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Una cultura in cui coscienza e legge si innervino del senso dell’umano


Il bisogno di momenti di vera cultura si misura dalla folla che riempie il chiostro di San Domenico, a Fondi, ieri sera, 29 agosto, per la presentazione del libro “La coscienza e la legge” scritto a quattro mani da mons. Vincenzo Paglia e Raffaele Cantone. Al colloquio partecipano – insieme agli autori - AndreaRiccardi, Marco Impagliazzo e mons. Luigi Vari.
Il tema è di grande attualità. “Abbiamo bisogno in questo paese di una cultura in cui la coscienza e la legge si innervino del senso dell’umano” Afferma Riccardi in apertura, per affrontare poi questioni sostanziali nel dibattito attuale: il crollo del noi, la deriva della società che trasforma il popolo in plebe, le elezioni in plebisciti. La crisi delle culture popolari “Ma la cultura cristiana è una risorsa di questo paese”. E conclude: “Nella dimensione della storia e della giustizia la misericordia e la giustizia sono cresciute”.
“Il disegno di fondo – gli fa eco Vincenzo Paglia - è ritessere il tessuto umano e una visione comune. Senza questo sogno di ritessere la convivenza non vale né la giustizia né la coscienza”.
Mantenere la sicurezza senza perdere la giustizia ed essendo umani e misericordiosi, è la questione cruciale che fa da “fil rouge” a un  dibattito che non potrebbe essere più attuale, in un tempo in cui - conclude Impagliazzo  -  tanti, nel mondo, credono nella giustizia “fai da te” e la sfida alla democrazia è un fenomeno globale.

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