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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

La prefazione di Andrea Riccardi a "Il pericolo della ricchezza" di John H. Newman

Pubblicato da Jaca Book è il libreria dalla settimana scorsa, dopo oltre 150 anni dalla sua stesura "Il pericolo della ricchezza" di John H. Newman (pagine , euro 10). Testo fondamentale per comprendere il pensiero teologico del grande predicatore anglicano (1801-1890), entrando nelle ragioni della sua conversione al cattolicesimo nel 1846. Il testo è costituito da un sermone effettuato quando era pastore anglicano. La prefazione a questa edizione italiana è di Andrea Riccardi La postfazione è di Inos Biffi. Newmann, per anni docente a Oxford, venne nominato cardinale da Leone XIII nel 1879. Newman conosce bene la società britannica della prima metà dell'Ottocento, a cui parla coni suoi sermoni. Sa quale sia il ruolo rilevante degli interessi economico-finanziari non solo della società, ma nella vita di chi lo ascolta predicare. Infatti afferma con franchezza: «Apparteniamo a una nazione che sussiste in buona parte col far denaro». Non si può

Andrea Riccardi commenta su La Stampa i gravi fatti tunisini e lancia un allarme: Tunisi va sostenuta, altrimenti non ce la farà

da La Stampa del 29 giugno 2015 - intervista di Giacomo Galeazzi «L`Europa sbaglia a isolare Mosca: serve anche la Russia per stabilizzare il Mediterraneo». Lo storico Andrea Riccardi, ex ministro per la Cooperazione internazionale e l`Integrazione, ha fondato nel 1968 la Comunità di Sant`Egidio, «Onu cattolica» in prima linea su decine di fronti caldi e negoziati di pace. Geopolitica unita al dialogo tra le religioni. Secondo la rivista Time, con il venerdì dì sangue l`Isis cambia tattica: attacchi punitivi all`esterno invece di concentrarsi solo sull`espansione territoriale. Condivide questo grido d`allarme? «No. La situazione è grave però non vanno confusi eventi tra loro diversi. In comune ci sono una diffusa aggressività, l`appello jihadista ai lupi solitari e il franchising del terrore modello-Al Qaeda. Non esiste un inesorabile fronte che si riversa contro l`Occidente. In Kuwait, come nello Yemen, il conflitto è tra sunniti e sciiti mentre l`attentato in Francia

Italsimpatia: è lo strumento dell'estroversione italiana nel mondo. Andrea Riccardi a Perugia

L'Università per Stranieri al centro del mondo: il grande evento che dà lustro al nostro ateneo „ Si tiene oggi all’Università per Stranieri di Perugia , la Conferenza dei direttori degli istituti italiani di cultura, evento scientifico e culturale che è stato parte integrante della missione storica di questo Ateneo. La relazione introduttiva è affidata al Prof. Andrea Riccardi, Presidente Società Dante Alighieri, sul tema "L'Italia nel mondo: verso una nuova estroversione".   "Occorre organizzare una nuova stagione dell'estroversione italiana con l'Italsimpatia" ha detto Riccardi, che ha insistito, nella sua relazione, sull'attrazione che l'Italia esercita e quindi sulla necessità di investire di più nella promozione della lingua e della cultura italiane, sia nel mondo che nell'integrazione dei "nuovi italiani".

Stagione «costituente» per aprire la via alla rinascita di Roma. Editoriale di Andrea Riccardi su "Avvenire"

Il degrado, la spinta del Papa, la visione   Roma non sta bene. La gente è spaesata. Senza punti di riferimento. Non solo per i risultati dell`inchiesta su mafiacapitale, ma per un clima diffuso. Nelle periferie c`è molto vuoto . Mancano corpi intermedi, comunità, capaci di raccogliere e proiettare in avanti speranze ed energie. Nelle difficoltà, ogni romano, specie se fragile, è tanto solo. La vita quotidiana è dura per molti. Anche per chi sta meglio, l'esistenza è disagevole: ci disamora di questa bella città, vivendo in mezzo al traffico, in quartieri non vigilati, tra strade piene di buche, con servizi inadeguati. Sembra - ma forse è solo un`impressione - che il carattere dei romani sia cambiato. Lo si vede nel traffico: ciascuno fa per sé, senza regole, contro gli altri... È una metafora quotidiana di Roma senza un comune destino. Il Campidoglio è impallidito, a dir poco, come riferimento. Le amministrazioni lavorano spaventate. Mancano i parti

