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Visualizzazione dei post da ottobre, 2015

Le religioni? Strano, ma possono convivere - i luoghi della preghiera comune

Andrea Riccardi sulla rubrica Religioni e civiltà di "Sette" Ebrei e musulmani sembrano inconciliabili. Tra cristiani e islam molto spesso c`è tensione. Ma ci sono luoghi dove ancora si prega insieme Sembra difficile oggi che gli ebrei vivano con i musulmani. Appare pure complicato che i musulmani abitino con i cristiani. Invece ci sono stati luoghi attorno al Mediterraneo, dove gli ebrei hanno pregato accanto ai musulmani e questi ultimi accanto ai cristiani. Alcuni di questi luoghi esistono ancora e sono aperti ai credenti di varie religioni.   Notre Dame d'Afrique -Algeri Ho visto in un santuario dedicato a Notre Dame de la Garde, che domina Marsiglia, donne musulmane in preghiera. Lo stesso avviene nel santuario di Notre Dame d'Afrique (Algeri), dove i musulmani e i pochi cristiani rimasti nel paese si rivolgono a una Madonna nera . Sull'abside della chiesa, finita di costruire dai francesi nel 1872, campeggia la scri

Il coraggio di essere umani. Intervento di Riccardi al convegno della Comunità Giovanni XXIII - IL VIDEO

Stiamo più vicini al papa: Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana

Era già avvenuto con Benedetto XVI. Ma con Francesco c'è come un processo di screditamento attraverso false notizie o insinuazioni di Andrea Riccardi Questi sono stati giorni molto intensi per la Chiesa cattolica. Si è chiuso da poco il Sinodo dei vescovi, in cui si è discusso sulla famiglia nel mondo contemporaneo. Sono emerse sensibilità differenti, anche perché i problemi sono molti. Parlare di famiglia è discutere della realtà degli uomini e delle donne, ma anche dei bambini e degli anziani, tutti stretti in un comune vincolo di destino. E nella società globalizzata soffre tutto ciò che è legame, mentre si esalta l'individuo da solo. Così i padri sinodali hanno discusso dell'umanità dei nostri giorni, sotto l'angolatura della famiglia. Papa Francesco era con loro e ha più volte richiamato alla misericordia verso la condizione umana. Ovvio che misericordia non significhi distruggere o cambiare la dottrina della Chiesa. Non

«Sì, è caos triste. A Roma più tane che piazze» Serve una convocazione per Roma

Roma è in una situazione di «caos triste». Certamente contribuisce l'«immagine, che non è bella, perché la città è mal tenuta». Ma per Andrea Riccardi - romano, docente di Storia contemporanea e fondatore della Comunità di Sant'Egidio nel cuore di Trastevere - c`è un malessere spirituale più profondo che rode l'anima della città, spegne le energie, le disperde in tanti mondi separati ed emerge, poi, nei grandi scandali della corruzione. Questa «non è stata estirpata dai grandi lavacri come Mani pulite», mentre «può esserlo da uno spirito condiviso, dal senso della comunità». Per questo Riccardi, che è anche stato ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, riprende la sua idea di uno «sforzo costituente» per la città, con il quale mettere insieme tutte le energie migliori per «fare sistema». Cosa che al momento, è la sua analisi, non avviene. Professore, c'entra anche il carattere dei romani, considerati da s

La nomina dei vescovi di strada, figlia delle aperture del Sinodo. Di Andrea Riccardi

UN ALTRO SEGNALE DI FRANCESCO: VESCOVI DI STRADA di Andrea Riccardi Cantiere aperto. Le scelte del Papa sono un segnale per l`intero cattolicesimo italiano, alla vigilia del prossimo convegno nazionale di Firenze. C`è la volontà di continuare nel rinnovamento La nomina dei nuovi arcivescovi di Bologna e Palermo è una sorpresa per il profilo dei due prescelti. Il nuovo vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, è un parroco siciliano che ha scritto un libro sulla Chiesa dei poveri secondo il Concilio Vaticano II: viene chiamato a una sede prestigiosa a cui erano inviati normalmente vescovi provati. A Bologna è stato nominato Matteo Zuppi, vescovo ausiliare di Roma, uomo dell'incontro, con all'attivo una storia di impegno per i poveri e per la pace in Africa. La nomina di questi due vescovi «di strada», ma anche del dialogo, è stata comunicata proprio il giorno anniversario della preghiera per la pace tra le religioni voluta nel 1986 d

