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Visualizzazione dei post da 2015

Premio Carlomagno a papa Francesco. Andrea Riccardi "Importante riconoscimento a chi sta donando nuova giovinezza all'Europa"

“E’ un importante riconoscimento a chi, sin dall’inizio del suo pontificato, ha lavorato alla costruzione della pace e dell’unità fra i popoli con un messaggio universale”. Così Andrea Riccardi commenta il conferimento del premio Carlomagno a Papa Bergoglio.  Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, anche lui insignito del “Karlpreis” nel 2009, parla di scelta di “grande rilievo” rivolta all’Europa: “Primo latinoamericano a ricevere il prestigioso premio, Francesco è ormai diventato per tanti, non solo cristiani, una voce autorevole che richiama alla giustizia e invita a guardare al futuro. Ad un’Europa, che soffre troppo spesso per le sue divisioni e per una mancanza di visione – con la tentazione di chiudere le porte - sta donando un nuovo respiro e una nuova giovinezza”. Cos'è il premio Carlomagno tutti i premiati

Il dramma del Medio Oriente senza cristiani sotto i colpi dell'islamismo

Un'analisi di Andrea Riccardi sul Corriere della Sera 21 dicembre 2015  A Bagdad, ieri, il patriarca Sako ha aperto l a Porta Santa nella cattedrale caldea, parlando di cristiani «tribolati, ma non schiacciati». Ha ricordato un dramma nella trag edia mediorientale: quello dei cristiani. Soffrono come il resto della popolazione. Ma sono colpiti in modo particolare: da quelli uccisi negli attentati a Bagdad fino ai cristiani assiri utilizzati come scudi umani nella capitale del Califfato, Rakka. Il Medio Oriente, tra breve, sarà senza cristiani . Erano circa il 10% dei siriani e il 3,5% degli iracheni. Nel 1948, gli ebrei furono scacciati dagli Stati arabi, mentre i cristiani restarono fedeli al nazionalismo arabo. Nella loro storia bimillenaria, questi hanno resistito a invasioni e violenze per convertirli: dagli arabi ai mongoli e agli ottomani. Nella notte tra i1 6 e i1 7 agosto 2014, di fronte a Daesh incalzante in Iraq, ben 120.000 cr

La lotta di una madre contro la pena di morte 'catastrofe spirituale del mondo'

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà Tamara, cristiana ortodossa, ha visto il figlio fucilato ingiustamente. Ha ottenuto l'abolizione nel suo Uzbekistan e altrove: le resta, in Europa, la Bielorussia   Ti chiedo perdono se il destino non ci permetterà di incontrarci. Ricorda che io non sono colpevole, non  ho ucciso nessuno. Preferisco morire, non permetterò a nessuno di farti del male. Ti amo molto. Sei l'unica persona cara della mia vita. Ti prego, ricordati di me...»: questa è la lettera che Tamara Chikunova ricevette nel 2000 dal figlio, dopo che era stato fucilato segretamente in Uzbekistan. Tamara è russa di etnia e cittadinanza, abitante nell'Uzbekistan, indipendente dopo la fine dell'Urss nel 1991. La sua vita, fino al 2000, era stata tranquilla, nonostante le difficoltà della minoranza russa nel nuovo assetto politico. Tuttavia, nel 1999, il 17 aprile, suo figlio, Dimitrij, viene arrestato. Comincia un tunnel. Per sei mesi non sa più n

Salviamo Aleppo e i suoi abitanti. #savealeppo

Andrea Riccardi rinnova il suo appello per la città siriana devastata dalla guerra. Qui le tre grandi religioni vivevano in pace. I cristiani erano tanti. Ora, sotto le bombe, chi può scappa. Nel silenzio del mondo Aleppo era bella. Un intreccio di storia e monumenti. Aleppo era la città di tutti. Purtroppo gli ebrei l'avevano lasciata con l'indipendenza della Siria. I pochi rimasti sono andati via poi. I cristiani erano tanti: 300 mila su un milione e 900 mila abitanti. Il quartiere cristiano era vivace, con chiese di confessioni differenti. Quella armeno-ortodossa, antica e levigata dalla preghiera e dalla vita. Non lontano quella greco-cattolica, vicino a cui risiedeva un grande aleppino, il vescovo Edelby, che diceva: «Perché infastidirsi alla voce del muezzin attraverso gli altoparlanti? Provo anch'io a farmi chiamare alla preghiera e percepisco che i musulmani si sentono chiamati». Una famiglia armena gestiva, da più di

