un terzo è tra i 15 e i 24 anni.  I demografi calcolano che, entro il 2100, i giovani africani sotto i 25 anni saranno tra gli 800 milioni e il miliardo, il doppio degli europei. Quasi la metà dei giovani del mondo saranno africani. Ma le classi dirigenti africane non hanno risposte in termini di lavoro e occupazione.  In Africa molti Paesi attraversano un periodo di rapida urbanizzazione senza sviluppo: si modernizz...

Il Giubileo dei giovani, un evento su cui riflettere. A Tor Vergata i giovani hanno "incoronato" il loro Papa

  In cerca di risposte, hanno trovato in Leone XIV la guida con cui camminare verso il futuro Siamo in una stagione in cui tanti si raccolgono nei grandi eventi della Chiesa dopo Pasqua. Senza timore di essere massa, forse perché si sentono popolo. Il funerale di papa Francesco ha riunito in piazza San Pietro e per le vie di Roma fedeli, delegazioni ufficiali, gente di ogni provenienza. La continua fila alla sua tomba a Santa Maria Maggiore è segno di fedeltà alla memoria di un uomo che ha lasciato un'impronta. Non è un episodio chiuso. C'è stata grande attesa per il successore. Non quella di chi sperava in un papa che invertisse la tendenza di Bergoglio o, al contrario, in un suo clone. Non un'attesa ecclesiastica, di quel chiacchiericcio che deborda dai palazzi romani o dagli istituti ecclesiastici ai giornali e viceversa.  C'è stata un'attesa di popolo, espressione del bisogno del Papa: un testimone del Vangelo e un uomo di pace, senza alcun interesse se non que...

Gaza, Ucraina,... Viviamo nel timore che le guerre degli altri diventino le nostre

Una folla di persone provenienti da Jabalia, nel nord della striscia di Gaza, si reca a ritirare gli aiuti umanitari il 29 Luglio - Foto di Omar Ashtawy da Instagram Alla cultura del dialogo si è sostituita quella della forza, e i conflitti si estendono invece di contrarsi La situazione umanitaria di Gaza interpella le coscienze. Che fare per i palestinesi intrappolati fra le bombe e i missili e sotto il controllo ferreo di Hamas? Si moltiplicano annunci di tregue, poi rifiutati o smentiti. Grande è l'angoscia della popolazione, che soffre la fame e un dramma umanitario. Del resto, anche in Ucraina, nonostante il tavolo negoziale di Istanbul non sia chiuso, non si avanza. Il presidente Trump, partito da un grande ottimismo, forte del rapporto con Putin, si mostra pessimista sulla situazione. Che può fare la politica internazionale?  Siamo in una stagione in cui la diplomazia è in crisi. La nostra è l'età della forza. La diplomazia, tanto antica, che si è sviluppata nel Rinasc...

L'avvenire dell'Africa può cominciare dalla Costa d'Avorio

Una veduta di Abidjan di Gennaio 2025 - Foto Creative Commons Decisivo consolidare la democrazia del Paese. Le prossime elezioni saranno un banco di prova L'Africa non è tutta "nera" - così titolava anni fa Limes , l'autorevole rivista geopolitica. È un invito a leggere con attenzione le diversità e gli squilibri di un continente forse più complesso del nostro.  Sono ritornato di recente in Costa d'Avorio, Paese che conosco dagli anni Novanta. La capitale economica (in pratica pure politica), Abidjan, non era allora la megalopoli odierna con oltre sette milioni di abitanti, ma una città tranquilla, verde, niente di simile alla realtà caotica, vivace e trafficata di oggi. Nel 1960, all'indipendenza, contava 200 mila abitanti. Ora le grandi costruzioni, i grattacieli, le torri, le tante opportunità offerte in differenti campi, ne fanno una megacittà avveniristica, ben collocata nel mondo globale.  Abidjan è una città ricca, molto ricca, differente da tante c...