Ma c'è anche l'islam indonesiano. Un'analisi di Andrea Riccardi

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà Il più grande Paese musulmano del mondo dimostra che radicalismo e fanatismo non sono l'unica faccia di questa religione. L'Indonesia sta mostrando al mondo che un forte islam maggioritario può vivere nella democrazia, rispettando le minoranz. L'Europa è preoccupata per l'aggressività dell'islam. Al recente sinodo dei vescovi cattolici a Roma, vari padri hanno insistito sulla minaccia islamica all'Europa e ai cristiani. Soprattutto i vescovi mediorientali e africani. Ma di quale Islam si parla? Il mondo musulmano non è solo arabo, né vive tutto intorno al Mediterraneo. Le più grandi comunità musulmane sono in Asia: in Indonesia, Pakistan e India. In quest'ultimo Paese, nato dalla partition con il Pakistan ne11947 su base religiosa, vive una minoranza musulmana, il 20% degli indiani, di circa 255 milioni di credenti: una comunità molto più grande della somma dei mu

Andrea Riccardi ricorda il poeta Mario Luzi al Senato della Repubblica

Andrea Riccardi, in qualità di presidente della Società Dante Alighieri, ricorda oggi al Senato della Repubblica il grande poeta Mario Luzi, nell'anniversario della sua nascita.

Andrea Riccardi ad Atene: dalla denuncia a un'azione comune per i cristiani in Medio Oriente

Si tiene in questi giorni ad Atene una Conferenza Internazionale che vede una vasta partecipazione di leaders religiosi da ogni parte del mondo: patriarchi delle Chiese cristiane orientali, rappresentanti di Chiese europee, dell'Islam mediorientale e asiatico,  accademici. Andrea Riccardi vi ha preso parte con un suo intervento nella sessione inaugurale in cui ha richiamato l'ugenza di passare dalla denuncia della tragedia a un'azione comune delel Chiese cristiane. Per saperne di più

Non dimentichiamo i cristiani in Medio Oriente - Andrea Riccardi rinnova il suo appello

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà Sotto la pressione islamista e per la guerra civile in Siria e Iraq stanno scomparendo antiche comunità, eredi di una lunga storia In Medio Oriente, i cristiani sono ostaggi della guerra. Non sono le uniche vittime, ma la loro identità religiosa li espone a una vera persecuzione. Hanno dovuto lasciare i territori controllati dal sedicente califfato in Iraq. L'alternativa imposta dal nuovo potere islamista è stata la conversione all'islam o il pagamento della jizya, tassa richiesta ai dhimmi (non musulmani protetti in regime islamico). Peggio è toccato agli yazidi, un'antica comunità religiosa minoritaria, a cui la legge musulmana non riconosce nemmeno lo statuto di dhimmi: sono stati obbligati alla conversione all'islam, oppure uccisi, mentre parecchie donne della comunità sono divenute schiave sessuali dei combattenti islamici. I cristiani sono fuggiti dalle loro terre e si sono rifugiati nel

Le date del Giubileo della Misericordia

Tra poco più di un mese inizia il Giubileo della Misericordia. Quali le tappe, i momenti più salienti, gli eventi da non perdere? Ma anche quale è il senso profondo di questo anno giubilare? Ce ne parla Andrea Riccardi

Cittadinanza, Andrea Riccardi: Una scelta di civiltà che aiuterà il paese a crescere

L’ex ministro per l’Integrazione e fondatore della Comunità di Sant’Egidio applaude al voto di oggi alla Camera: “L’approvazione dello Ius Culturae riconosce finalmente un diritto al futuro a migliaia di minori che crescono in Italia considerandola a tutti gli effetti il proprio Paese” ROMA - “Si tratta di una scelta di civiltà che cambia in meglio la nostra società e offre al Paese un’occasione in più per la sua crescita, proprio ora che si sta uscendo da un lungo periodo di crisi”. L’ex ministro per l’Integrazione, Andrea Riccardi, che durante il governo Monti aveva lanciato per primo lo Ius Culturae come possibilità di accesso alla cittadinanza italiana, appoggia con convinzione il primo passo avanti verso questo “importante obiettivo”, sancito oggi dal vo

Il peso delle etnie divide l'Europa sui rifugiati - Andrea Riccardi su "Sette"

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà Nei Paesi dell'Est, l'appartenenza allo stesso popolo è l'elemento con cui ci si sente connazionali. In Francia, invece, ad accomunare è la cittadinanza   Un corteo di cattolici in abiti tradizionali in occasione della Messa delle Palme, a Lyse, in Polonia, la città dove è nato papa Giovanni Paolo Il. Abbiamo tanto parlato di Europa negli ultimi mesi: per la Grecia, per la responsabilità dei Paesi dell'Unione verso i rifugiati... Ci sono questioni più grandi della dimensione e della capacità del singolo Stato da affrontare insieme. Su questi problemi si registrano, com'è normale, posizioni differenti. Ma emergono anche diverse e radicate sensibilità. Sulla questione dei rifugiati, non si tratta solo di politiche di governo, ma anche di un sentire profondo della gente. Lo si è visto nel modo differente di affrontare la questione dei rifugiati. I paesi dell'Est, co