Non solo natura: Terra e fraternità la cura di Francesco per la casa comune

Nel giorno della pubblicazione dell'enciclica di papa Francesco sull'ambiente "Laudato sì", Andrea Riccardi pubblica un commento sul Corriere della Sera, di cui riportiamo i passaggi essenziali: Alla notizia di un`enciclica sull'ecologia, qualcuno ha ironizzato sulla sortita verde del Papa in un campo opinabile. In realtà i testi pontifici su temi di attualità hanno sempre suscitato critiche. Di che s`immischia la Chiesa? - fu la reazione alla prima enciclica sociale nel 1891, la Rerum Novarum, di Leone XIII (poi celebratissima). Nel 1967, molte critiche furono fatte alla Populorum progressio di Paolo VI. Perché il Papa discuteva di sviluppo? Infatti Montini, accusato di terzomondismo, aprì la questione degli ingiusti rapporti tra Nord e Sud del mondo. Papa Francesco, con Laudato si', situa nell`alveo delle «encicliche sociali» dei predecessori (molto citati nel suo testo). Come loro, lancia un messaggio di responsabilità e speranz

Olivier Clément: un cristiano di oggi, tra Oriente e Occidente.

Nel volume a più mani «Olivier Clément. Uno spirituale europeo», edito da Francesco Mondadori (pagine 144, euro 12) con l'introduzione di Andrea Riccardi, figurano contributi anche di Marko I. Rupnik, Frank Damour, Michel Evdokimov, Vladimir Zelinsky assieme ad altri autori che approfondiscono questa figura di «semplice cristiano» che ha ancora molto da insegnare agli intellettuali europei, credenti e no. Riportiamo alcuni passaggi dell'introduzione di Andrea Riccardi: Il pensiero di Olivier Clément, radicato nella tradizione del Vangelo e aperto alla realtà, resta cruciale per chi vuole inoltrarsi nel XXI secolo, tenendo insieme l’umano e la fede. Lo si può affermare oggi, quando ormai sono passati diversi anni dalla sua morte, avvenuta a Parigi il 15 gennaio 2009. Ma è una figura che bisogna scoprire sotto vari aspetti. La storia di Olivier Clément è quella di un occidentale, imbevuto di cultura francese, formatosi nel solco della laicità e della trad

Oriente e Occidente, fratelli che hanno bisogno di parlarsi. Riccardi a #civilizationsindialogue

Andrea Riccardi interviene a #civilizationsindialogue L'intervento di Andrea Riccardi all'incontro "Oriente e Occidente, dialoghi di civiltà" che si tiene l'8 e il 9 giugno 2015 a Firenze, con la partecipazione di autorevoli rappresentanti del mondo musulmano e mediorientale, organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio. VEDI IL PROGRAMMA COMPLETO Oriente e Occidente sono termini evocativi. Non è semplice definire i loro confini, anche se ci sono stati imperi d’Oriente e d’Occidente. Non facilmente definibili, eppure Oriente e Occidente esistono: due grandi realtà della storia che abbiamo incontrato. Esistono nella percezione delle persone e nella vita dei popoli. Sono realtà non sempre identificabili territorialmente. Tanto che l’Occidente è più grande dell’Europa e delle Americhe. L’Oriente che rappresentate è forse uno degli Orienti, accanto all’India, alla Cina, ai mondi asiatici. L'islam è più vasto dell'Oriente arabo-islamico. Nell

Al Quirinale, incontro tra il presidente Mattarella e Andrea Riccardi

Il capo dello Stato Sergio Mattarella ieri ha ricevuto al Quirinale Andrea Riccardi, il nuovo presidente della Società Dante Alighieri, l'istituzione che tutela e diffonde la lingua e la cultura italiana nel mondo, accompagnato dal consiglio direttivo composto dai vicepresidenti. Gianni Letta, Luca Sellami e Paolo Peluffo, e dal segretario generale Alessandro Masi. Riccardi, storico della Chiesa e fondatore della Comunità di Sant'Egidio ministro per la Cooperazione internazionale con Monti, è stato eletto presidente della Società Dante Alighieri lo scorso 22 marzo.

Fare festa attorno alla Parola di Dio: la proposta di Andrea Riccardi

“Credo che in ‘pezzi del popolo di Dio’, nelle Chiese latinoamericane, nelle comunità di base, nella Chiesa indonesiana, nella stessa esperienza di sant’Egidio, nell’esperienza della Società San Paolo – Gruppo Paolino, ci siano tanti cammini di festa della Parola di Dio, che non sono solo momenti catechetici, ma sono momenti di celebrazione e di venerazione della Parola, che si legano alla Dei Verbum (costituzione dogmatica emanata, promulgata da papa Paolo VI, il 18 novembre 1965, nell’ambito del Concilio Vaticano II, riguardante la ‘Divina Rivelazione’ e la Sacra Scrittura, ndr), perché il grande dono del Concilio è proprio la riscoperta della Parola. Allora noi abbiamo la responsabilità, a cinquant’anni dalla Dei Verbum, di legare questi fatti, queste vicende, quest’esperienza a una domenica della Parola di Dio. La Dei Verbum afferma: ‘ La Chiesa ha sempre venerato le Sacre Scritture come ha fatto con il Corpo di Cristo, non mancando mai, soprattutto nella sacra liturgia, di