Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

Gli immigrati sono spaesati perché spesso la loro cultura si sbiadisce nel tempo

La cultura è la vera risposta al radicalismo e agli estremismi, afferma Andrea Riccardi in questo articolo comparso oggi 24 febbraio sul magazine Sette del Corriere della Sera  L'uomo spaesato è il titolo di un libro, ma soprattutto la realtà di tanti contemporanei. Il libro è stato scritto da un grande studioso d'origine bulgara, Tzvetan Todorov, che nel 1963 lasciò il suo Paese per la Francia, facendone la patria culturale d'elezione. È morto recentemente. Nel libro (una delle sue tante opere), racconta l'esodo dalla Bulgaria comunista, la conoscenza dell'Occidente e degli Stati Uniti. Spiega: «L'uomo separato dal proprio ambiente... in un primo tempo soffre; è più gradevole vivere con chi ci è familiare». Il percorso di Todorov, che si è messo a scrivere in francese, è una transculturazione. «Siamo tutti, meticci», asserisce. È la storia di un intellettuale affermatosi in Francia e divenuto un punto di riferimento per la cultura occidentale. Ma sono po

La vera politica sugli immigrati. No operazioni di polizia, servono progetti nei Paesi d'origine

Un editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del 26 febbraio 2016 GLI SBARCHI DELLA MORTE: l'82 per cento dei barconi dei trafficanti vengono dal territorio libico. Nel 2016 sono morte nel Mediterraneo oltre 5 mila persone. I Paesi africani devono prendersi la responsabilità dei cittadini che emigrano I1 Governo italiano ha firmato un accordo con quello libico di Serraj. I temi sono caldi: immigrazione illegale, traffico di esseri umani, contrabbando, traffico di petrolio, terrorismo e altro. L'82% dei barconi dei trafficanti di esseri umani vengono dal territorio libico, controllato solo in parte da Serraj. L'Italia promette aiuto allo sviluppo e formazione del personale per i centri temporanei per i migranti. Dunque la Libia avrebbe un ruolo analogo alla Turchia nel trattenere rifugiati e migranti, per evitare gli sbarchi in Europa? Non sarebbe una novità. Un ruolo simile è stato già attribuito alla Libia dai Governi italia

Tavola Rotonda per il numero 4000 de La Civiltà Cattolica

Andrea Riccardi, con P.Antonio Spadaro, Emma Fattorini, Giuliano Amato, oggi, 18 febbraio presentano il numero 4.000 de "La Civiltà Cattolica"

Un'Europa più responsabile e integrata nell'era dell'America di Trump

Andrea Riccardi, sulla rubrica Religioni e civiltà del magazine Sette del Corriere della Sera Il mondo globale si è fatto complicato. È tramontato l'ordine - talvolta tragico - della guerra fredda; quello dei primi tempi della globalizzazione in cui gli Stati Uniti rappresentavano una potenza egemone. Ora l'America di Trump vive un protagonismo un po' imprevedibile, ma sembra non volersi far carico delle responsabilità storiche di "prima nazione" dell'Occidente. Questo provoca un brusco e necessario risveglio degli europei che avevano delegato una parte delle loro responsabilità - non tutte - agli Stati Uniti, in cambio di protezione. Anche l'Italia. Ma pure la Germania e, per certi versi, la Francia, pur autonoma di fronte alle scelte americane. Le domande sul futuro si addensano. Di fronte a uno scenario internazionale con tanti attori, quale il ruolo dei "medi" Paesi europei? Che fare nel confronto con i gig

L'iniziativa del Marocco: qualcosa si muove nel mondo dell'Islam

L'Islam, afferma Andrea Riccardi in questo editoriale su Famiglia Cristiana,   non è monolitico, ma un universo religioso frastagliato e complesso, come dimostra le recente norma approvata in Marocco, dove, sotto impulso del re, è stata abolita la pena di morte per chi pratica l'apostasia, ovvero rinnega la religione islamica. Un passo avanti verso la libertà di coscienza. Un manifesto dedicato al re del Marocco Muhammad VI a Rabat. Una domanda viene spesso riproposta: è pericoloso vivere con i musulmani? Non è solo una questione geopolitica. Riguarda le famiglie che vedono i loro bambini a scuola con quelli musulmani. Si chiedono: come sarà il domani con loro? Ci saranno terroristi o radicalizzati tra di loro? Il terrorismo islamista preoccupa assai. Molti si chiedono: l'islam è una religione violenta che spinge i suoi fedeli allo scontro, come un fatto dettato dai suoi cromosomi? Non bisogna allora evitare che i musu