La visione di Francesco, alla vigilia del Sinodo sulla famiglia. Andrea Riccardi sul Corriere della Sera

"Il Papa non procede per ondeggiamenti casuali, ha un dialogo diretto con la comunità internazionale e una visione con cui tutti i vescovi del Sinodo sono chiamati a misurarsi. La confessione di monsignor Charamsa è un particolare di vita di palazzo che non può innescare una crisi di governo" afferma Andrea Riccardi in un interessante articolo sul Corriere della Sera del 5 ottobre 2015  Il papa, prosegue lo storico della Chiesa "Ha una visione. Ha molta autorità tra il «popolo» e nella comunità internazionale. Lo si è notato a Cuba e negli Stati Uniti, dove è stato accolto come un leader mondiale, anche grazie alla mediazione tra i due Paesi, molto elogiato da Castro e Obama (presidente fino a ieri osteggiato dai vescovi americani). Alla tribuna del congresso americano e dell'Onu, ha parla to da riconosciuto leader spirituale, oggetto di forte attenzione pure quando le sue idee non facevano l'unanimità. Il messaggio papale non pe

Andrea Riccardi al convegno dell'Associazione Giovanni XXIII "Il coraggio di essere umani"

“Il coraggio di essere umani” è il titolo del convegno nazionale che si terrà il 30 e 31 Ottobre al Teatro Novelli di Rimini per iniziativa della Comunità Papa Giovanni XXIII. L’evento ospiterà esponenti del mondo politico, sociale ed ecclesiale, saranno presenti anche rappresentanti istituzionali, delle Nazioni Unite e degli organismi internazionali, e ancora giornalisti e docenti universitari. Tra i relatori, Andrea Riccardi della Comunità di Sant‘Egidio; l’economista Stefano Zamagni, Gianfranco Cattai, Presidente Focsiv, Johan Ketelers, Segretario Generale dell’International Catholic Migration Commission (Icmc)e Mario Giro, Sottosegretario al Ministero degli Affari Esteri. Tra gli ospiti in sala anche i profughi accolti nelle strutture dell‘Associazione in Italia. Ci saranno collegamenti in diretta dai campi per i rifugiati e le periferie: Libano, Grecia, Reggio Calabria. L‘obiettivo degli organizzatori è “trovare insieme un percorso, delle linee guida per affrontare

Si può ancora scendere in piazza per la pace? Dire no al silenzio di fronte alla guerra in Siria - Andrea Riccardi

Le manifestazioni del 2003 contro l'intervento americano in Iraq segnarono la sconfitta del pacifismo. Che oggi potrebbe riprendersi il suo spazio Viene da chiedersi come mai oggi ci siano silenzio e rassegnazione di fronte alla guerra in Siria, che ha fatto più di 200.000 morti e quasi 10 milioni di sfollati. In molti ricordiamo le grandi manifestazioni di pace del 2003 contro l'intervento americano in Iraq. Viene da chiedersi come mai oggi ci siano silenzio e rassegnazione di fronte alla terribile guerra in Siria, che ha fatto più di 200.000 morti, più di 4 milioni di rifugiati all'estero, quasi 10 milioni di sfollati, a fronte di una popolazione siriana di 22 milioni. I rifugiati bussano ogni giorno alle porte degli europei. Sono i testimoni di un immane disastro in corso. Perché siamo come impotenti di fronte alla guerra in Siria? Che cosa è successo? Nel 2003, non scesero in piazza solo i pacifisti, ma quanti ritenevano che fare l

Le parole del Papa, il futuro del mondo

Il programma di Bergoglio: la Chiesa non sia una minoranza spaventata e l'Occidente si assuma le sue responsabilità Editoriale di Andrea Riccardi su "Famiglia Cristiana" Papa Francesco ha compiuto un grande viaggio negli Stati Uniti e a Cuba. Qui ha chiuso felicemente una storia aperta da Giovanni Paolo Il nel 1998 all'insegna della famosa frase-programma: «Cuba si apra al mondo e il mondo si apra a Cuba». Il programma - anche grazie alla mediazione di Bergoglio - si sta realizzando. Tra l'altro, il passaggio papale nell'isola è stato accompagnato dalla buona notizia d'un accordo tra Governo colombiano e guerriglia delle Farc, che lì negoziavano la fine di una guerra sanguinosa. I giorni negli Stati Uniti apparivano difficili. Parte dei cattolici e degli americani non avevano gradito che il Papa sfumasse le "battaglie culturali" sui valori non negoziabili. Le posizioni ecologiste del Papa non piacciono a