La misericordia oggi, conferenza di Andrea Riccardi a Alessandria

Ultimo e importante appuntamento questa sera per 'I martedì dell'avvento' organizzati dalla Diocesi di Alessandria. Alle 21, all'Auditorium della Parrocchia di San Baudolino 13 ad Alessandria, arriverà il professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, Ministro per la Cooperazione internazionale nel Governo Monti e attuale presidente della Società Dante Alighieri. Introdurrà la serata l'ex ministro alessandrino Renato Balduzzi.

Quel prete del mondo arrivato a Bologna Il ritratto di Zuppi dell’amico Riccardi

Un'intervista a Andrea Riccardi del Corriere di Bologna, dopo l'insediamento in diocesi di mons. Matteo Maria Zuppi. Il fondatore della Comunità di Sant’Egidio racconta la sua amicizia con il nuovo vescovo arrivato in città «Conosco Zuppi da quando aveva 15 anni e insieme al prete ho visto crescere l’uomo». Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio ed ex ministro per la Cooperazione internazionale e l’integrazione del governo Monti, racconta chi è il nuovo vescovo di Bologna. Un ritratto autentico e pieno di stima per una figura che secondo Riccardi «saprà camminare tra la gente, non solo un prete di strada ma un prete del mondo». Quali sono i valori principali che il nuovo vescovo porterà a Bologna? «Conosco la sua storia, quella di una persona che ha vissuto il Vangelo fin da giovane. La storia di un impegno partito da giovanissimo e proseguito nel tempo. Di lui ricordo soprattutto la caparbietà nel ’92 in Mozambico per mettere fine a quel c

Andrea Riccardi e la visione geopolitica di Giorgio La Pira

La "visione" del Fidel italiano:  Giorgio La Pira, il "comunistello di sacrestia" per gli ambienti vaticani anni 50, credeva nel potere d'attrazione del mondo cristiano. Attraverso il dialogo. Un commento di Andrea Riccardi  Negli ambienti vaticani degli anni Cinquanta, lo chiamavano il "comunistello di sacrestia": si trattava di Giorgio La Pira, sindaco di Firenze da1 1951 al 1957 e da1 1961 al 1965. In realtà La Pira aveva una visione geopolitica che rifiutava il determinismo tragico, per cui Occidente ed Est comunista erano destinati, se non allo scontro, a una perenne contrapposizione. Gli ambienti vaticani e italiani (conservatori), quelli economici, il "partito romano" (la corrente ecclesiastica di destra e tradizionalista), lo consideravano pericoloso. Giuseppe De Luca, erudito e prete romano, lo chiamava "il nostro Fidel Castro". La Pira, antifascista e oppositore alle leggi razzial

Servono uomini che attraversino le culture, la globalizzazione ha bisogno di dialogo

Andrea Riccardi, nella rubrica Religioni e civiltà  In tempi di globalizzazione sono preziose le figure che passano da un mondo all`altro: mostrano la strada per superare i pregiudizi La globalizzazione sembra appiattire tutto e tutti su un unico modello. Rinascono però, quasi per contrapposizione, identità radicali. Siamo anzi in una stagione di radicalismi. Basterebbe pensare al mondo islamico. Ma non è l'unico: tutti i mondi, le culture, le religioni hanno correnti fondamentaliste. La globalizzazione (che accosta mondi lontani, attraverso il contatto, la migrazione o il virtuale) ha bisogno di dialogo. Non è un atteggiamento buonista. Bensì è necessità posta da inedite convivenze. La gente va aiutata a vivere insieme, ma anche a conoscersi, a superare antichi pregiudizi e a stimarsi. Per questo non bastano i convegni. Ci vogliono donne e uomini, familiari a mondi diversi, che si facciano carico di avvicinarli . Sono quelli che, in francese

