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Visualizzazione dei post da luglio, 2013

Le Vif-L’Express - Cessons de jouer les victimes ! L’entretien avec Andrea Riccardi

Andrea Riccardi in un'intervista a L'Express parla della Comunità di Sant'Egidio, dell'impegno con i poveri e per la pace (in francese)    5 juillet 2013 Avec quelques copains de classe, comme lui choqués par la misère régnant dans les bidonvilles de Rome, Andrea Riccardi a lancé en 1968 la communauté Sant’Egidio, qui continue aujourd’hui de s’engager en faveur des personnes précarisées : sans-abri, personnes âgées, nomades, malades... Ce mouvement international de laïcs chrétiens a essaimé dans 70 pays, dont la Belgique (présence à Anvers, Liège et Bruxelles), et compte près de 60000 membres. Sant’Egidio est aussi réputée pour sa promotion du dialogue interreligieux et surtout pour ses médiations dans les conflits internationaux. Tour d’horizon avec ce bâtisseur de paix. Propos recueillis par François Janne d’Othée Le Vif/L’Express : D’où vous est venue cette intuition que pour diminuer la pauvreté, il faut résoudre les conflits ? a Andrea Ric

Andrea Riccardi e Franco Cassano tracciano un cammino non solo spirituale verso un mondo pacificato

La collana "Le Beatitudini", edita da Lindau, nasce dall`attualità del messaggio di Cristo. Uomini di scienza e cultura si confrontano in merito al pensiero occidentale, legato indissolubilmente alla parola di Dio, che influenza il nostro senso d`umanità: preservare gli indifesi, ricercare la pace, sviluppare la serenità interiore. In questo volumetto - dal titolo evangelico "Beati gli operatori di pace perché saranno chiamati figli di Dio" - Andrea Riccardi e Franco Cassano inanellano due saggi paralleli. Il fondatore della Comunità di Sant`Egidio , ben prima del suo passaggio nel governo Monti, ha abbinato senza sosta l`attività di pacifista a quella di accademico e studioso della Chiesa. Cassano - dal canto suo come sociologo e politico progressista, nonché accademico a sua volta, ha da sempre a cuore l`importanza universale dei beni comuni, contrapposta ai moderni egocentrismi figli del progresso e del mercato. Su uno scenario di