Il caso dei Cavalieri di Malta dimostra che il Papa è misericordioso ma non è un debole

Un editoriale di Andrea Riccardi sul magazine Sette, del Corriere della Sera, sulla questione della ritrutturazione dell'Ordine dei Cavalieri di Malta. "Francesco  - scrive Riccardi - ha piena stima per l'attività umanitaria dell'ordine religioso, ma ciò non gli ha impedito di chiedere le dimissioni del Gran Maestro". I Cavalieri di Malta sono saliti alla ribalta con le dimissioni del Gran Maestro, richieste da papa Francesco. In questa vicenda, è apparso un aspetto del governo di Francesco, rispettoso della libertà dei Cavalieri e pieno di stima per le loro attività umanitarie, ma anche capace d'interventi forti. Chi confonde la "misericordia" predicata da Francesco con la debolezza deve ricredersi. L'intervento deciso del Papa è un segnale su cui riflettere. I Cavalieri di Malta hanno una storia quasi millenaria. Spesso una storia di battaglie, specie contro i cosiddetti "infedeli", gli arabi e i

La risposta a Trump? Un'Europa diversa ...

Cosa facciamo noi? E' la domanda di Andrea Riccardi all'Europa, di fronte alla politica isolazionista e nazionalista di Trump Oggi si parla tanto di Donald Trump. Giustamente, anche perché il nostro futuro dipende - almeno in parte - dalle scelte degli Stati Uniti e del suo presidente. Durante la campagna elettorale molti hanno sperato che le sue affermazioni fossero eccessi verbali o propagandistici. Non è così. Il neopresidente sta mettendo in pratica le promesse agli elettori. In America c'è parecchia opposizione: manifestazioni specie contro il bando degli stranieri di alcuni Paesi musulmani e, complessivamente, verso la politica di Trump. Una parte degli americani è però con lui. Il nuovo inquilino della Casa Bianca afferma la supremazia dell'interesse degli Stati Uniti sugli altri impegni e legami internazionali assunti in passato: America first. È una f orma di nazionalismo e isolazionismo , solo in parte in continuità con la

Nell'era postglobale e antiglobale siamo consapevoli di dover difendere la democrazia?

Difendere la democrazia e farla funzionare non è compito di noi europei? Andrea Riccardi si pone questa domanda nel contributo su "Sette" il magazine del Corriere della Sera di oggi.  Dopo i1 1989, c'è stata una grande euforia : si credeva che il mondo sarebbe divenuto presto tutto liberaldemocratico e aperto al libero mercato. Francis Fukuyama, ne1 1992, parlò della fine della storia a seguito della caduta del Muro. Tante storie dittatoriali sembravano alla fine. In Africa era l'ora delle transizioni dai regimi autoritari alla democrazia. L'America Latina voltava le spalle a vari decenni di dittature per imboccare la via democratica. Lo stesso avveniva in vari Paesi asiatici. Insomma, con qualche eccezione, il mondo si convertiva alla democrazia. E le eccezioni non erano solo gli "Stati canaglia", ma anche nel mondo arabo, saldamente nelle mani dei regimi autoritari. Tuttavia la storia in genere aveva preso un chiaro or

Perchè non accada più: la memoria di Auschwitz, un monito per l'Europa

Nell'editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana di questa settimana, un'esortazione alla coscienza europea: Non dimentichiamo l'abisso in cui siamo scesi nel Novecento  I1 27 gennaio scorso, anniversario della liberazione di Auschwitz, si è celebrata la Giornata della memoria per ricordare la Shoah. È un omaggio ai sei milioni di caduti che avevano - per i nazisti - una sola colpa: essere ebrei. È un evento storico molto particolare, anzi unico. Alcuni temono però che il 27 gennaio divenga un appuntamento formale. In realtà ricorda agli europei il punto più basso della loro storia. È un messaggio: che gli europei non dimentichino l'abisso in cui è sceso nel Novecento il Vecchio Continente, terra segnata dal cristianesimo, patria del diritto, culla della cultura. Se l'Europa oscura questa memoria, la democrazia e il processo di unificazione corrono gravi rischi. Infatti, l'Unione europea ha le sue radici profonde nel rif