Pena di morte: stop alla barbarie. Da 2000 città un segno forte per l'abolizione

Il Colosseo illuminato per dire No alla pena di morte Editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana: Da 2 mila città un segnale forte per l'abolizione Il 30 novembre più di duemila città nel mondo hanno lanciato un segnale forte per l'abolizione della pena di morte. A Roma si è illuminato il Colosseo. Si ricorda il 30 novembre del 1786, quando il Granducato di Toscana fu il primo Stato a cancellarne l'esistenza legale. Sono passati più di due secoli, ma la pena capitale resta in troppi Stati. In questi giorni difficili, talvolta la si evoca quale misura antiterroristica, dimenticando che proprio la morte suggella le ideologie del terrore. Da 14 anni, la Comunità di Sant'Egidio anima, in tutto il mondo, il movimento "Cities for Life".  Non si può amare e difendere la vita, se si consente l'esecuzione capitale: è il pensiero di Sant'Egidio, condiviso da tanti uomini e donne di varie religioni o umanisti.  

Editoriale - Il coraggio politico del viaggio africano di papa Francesco

Il Pontefice è andato in un continente instabile per parlare di pace, sfidando i pericoli di attentati Una reazione forte dopo i fatti di Parigi  M oltissimi erano contrari al viaggio del Papa in Centrafrica e alla sua rischiosa esposizione a Bangui. Avevano ragione: c'è stato un vero rischio per la sua persona. I militari francesi avevano avvertito sull'impossibilità di controllare le fazioni e le tante armi in mano alla gente. Papa Francesco però è voluto andare a Bangui, rispettando il programma, anche la visita al quartiere musulmano (che suscitava le maggiori perplessità). Ha avuto un coraggio personale straordinario, rivelatore del senso profondo del suo ministero. Ha mostrato l'audacia di chi vive quello che crede. Non ha avuto paura di andare nella moschea centrale di Koudougou a proclamare: «Tra cristiani e musulmani siamo fratelli». È anche una lezione a noi europei spaventati del futuro, specie dopo

«C`è bisogno di ideali, valori e di cultura. Il terrorismo prospera nella disperazione » Intervista ad Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio ed ex ministro

 «No, non siamo in guerra. Il terrorismo prospera nella disperazione» . Intervista a Andrea Riccardi di Mario Lavia su l'Unità 30 novembre 2015  «No, noi non siamo in guerra e non dobbiamo riconoscere la dignità di nemici ai terroristi. E poi parlare di guerra è semplicistico, la risposta è più difficile». Già, quale risposta dobbiamo dare al terrorismo: è la domanda che il mondo si pone da quella notte di Parigi del 13 novembre, è il novello che agita la coscienza dell'Occidente - un Occidente che in fondo è consapevole di aver sbagliato troppe volte e che oggi si ritrova faccia a faccia col mostro dell'Isis. Non siamo in guerra, ci dice dunque Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio, storico, già ministro nel governo Monti. Che occorra una risposta complessa, professor Riccardi, forse adesso, passata la gra nde emozione, lo stiamo tutti comprendendo meglio. Ma detto questo si spalanca un compito immane: da dove cominciare questa

Religioni e civiltà: Una Chiesa dal volto più umano

Con il Giubileo straordinario, papa Francesco chiede ai cattolici una "conversione" alla misericordia e a una concezione della fede aperta ad essa  L'8 dicembre prossimo, papa Francesco apre il giubileo straordinario dedicato a lla "misericordia". È anche il giorno in cui cade il cinquantesimo anniversario della conclusione del Vaticano II, la cui attuazione è sentita da Bergoglio come un fatto di primaria importanza. I giubilei (i cosiddetti Anni Santi) si ripetono nella Chiesa cattolica ogni venticinque anni come tempo di rinnovamento della fede e di pellegrinaggio a Roma. È una tradizione che risale almeno al 1300 e si riallaccia al giubileo ebraico, che ha però un'altra dimensione. Dopo il Vaticano II, molti erano contrari a continuare questa tradizione di origine medievale. Il giubileo cadeva nel 1975, a dieci anni dalla fine del Concilio. Paolo VI invece volle l'Anno Santo e fu un grande successo. Nel 2000, il