La guerra non risolve mai i problemi. Il grido dei pontefici, ieri e oggi

  Copyright: @Vatican Media I conflitti vanno fermati prima che diventino tragedie irreparabili. Ogni comunità sia casa di pace Karol Wojtyla, negli anni grigi della Guerra fredda, scriveva in una poesia: «Io credo che l'uomo soffra soprattutto per mancanza di visione». Non vedeva il futuro. In un quadro differente, è la situazione di oggi. Mentre le guerre continuano, siamo sballottati tra altalenanti notizie di scontri, bombardamenti e, d'altra parte, di possibili incontri. Non c'è una visione globale tra tante rivendicazioni di parte e accuse a vicenda.  Nell'Angelus del 22 giugno scorso, Leone XIV ha affermato una priorità: «Oggi più che mai l'umanità grida e invoca la pace. È un grido che chiede responsabilità e ragione e non dev'essere soffocato dal fragore delle armi e da parole retoriche che incitano al conflitto. Ogni membro della comunità internazionale ha una responsabilità morale: fermare la tragedia della guerra, prima che essa diventi una voragine...

L'inverno della ragione si abbatte sul mondo in fiamme. Dalla Palestina all'Ucraina, l'Onu è umiliata e l'umanità affonda nella guerra globale

Il Segretario Generale dell'Onu, António Guterres, parla all'Assemblea Generale il 2 Giugno - UN Photo/Manuel Elias È l'inverno della ragione. Papa Francesco parlava di "guerra mondiale a pezzi", ma oggi i "pezzi" si uniscono - così pare - tra loro nello scenario di un grande conflitto. Specie in Medio Oriente dove i bombardamenti israeliani e americani sull'Iran hanno allargato la guerra. Ne soffrono gli iraniani e il regime s'indurisce (anche contro i profughi afghani). Trump afferma di rinviare la decisione se bombardare o no, ma poi - a sorpresa - colpisce i siti iraniani. Un rapporto dell'Aiea, l'Agenzia per l'energia atomica, aveva dichiarato che l'Iran era prossimo all'obiettivo della fabbricazione dell'atomica. Tre giorni dopo, il suo direttore generale ha ridotto l'allarme. C'è differenza!  Certo gli iraniani sono inaffidabili. Israeliani, arabi, europei e americani sono assolutamente contrari a che Teher...

Lavoro e cittadinanza: questioni che vanno comunque affrontate. I referendum non hanno raggiunto il quorum, ma i temi restano d'estrema attualità per il Paese

Immagine da Liberetà L'Italia è il Paese europeo dove si sono svolti più referendum, a parte la Svizzera che li usa come metodo di governo: dal 1950 ci sono state 77 consultazioni; solo 10 in Francia, 5 in Spagna, 3 in Germania. Dalla fine degli anni `90, il quorum non è stato più raggiunto salvo che nel 2011 per i referendum sull'acqua e il nucleare.  I cinque referendum scorsi sono stati un rito frustrante: nessuno ha ottenuto il quorum. Lo strumento referendario risente della disaffezione degli elettori al voto. Anche alle elezioni politiche vota circa la metà degli aventi diritto (talvolta meno) e per i referendum la scarsa affluenza diventa esiziale per il quorum. Molti analisti propongono un quorum al 40% o al 30-35%, aumentando le firme per indirlo da mezzo milione ad almeno un milione.  L'attuale presidente della Corte costituzionale, Giovanni Amoroso, sostiene che si tratta di un istituto «espressione di democrazia diretta», ricordando che «è per effetto di un r...

La grande lezione di Floribert: resistere al male con la fede

Nuovo sole su Goma, di Stefano di Stasio Membro di Sant'Egidio ucciso dalla criminalità, il giovane congolese oggi è beato per la Chiesa Floribert Bwana Chui, giovane congolese di 26 anni, è stato ritrovato morto il 9 luglio 2007,  alla periferia della sua città di Goma, nella provincia del Kivu Nord. Un morto come tanti, si potrebbe dire. Perché occuparcene? La storia è vecchia di più di quindici anni.  Ma la Chiesa non ha dimenticato quest'uomo ucciso perché si era opposto al passaggio di forti quantità di riso avariato in quanto funzionario alla dogana tra Congo e Ruanda. Era abituale farlo in una frontiera dove non contava la legge ma l'interesse dei gruppi criminali. Gli era stata proposta una lauta somma di denaro. Aveva rifiutato. Voleva di più? Ma i corruttori si accorsero che questo giovane e bel ragazzo, con l'aria da intellettuale, non era come i suoi colleghi. Non si piegava. Allora bisognava ucciderlo per dare un esempio, martoriando il suo corpo.  Il 15 ...

