tag:blogger.com,1999:blog-5688896093135107811.post2865484984851675051..comments2023-06-02T14:14:31.122+02:00Comments on Andrea Riccardi, il blog: Non ci stanchiamo di gridare di salvare Aleppo, la Sarajevo del XXI secoloMarco Peronihttp://www.blogger.com/profile/05440750282035102482noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-5688896093135107811.post-42530530312983966292016-10-01T09:24:57.231+02:002016-10-01T09:24:57.231+02:00Alcuni, pochi, provano ancora...ebrei di seconda g...Alcuni, pochi, provano ancora...ebrei di seconda generazione dopo la Shoah, come me, con un pensiero semplice e diretto: forse quello che avviene in Siria e ad Aleppo (e sul monte Sinjiar e dintorni, tanto simile al massacro genocidario di Srebrenica, contemporaneo dell'assedio di Sarajevo) non è proprio come la Shoah, ma chiunque sappia davvero cos'è stata la Shoah non può rimanere inerte. Moti Kahane e la piccola ong Amaliah continuano a portare aiuti, medici e infermieri e medicine, anche laddove le grandi organizzazioni umanitarie non lo fanno più. E lavorano a delle #safezone, tra Siria e Israele, libere dai combattimenti: un primo pezzetto di pace, un riparo, intanto... Nella mia infima modestia, in quest'anno di infortunio, posso fare poco più che pregare ogni giorno e continuare a parlarne ostinatamente con quanti incontro... Ho ricominciato a insegnare, questa settimana, e mi ha stupita di nuovo il fatto che giovani 3.0, con tanta informazione a disposizione, sappiano poco o nulla di Aleppo e della Siria. Ai tempi della Shoah, la scusa dei tanti "spettatori" - anche in Italia! - era che non si sapeva...oggi è evidente che il problema non è questo. È piuttosto che, se non ci si pensa solo in termini di "io" ci si pensa in "noi" piccolissimi, spesso contrapposti...e crescono ragazzi fragili, che non realizzano il dono della pace di cui godono, spesso pieni di ansie (più o meno motivate), rassegnati all'essiccamento della vita democratica e ancor più alla morte di tanti (spesso lontani, ma non sempre) per le guerre o le povertà e violenze estreme. Abbiamo cominciato lezione con Emile Durkheim, che già ai tempi della prima guerra mondiale (che gli portò via il figlio Andrè e metà classe di studenti) diceva che le guerre non scoppiano ma sono dovute al generale rarefarsi delle volontà di pace. Mi sembra - ed è consolante - che da subito la maggior parte dei partecipanti alle lezioni abbiano manifestato sete di pace... Forse, 100 anni dopo Durkheim, un problema è l'occultamento delle volontà di pace, nei media e nella vita quotidiana. Ma questo rende tutti, e particolarmente i più giovani, molto fragili...malgrado tanti mi rimproverino da anni che "insegno cose troppo tristi", sono convinta che amare Aleppo e la Siria (anche nella mia infima maniera) sia al tempo stesso fare il bene dei giovani di qui...forse contribuirà ad evitarne qualche altro suicidio (5, nei mesi passati...)... E oggi, voglio credere che oltre alla bella preghiera di Assisi, anche la memoria del Presidente Shimon Peres, appena morto, RIP, possano essere di benedizione per una nuova, seria e urgente, ricerca di pace...Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/12444005402393850126noreply@blogger.com