Dopo la strage di Parigi: ripopolare le periferie dei nostri valori

Un editoriale di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana   del 29/11/2015 Il vuoto di politiche sociali ha aggravato il disagio L'attacco terroristico a Parigi, il 13 novembre scorso, fa paura. La violenza toccherà anche noi? Il successivo attacco a Bamako in Mali dà la sensazione di una guerra, come del resto ha dichiarato il presidente francese, François Hollande. Dovremo cambiare abitudini? O bisogna scendere in campo contro i terroristi in Medio Oriente, come fa la Francia con i raid aerei sui territori dell'Isis? A lungo abbiamo pensato che la violenza restasse lontana. Ora la nostra vita deve cambiare. Ma abbiamo la memoria corta. Nei primi anni de1 2000, Spagna e Gran Bretagna sono state colpite. Sarebbe un errore cadere subito nel panico. Certo la minaccia c'è. Ci sono infiltrati nelle nostre società, pronti a raccogliere l'invito dell'Isis a colpire. Ci si chiede: abbiamo sbagliato a far entrare tanti musulmani in Europa? Da

Il terrore si affronta con politiche sociali e un impegno educativo - Andrea Riccardi su Corriere della Sera

Le conseguenze di quanto è stato fatto in Iraq sono sotto gli occhi di tutti. Si tratta di uno scenario da non ripetere. Grandi parti del mondo musulmano sono esterne allo scontro: l`Islam indonesiano (200 milioni) non ha creato uno Stato confessionale.  Il conflitto in corso è soprattutto tra arabi e di arabi, che vogliono una leadership mondiale attraverso il califfato e una sfida globale  Chi ama Parigi sente quanto è stato terribile il 13 novembre. I terroristi hanno colpito la capitale che più esprime lo spirito europeo. Il presidente Hollande ha dichiarato: «Siamo in guerra». Il brutale attacco terrorista all'albergo di Bamako, in Mali, vuol mostrare quasi un assedio islamico alla Francia. Certo dovremo abituarci a vivere con i rischi e le paure dell'offensiva terrorista. Avvenne anche dopo l'11 settembre, quando furono colpite, nel 2004, Madrid con 191 caduti e Londra, un anno dopo, con 56 morti. È duro

Perché serve che la Turchia sia europea

Ankara deve diventare un perno di stabilità nella regione Articolo di Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana del 12 novembre 2015 Le elezioni in Turchia hanno dato la vittoria al partito del presidente della Repubblica Recep Tayyip Erdogan e del primo ministro Ahmet Davutoglu di orientamento islamista. Quello che preoccupa l'opinione internazionale non è l'orientamento del partito, ma le ambizioni di Erdogan: gestire il potere in maniera talvolta autoritaria. Qualcuno parla di "nuovo sultano". Del resto Erdogan ha voluto altre elezioni, non rassegnandosi al risultato del giugno 2015 , che non dava al suo partito i voti necessari a governare da solo. A giugno, l'Hdp, partito filocurdo e delle minoranze, era arrivato sorprendentemente al 13%; invece alle ultime elezioni è sceso al 10,34, poco oltre lo sbarramento. Erdogan, alle ultime elezioni, ha avuto il 49,46%, cioè 316 seggi su 550. Ha oggi la maggioranza per governare (non però i 330 seggi necessari per l

Vatileaks, Riccardi smentisce: Mai incontrato ne' avuto conversazioni telefoniche con Chaouqui

VATILEAKS, RICCARDI SMENTISCE: “MAI INCONTRATO   NE' AVUTO CONVERSAZIONI TELEFONICHE CON CHAOUQUI” ROMA - Riguardo alle indiscrezioni sull’affare denominato “Vatileaks” e sulle inchieste giudiziarie in corso - uscite questa mattina su alcuni organi di stampa - si rende noto che Andrea Riccardi non ha mai incontrato, né avuto conversazioni telefoniche con la signora Francesca Immacolata Chaouqui.