Basta sacrificare vite innocenti, a Gaza è urgente una tregua

  Alcuni superstiti si aggirano tra le macerie di una scuola che era stata trasformata in rifugio per i profughi - Al Bureij (Gaza) maggio 2025 - Foto UNRWA La rappresaglia è senza sbocchi e non ha senso dividersi in tifoserie. Bisogna riconoscere due Stati Molti soffrono con Israele per le barbare uccisioni (anche di neonati) del 7 ottobre e per gli ostaggi assassinati, oppure tornati a casa dopo tempo o usati come ricatto. Uccidere, come Hamas ha fatto il 7 ottobre, esprime la volontà di annientare un popolo.  Ma tanti oggi dicono basta alla strage che sta colpendo Gaza e la sua gente, a partire dai bambini.  Le molte morti innocenti sono inspiegabili e disumane: scavano un abisso. L'anima del Medio Oriente è malata di bipolarismo dell'odio che sopraffà ogni senso di umanità. La vendetta è una vertigine che porta lontano. Hamas è un mostro ideologico che ha compiuto atti indicibili.  Ma non si possono sacrificare ancora vite umane in una guerra apocalittica. Molti...

Sì al quesito sulla cittadinanza per un'Italia più giusta e prospera

Foto Sant'Egidio L'integrazione di chi vive e lavora nel nostro Paese genera benefici sociali, economici e demografici Il quinto quesito del prossimo referendum propone di dimezzare da dieci a cinque anni i tempi di residenza legale in Italia per ottenere la cittadinanza italiana per lo straniero extracomunitario. Sono favorevole a una risposta positiva.  Bisogna rimettere in discussione una politica che scoraggia la concessione della cittadinanza ai cittadini non Ue.  Tale politica corrisponde a una visione, anzi a una "non visione": la diffidenza verso i non italiani che vengono nel nostro Paese, vivono qui, lavorano, pagano le tasse, contribuiscono al comune benessere.  Questa diffidenza ispira le lungaggini burocratiche che ritardano le pratiche per la cittadinanza anche per chi ne ha diritto. Soprattutto manifesta il disinteresse a integrare gente che già vive in Italia e di cui la nostra economia ha bisogno, come segnalano, inascoltati, tanti imprenditori. Le i...

Papa Leone XIV, buon pastore in un mondo inquieto per guidarci sulla via dell'amore

Leone XIV durante la Messa di insediamento il 18 Maggio - Foto da vatican.va «Cristo vuole che diventiamo un'unica famiglia», ha detto Leone XIV nella Messa di insediamento Domenica scorsa si è celebrata la liturgia di inizio del ministero petrino di Leone XIV. Si sono conclusi giorni complessi, aperti dall'intenso commiato di papa Francesco a Pasqua in piazza San Pietro, dalla sua morte, poi dalle discussioni nelle congregazioni generali dei cardinali, per finire con l'elezione di Leone XIV. È stato un tempo segnato dalla partecipazione di tanti al dolore per la perdita di un Pontefice amato (seppure contrastato da alcuni), dalla discussione sullo stato della Chiesa, infine dall'elezione - una sorpresa - del nuovo Papa. Un periodo in cui la Chiesa, le sue parole, sono stati al centro dell'attenzione del mondo. Non è stata solo una storia tra cattolici, ma una vicenda che ha toccato molti dalle più diverse posizioni di fede o che seguono con interesse il Papa e il s...

Il boia è sempre al lavoro: l'escalation delle esecuzioni

Foto Sant'Egidio Oltre il 90% in Iran, Iraq e Arabia Saudita, ma più di due terzi degli Stati Onu chiedono la moratoria Amnesty International ha pubblicato il rapporto annuale sulla pena di morte per il 2024, rilevando dati apparentemente contraddittori. Anzitutto la crescita di esecuzioni a livello globale con l'apice di 1.515. Iran, Iraq e Arabia Saudita sono responsabili del 91% delle esecuzioni note, registrandone l'impressionante totale di 1.380, mentre non si può quantificare quanto avviene in Cina, Corea del Nord e Vietnam.  Diminuiscono però gli Stati che applicano la pena capitale o la mantengono nei loro ordinamenti. Sono 113 i Paesi che l'hanno abolita e 145 quelli che l'hanno eliminata dalle leggi o dalla prassi.  Per la prima volta, più di due terzi degli Stati membri dell'Onu hanno votato la decima risoluzione dell'Assemblea generale per la moratoria della pena di morte.  Prezioso è il magistero di Francesco, che afferma: «La pena di morte è ...