Le religioni? Strano, ma possono convivere - i luoghi della preghiera comune

Andrea Riccardi sulla rubrica Religioni e civiltà di "Sette" Ebrei e musulmani sembrano inconciliabili. Tra cristiani e islam molto spesso c`è tensione. Ma ci sono luoghi dove ancora si prega insieme Sembra difficile oggi che gli ebrei vivano con i musulmani. Appare pure complicato che i musulmani abitino con i cristiani. Invece ci sono stati luoghi attorno al Mediterraneo, dove gli ebrei hanno pregato accanto ai musulmani e questi ultimi accanto ai cristiani. Alcuni di questi luoghi esistono ancora e sono aperti ai credenti di varie religioni.   Notre Dame d'Afrique -Algeri Ho visto in un santuario dedicato a Notre Dame de la Garde, che domina Marsiglia, donne musulmane in preghiera. Lo stesso avviene nel santuario di Notre Dame d'Afrique (Algeri), dove i musulmani e i pochi cristiani rimasti nel paese si rivolgono a una Madonna nera . Sull'abside della chiesa, finita di costruire dai francesi nel 1872, campeggia la scri

Il coraggio di essere umani. Intervento di Riccardi al convegno della Comunità Giovanni XXIII - IL VIDEO

Stiamo più vicini al papa: Andrea Riccardi su Famiglia Cristiana

Era già avvenuto con Benedetto XVI. Ma con Francesco c'è come un processo di screditamento attraverso false notizie o insinuazioni di Andrea Riccardi Questi sono stati giorni molto intensi per la Chiesa cattolica. Si è chiuso da poco il Sinodo dei vescovi, in cui si è discusso sulla famiglia nel mondo contemporaneo. Sono emerse sensibilità differenti, anche perché i problemi sono molti. Parlare di famiglia è discutere della realtà degli uomini e delle donne, ma anche dei bambini e degli anziani, tutti stretti in un comune vincolo di destino. E nella società globalizzata soffre tutto ciò che è legame, mentre si esalta l'individuo da solo. Così i padri sinodali hanno discusso dell'umanità dei nostri giorni, sotto l'angolatura della famiglia. Papa Francesco era con loro e ha più volte richiamato alla misericordia verso la condizione umana. Ovvio che misericordia non significhi distruggere o cambiare la dottrina della Chiesa. Non

«Sì, è caos triste. A Roma più tane che piazze» Serve una convocazione per Roma

Roma è in una situazione di «caos triste». Certamente contribuisce l'«immagine, che non è bella, perché la città è mal tenuta». Ma per Andrea Riccardi - romano, docente di Storia contemporanea e fondatore della Comunità di Sant'Egidio nel cuore di Trastevere - c`è un malessere spirituale più profondo che rode l'anima della città, spegne le energie, le disperde in tanti mondi separati ed emerge, poi, nei grandi scandali della corruzione. Questa «non è stata estirpata dai grandi lavacri come Mani pulite», mentre «può esserlo da uno spirito condiviso, dal senso della comunità». Per questo Riccardi, che è anche stato ministro per la Cooperazione internazionale e l'integrazione, riprende la sua idea di uno «sforzo costituente» per la città, con il quale mettere insieme tutte le energie migliori per «fare sistema». Cosa che al momento, è la sua analisi, non avviene. Professore, c'entra anche il carattere dei romani, considerati da s

La nomina dei vescovi di strada, figlia delle aperture del Sinodo. Di Andrea Riccardi

UN ALTRO SEGNALE DI FRANCESCO: VESCOVI DI STRADA di Andrea Riccardi Cantiere aperto. Le scelte del Papa sono un segnale per l`intero cattolicesimo italiano, alla vigilia del prossimo convegno nazionale di Firenze. C`è la volontà di continuare nel rinnovamento La nomina dei nuovi arcivescovi di Bologna e Palermo è una sorpresa per il profilo dei due prescelti. Il nuovo vescovo di Palermo, Corrado Lorefice, è un parroco siciliano che ha scritto un libro sulla Chiesa dei poveri secondo il Concilio Vaticano II: viene chiamato a una sede prestigiosa a cui erano inviati normalmente vescovi provati. A Bologna è stato nominato Matteo Zuppi, vescovo ausiliare di Roma, uomo dell'incontro, con all'attivo una storia di impegno per i poveri e per la pace in Africa. La nomina di questi due vescovi «di strada», ma anche del dialogo, è stata comunicata proprio il giorno anniversario della preghiera per la pace tra le religioni voluta nel 1986 d

Ma c'è anche l'islam indonesiano. Un'analisi di Andrea Riccardi

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà Il più grande Paese musulmano del mondo dimostra che radicalismo e fanatismo non sono l'unica faccia di questa religione. L'Indonesia sta mostrando al mondo che un forte islam maggioritario può vivere nella democrazia, rispettando le minoranz. L'Europa è preoccupata per l'aggressività dell'islam. Al recente sinodo dei vescovi cattolici a Roma, vari padri hanno insistito sulla minaccia islamica all'Europa e ai cristiani. Soprattutto i vescovi mediorientali e africani. Ma di quale Islam si parla? Il mondo musulmano non è solo arabo, né vive tutto intorno al Mediterraneo. Le più grandi comunità musulmane sono in Asia: in Indonesia, Pakistan e India. In quest'ultimo Paese, nato dalla partition con il Pakistan ne11947 su base religiosa, vive una minoranza musulmana, il 20% degli indiani, di circa 255 milioni di credenti: una comunità molto più grande della somma dei mu

Andrea Riccardi ricorda il poeta Mario Luzi al Senato della Repubblica

Andrea Riccardi, in qualità di presidente della Società Dante Alighieri, ricorda oggi al Senato della Repubblica il grande poeta Mario Luzi, nell'anniversario della sua nascita.

Andrea Riccardi ad Atene: dalla denuncia a un'azione comune per i cristiani in Medio Oriente

Si tiene in questi giorni ad Atene una Conferenza Internazionale che vede una vasta partecipazione di leaders religiosi da ogni parte del mondo: patriarchi delle Chiese cristiane orientali, rappresentanti di Chiese europee, dell'Islam mediorientale e asiatico,  accademici. Andrea Riccardi vi ha preso parte con un suo intervento nella sessione inaugurale in cui ha richiamato l'ugenza di passare dalla denuncia della tragedia a un'azione comune delel Chiese cristiane. Per saperne di più

Non dimentichiamo i cristiani in Medio Oriente - Andrea Riccardi rinnova il suo appello

Andrea Riccardi / Religioni e civiltà Sotto la pressione islamista e per la guerra civile in Siria e Iraq stanno scomparendo antiche comunità, eredi di una lunga storia In Medio Oriente, i cristiani sono ostaggi della guerra. Non sono le uniche vittime, ma la loro identità religiosa li espone a una vera persecuzione. Hanno dovuto lasciare i territori controllati dal sedicente califfato in Iraq. L'alternativa imposta dal nuovo potere islamista è stata la conversione all'islam o il pagamento della jizya, tassa richiesta ai dhimmi (non musulmani protetti in regime islamico). Peggio è toccato agli yazidi, un'antica comunità religiosa minoritaria, a cui la legge musulmana non riconosce nemmeno lo statuto di dhimmi: sono stati obbligati alla conversione all'islam, oppure uccisi, mentre parecchie donne della comunità sono divenute schiave sessuali dei combattenti islamici. I cristiani sono fuggiti dalle loro terre e si sono rifugiati nel