Un popolo unito attorno al Papa nel segno della carità e della pace: il nuovo Pontefice deve contare sull'accoglienza di tutti per guidarci sulla via della speranza

  I cardinali riuniti nella Cappella Sistina al momento dell'"Extra omnes" il 7 maggio - Foto da Vatican Media Mentre scrivo l'elezione non è ancora avvenuta. Ma ricordo che Benedetto XVI, accomiatandosi dopo le dimissioni, disse: «Nel collegio cardinalizio c'è anche il futuro Papa al quale già oggi prometto la mia incondizionata reverenza ed obbedienza». Facciamo nostre queste parole di un grande credente: non sappiamo il nome dell'eletto, ma sarà il nostro Papa, colui che conferma nella fede i fratelli e guida la Chiesa. Attorno al Santo Padre si fa l'unità della Chiesa. Non solo con l'obbedienza, ma anche con la "reverenza". Quest'ultima parola suona antica ma è vitale: rispetto profondo.  I giorni prima del conclave sono stati attraversati da una certa irriverenza: sui media e sui social, che hanno dovuto riempire le "pagine" con pronostici e indiscrezioni. Irriverente, quanto curiosa, è l'immagine di Trump vestito da Po...

I poveri, la pace, una Chiesa aperta: l'eredità di un grande pontefice

Foto da Vatican News   Francesco si è assunto la responsabilità di sfide titaniche, ricevendo a volte applausi, altre rifiuti  Papa Francesco si è spento come avrebbe voluto, dopo aver salutato il suo popolo a Pasqua. L'ha benedetto, con un filo di voce e solennità, dall'alto della loggia di San Pietro. E stata la sensazione di tanti, che si è trasformata in un profondo rispetto e gratitudine per una vita che, dal 2013, si è consumata per la Chiesa, i cristiani, le religioni, il mondo, i popoli sofferenti e in guerra e i poveri. Perché Bergoglio, primo Papa che non ha vissuto il Concilio, ha rimesso i poveri al centro della Chiesa, realizzando la Chiesa dei poveri di cui parlava il Vaticano II.  Ha chiesto ai cristiani di toccare i poveri: è il superamento di quell'attivismo di iniziative assistenziali istituzionalizzate che ha abitato buona parte del mondo cattolico. Toccare il povero è un atto sociale e umano, ma anche mistico: sì, mistico, perché Francesco ha visto ne...

La Pasqua unica dei cristiani rafforza la nostra speranza. L'ecumenismo è il presupposto per costruire la pace, grazie anche alla forza dei martiri

  Foto Sant'Egidio I1 mondo sembra tanto diviso: le guerre che non vedono fine, le barriere più alte per i rifugiati e i migranti, il taglio della cooperazione (l'hanno fatto gli Stati Uniti e si accinge a farlo l'Olanda), i dazi e la guerra commerciale, i nazionalismi... Si vanno distruggendo quei processi di convergenza, messi in campo faticosamente.  Basterebbe pensare alla crisi delle Nazioni Unite, nate dal crogiuolo della Seconda guerra mondiale per «salvare le future generazioni dal flagello della guerra, che per due volte nel corso di questa generazione ha portato indicibili afflizioni all'umanità». Oggi sembrano inattuali o indesiderate. Colpo dopo colpo vengono minate quelle acquisizioni verso un nuovo ordine mondiale alla luce del comune destino dei popoli. Del resto, la riabilitazione della guerra è un fatto evidente, su cui abbiamo insistito più volte. Davanti a questo scenario viene da essere pessimisti.  Nel 1942, durante la guerra, in un momento duro, i...

Meno figli, più anziani: l'Italia invecchia e non sa dove andare

Foto Sant'Egidio Contro il declino servono sempre più lavoratori stranieri per far fronte ai bisogni del Paese Nel 2024 sono nati in Italia 370 mila bambini, il 2,75% in meno rispetto al 2023. Così comunica l'Istat.  Gli italiani continuano ad avere meno figli. Una notizia che preoccupa e fa pensare. Sono calati i decessi: oggi 651 mila, il 3,7% in meno rispetto all'anno precedente.  La speranza di vita (83 anni e quattro mesi) cresce di cinque mesi.  Una buona notizia! Complessivamente però diminuisce la popolazione italiana (37 mila persone in meno), ma soprattutto è globalmente più anziana.  È anche significativa un'altra rilevazione dell'Istat: il Paese perde 156 mila cittadini che vanno a lavorare o vivere all'estero. Questo pone una domanda: perché lasciano l'Italia?  Sono giovani alla ricerca di lavoro o di una vita migliore; sono pensionati che vogliono subire di meno il peso fiscale.  Il panorama umano e lavorativo d'Italia cambia costantement...

La politica "multiallineata" del presidente turco Erdogan

Erdogan alla riunione dei BRICS a Kazan - Ottobre 2024 -Foto da Presidenza della Turchia Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e leader del Partito repubblicano del popolo (Chp, fondato da Atatürk), è stato arrestato con l'accusa di corruzione. Il giorno prima gli era stata annullata la laurea, necessaria per candidarsi alla presidenza della Repubblica.  Erdogan ha già utilizzato altre volte i giudici per mettere fuori gioco gli avversari. Del resto così fecero i kemalisti contro di lui nel 1997, proprio quando era sindaco di Istanbul: condannato a dieci mesi, ridotti a quattro per "aver fomentato l'odio religioso", non poté diventare primo ministro malgrado la vittoria elettorale del suo partito e fu sostituito da Abdullah Gul tra il 2000 e il 2002. La persecuzione gli dette, però, un'enorme popolarità. Potrebbe accadere anche a Imamoglu, un avversario forte (come si è visto alle recenti primarie), pio praticante e nazionalista di Trebisonda, apprezzato dai laici....

Stati Uniti e Russia si sono trovati d'accordo sulla fine del conflitto in Ucraina - troppi un milione di morti e feriti - ma ci vorrà tempo per la composizione dei vari interessi

L'incontro a Gedda tra la delegazione statunitense e quella ucraina l'11 Marzo Le presidenze "muscolari" di Russia e Stati Uniti costringono l'Unione a ripensare al proprio ruolo Mezza tregua: questo il risultato del primo colloquio tra Donald Trump e Vladimir Putin. Gli Usa hanno fatto un vistoso passo indietro rispetto a Joe Biden, riconoscendo a Mosca una partnership. Al primo passo seguirà il negoziato per la tregua completa e un accordo sul Mar Nero. C'è stato lo scambio di prigionieri: i russi si sono impegnati a rilasciare i bambini rapiti. Infine si tratterà per concludere la contesa. Stati Uniti e Russia si sono trovati d'accordo sulla fine del conflitto - troppi un milione di morti e feriti - ma ci vorrà tempo per la composizione dei vari interessi. Da considerare il fatto che i due leader hanno parlato anche di energia, dollaro, Artico e Marte: i russi si sono detti interessati a discutere con Elon Musk.  Il dialogo affronta le narrazioni contr...

Un continente-fortezza è uno strappo alla cultura dell'Unione: bellicismo e rimpatrio dei profughi sono estranei al sogno europeo

Andrea Riccardi interviene alla manifestazione per l'Europa il 15 Marzo Un nuovo regolamento intende uniformare in modo più «rigido, snello ed efficace» i rimpatri La storia corre veloce. Gli europei hanno abolito da tempo le frontiere interne dell'Unione. Ma oggi si sentono minacciati: almeno parte degli elettori e dei politici. La guerra russa in Ucraina è il primo fatto che spaventa Polonia e Baltici, ma non solo. Trump non garantisce più la protezione americana.  C'è poi la questione dei rifugiati e migranti. L'impatto con loro genera una reazione in parte dell'elettorato.   La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato un progetto di riarmo per rafforzare gli eserciti nazionali, pur in un quadro europeo e con un impegno per l`industria militare europea. E, d'altra parte, un regolamento comune europeo per il sistema dei rimpatri.   Nei primi nove mesi del 2024 sono state emesse dagli Stati europei 327 mila espulsioni, ma ne so...